Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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16 |
28 |
7 |
7 |
2 |
26 |
13 |
C |
15 |
24 |
5 |
9 |
1 |
22 |
13 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
32 |
52 |
12 |
16 |
4 |
49 |
28 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.595 |
Giocate |
3.098 |
2.512 (54,67%) |
Vittorie |
1.701 (54,91%) |
1.181 (25,70%) |
Pareggi |
843 (27,21%) |
902 (19,63%) |
Sconfitte |
554 (17,88%) |
8.215 |
Fatti |
5.392 |
4.475 |
Subiti |
2.922 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
516 |
Giocate |
1.573 |
282 (54,65%) |
Vittorie |
931 (59,19%) |
115 (22,29%) |
Pareggi |
378 (24,03%) |
119 (23,06%) |
Sconfitte |
264 (16,78%) |
873 |
Fatti |
2.758 |
474 |
Subiti |
1.394 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 26.01.2025
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Torniamo all'antico? - di Vittorio Felugo
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di Tifosi
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Quel che fa più male, della sconfitta del San Paolo, è che si sia trattato della (quasi) identica debacle in Supercoppa contro il Milan. Pensateci bene: primo tempo buono (non eccezionale); creiamo poco (ma a Napoli, che occasione sciupata, caro Yildiz!), subiamo poco; passiamo in vantaggio grazie ad un errore altrui (buco di Hernandez coi rossoneri, intervento di Anguissa coi partