Questo commento è rivolto più alla tifoseria e all'esserlo per la Juventus, che per la partita di per sè
Anche stavolta riconfermo l'invito a fermarvi prima che sia troppo tardi, nella lettura di questo post, oppure a sedervi molto comodi e mantenetevi leggeri, quanto leggerete potrebbe andarvi di traverso, o meglio SICURAMENTE andrà di traverso a tanti, quelli più attenti e innamorati della nostra squadra del cuore, capiranno anche se potranno non condividere in tutto o in parte.
Inizio con un preambolo: da giorni leggo un "neologismo" coniato da una frangia di tifosi juventini, o sedicenti tali, ossia "mottiani", individuando in questo termine coloro che sostengono che questa squadra vada tifata, supportata, aiutata nella crescita, criticata anche ma non dimenticando MAI che viene da anni di vacche magre e che probabilmente per qualche anno dovrà andare avanti a pane e acqua, o quasi.
Termine l'ho letto per la prima volta scritto su un social, poi ascoltato in un audio in una radio sedicente amica nostra, e da ieri sera in maniera più frequenti, a mò di offesa verso una parte della tifoseria, intendendosi con questa "denominazione", una sorta di gruppo di tifosi che sarebbero ostili alla Juventus, i "mottiani", perchè questa dirigenza, questo allenatore, devono essere cambiati in quanto sono la rovina della Juventus (che come sapete proviene da quattro anni di trionfi e successi galattici).
Domanda: se noi che sosteniamo la squadra prima di ogni altra cosa, siamo i "mottiani", voi chi siete e cosa rappresentereste? Ma soprattutto, può esistere nella tifoseria gente che accusa altri solo perchè non si è ostili ma anzi vicini a questo nuovo corso che andrà giudicato negli anni e non dopo tre mesi?
Ecco, l'esistenza di questo modo di ragionare nel tifo bianconero, è la principale sconfitta, la peggiore degenerazione del tifo, non spiego la ragione perchè è talmente ovvia che non occorre spiegarla, siamo davvero al tifo contro all'interno del tifo per una squadra!
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Andiamo a tutto il resto:
- chi amava sicuramente nella maniera totale e certamente esemplare, la Juventus, a suo tempo soleva dire che quando si perde le colpe sono principalmente della società, poi dell'allenatore e solo alla fine dei giocatori, mentre i meriti quando si vince sono capovolti.
E' questa una frase che si dimentica facilmente, anzi la si finge di ignorare, specie da parte di quelli che parlano che vincere è l'unica cosa che conta (non capendo il significato del motto bonipertiano), dato che se in 128 anni di storia abbiamo vinto 38 scudetti, significa che per 2/3 della sua storia, la Juventus non ha vinto, eppure siamo sempre qui, la Juventus è sempre la squadra più amata (e odiata) d'Italia, da ultimo agli odiatori esterni si uniscono pure gli odiatori interni che sperano dal loro odio e gioia per le sconfitte, che tutto cambi, in che modo non è dato saperlo però.
Ma visto che parliamo delle colpe societarie come prima causa delle sconfitte, quando iniziano le colpe della dirigenza bianconera?
E qui so bene che qualcuno si pungerà molto, tutto nasce non solo dall'allontanamento di Marotta, rimasto non sostituito degnamente, ma soprattutto dall'esonero di Allegri ad aprile 2019.
E' stato quello il primo grave errore che ha prodotto le successive reazioni a catena, che hanno prodotto l'esplosione nucleare, il cui fungo atomico ancora si propaga: inutile girarci attorno, avere esonerato un allenatore ad aprile senza avere il sostituto certo è un errore gravissimo, ci costrinse a trovarne uno credibile all'ultimo momento, continuandosi a pagare quello esonerato (lo ricordo a tutti, Allegri fu pagato fino a fine del suo contratto, il tutto per amore della Juventus, naturalmente ...), allenatore che poi venne esonerato l'anno dopo, per lanciarsene un terzo al suo esordio assoluto, preso per un progetto che invero mai potè portare avanti e così bruciato nella sua carriera quando comunque aveva preso in mano la squadra e ottenuto qualche apprezzabile risultato, il tutto per tornare indietro di due anni e riprendere l'allenatore esonerato con un contratto folle di quattro anni a cifre fuori mercato.
La Juventus di oggi è figlia di quegli errori - orrori, di quella gestione ultraprodigale e strategicamente miope, che ha comportato tre ricapitalizzazioni, che ha comportato anche l'isolamento politico del club e quindi divenire bersaglio di vendette e ritorsioni, che ha portato i commercialisti bravi nei loro calcoli quanto incapaci nella loro visione calcistica, a gestire un club che non si può permettere le emozioni aziendali dell'itner, dato che non abbiamo santi in paradiso; a gestire un club che quest'anno prova a ripartire, è tutto qui il succo dell'essere, come sprezzantemente sostiene qualche tifoso/a, "mottiani", la Juventus di oggi è questa, sparare a zero su giocatori e soprattutto l'allenatore solo perchè ha capelli veri e non si intende di ippica è autolesionismo se in buonafede, delinquenziale se in malafede, è solo fare male alla nostra passione, alla maglia, dato che oggi, ripeto OGGI, la nostra squadra del cuore è in queste condizioni, spararle addosso sicuramente non ci riporta trofei e vittorie su vittorie da domani in avanti.
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Badate, con questo non dico che le critiche se motivate non vanno fatte, dico semplicemente che critiche disfattiste sono contro il concetto di essere tifosi, al punto che oggi preferisco leggere certi antijuventini (che almeno lo dicono chiaramente), rispetto a certi sedicenti juventini, a partire da quelli radio-televisivi.
Volete leggere critiche? Eccovele:
- siamo senza sponsor, peccato imperdonabile, ci toglie risorse, è accaduto, non deve più accadere, quindi va trovato lo sponsor, serio, che paghi (anche se forse meno di quanto vorremmo), sarebbe un segnale importante per la tifoseria e per il mondo del calcio, comincerebbero a capire che la Juve ha sempre appeal e quindi non può essere snobbata o arbitrata alla Chiffi come a Napoli o alla Guida al Meazza (questo per sintetizzare);
- è il primo mercato di Giuntoli, che si sta rivelando quantomeno deludente, soprattutto incompleto, capisco le ragioni di bilancio, ma gli insuccessi danneggiano ulteriormente il bilancio, non spendere un euro oggi, ci può far perdere dieci euro domani, per cui se un D.G. non fa capire a chi ha la cassa della società, che occorre spendere qualcosa con urgenza, di fatto non compie bene il suo lavoro, non si può arrivare al 30 gennaio e non avere un degno sostituto di Bremer, essere a corto di difensori, adesso pure Kalulu out, ricorrere a prestiti secchi, dopo avere ceduto anche troppo e senza ragione (tradotto, capisco che con Huijsen si doveva fare cassa, ma era pure necessaria la cessione di Rugani?);
- vero, anche Marotta a primo anno ci portò i Malaka Martinez, i Marco Motta, Milos Krasic sembrava un fuoriclasse al cospetto, Bonucci era dato per brocco e via di seguito, ma a gennaio, per mettere una pezza, arrivarono Barzagli e Matri, di questi due ne abbiamo beneficiato eccome negli anni successivi, perchè il nostro D.G. non ha fatto altrettanto? Queste sono le critiche che vorrei leggere, ma che non si fanno, nella ottusa concentrazione vedovile per la quale unico oggetto di critiche deve essere quello che ci fa definire "mottiani".
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Volete le critiche all'allenatore? Eccovele pure:
- in momenti di emergenza o di difficoltà, vale sempre il "prima non prenderle", un modulo spregiudicato quale il 4 - 2 - 3 - 1, o suoi similari, rischia di spezzare in due la squadra, cosa che se hai Bremer centrale e due esterni che sono in condizione, puoi anche supportare, se invece sei in emergenza, non reggono, mancando il filtro di centrocampo, la difesa è vulnerabile lo abbiamo visto già, che poi spesso la vulnerabilità sia conseguenza di errori personali conta poco, direi che quegli errori sono ingigantiti dal fatto che mancando i titolari in difesa, l'errore si ingigantisce;
- ieri sera, ad esempio, è stato un errore avere subito schierato una formazione molto offensiva, che sembrava funzionare ad inizio gara, due occasioni create, anche a costo di qualche rischio difensivo, ma uscito Kalulu, avevamo ben tre difensori su quattro improvvisati, e sfortuna ha voluto che il vantaggio degli ultrasfigati con tutti tranne che con noi (cinque vittorie su 5 gare in Champions), sia arrivato un minuto dopo il cambio, quando ancora la difesa si doveva sistemare meglio;
- in altri termini, questo è un momento nel quale forse ci serve un centrocampo molto più folto e con gente che sappia far legna come si dice in gergo, e non con attaccanti adattati a difensori;
- mi rendo pure conto che se si crede ad un progetto a medio - lungo termine, il cambiare in corsa può apparire controproducente, ma in certi casi, come si dice dalle mie parti il fuggire sarà pure atto vergognoso, ma spesso consente di avere salva la vita, quindi che faccia anche lui tesoro di questa massima di vita, la stagione è in corso, occorre cercare di andare quanto più avanti possibile in Champions (in questo ci sarebbe un piccolo colpo di fortuna nei sorteggi, si evitano i clienti peggiori, ma questo colpo di fortuna, diciamo così, va confermato sul campo e non a chiacchiere), ma occorre pure che dalla panchina arrivino gli input necessari, credo che tutti ci siamo resi conto della fragilità psicologica di questo gruppo, appena subisce una rete, spesso diventa notte fonda.
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Infine i giocatori:
- come detto non avevamo iniziato male, al contrario, la soluzione di due esterni di difesa con con spiccate caratteristiche offensive, metteva in difficoltà la retroguardia non eccelsa degli ultrasfigati eccettuato che con noi, ed invero quando sembrava nell'aria il gol della Juve, la mazzata dell'infortunio di Kalulu, ma questa è l'unica attenuante di ieri sera;
- ingiustificabile invece la paura che ha preso tutti dopo lo svantaggio, si vedeva che avevano paura di forzare la giocata, e con questa paura la giocata veniva sbagliata anche quella elementare, abbiamo visto appoggi di Thuram molli diventare passaggi agli avversari, gente che provava a saltare l'avversario, ma dopo averlo saltato non continuare nell'azione e preferire ripiegare, finendo anche con il perdere palla ugualmente;
- poi abbiamo pure visto un centrocampista sbagliare dieci volte su nove (non è un errore, non sto invertendo, dato che il tizio era pure capace di commettere due errori in una sola giocata), abbiamo visto un attaccante litigare con il pallone una volta si e l'altra pure, guarda caso sono i due che comunque a fine partita non sono andati sotto le curve a salutare;
- ma abbiamo anche visto gente che con generosità ha provato a rovesciare l'andamento della partita, almeno nella metà del secondo tempo, più con la forza dei nervi che con la lucidità di pensiero, per cui cerchiamo almeno di riprendere il cammino da queste piccole certezze, che almeno abbiamo giocatori, più o meno esperti, che vogliono reagire, lo dovranno fare tutti almeno speriamo, considerato che adesso comincia davvero la fase calda della stagione, d'ora in avanti non si potrà sbagliare più, se non vengono i risultati almeno che venga il massimo massimo dell'impegno per la causa bianconera.
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Ma finita la fase della critica, rimane la domanda fatidica, cui i polemici ad oltranza, le vedove irriducibili, i livorosi antijuventini dentro, non sapranno mai rispondere.
Che fare?
Abbandoniamo la nave al suo destino, per poi farci rivedere quando si torna vincenti?
O, dopo l'analisi e le critiche, ricordandosi da dove si proviene e perchè si è arrivati a tanto, ci si stringe attorno a questo gruppo e si pensa solo a fare il tifo e a dare calore ed incoraggiamento a quella che comunque rimane la squadra più giovane in lizza nelle varie competizioni?
Ecco, facciamo attenzione a gettare l'acqua sporca con il bambino dentro.
Del resto la fortuna un occhiolino ce l'ha fatto ieri con la classifica finale del girone eliminatorio, cercate di capirlo tutti, in particolare quelli che dovranno fare in modo, almeno in questi ultimi due giorni, di procedere comunque agli innesti necessari.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve 2024-2025
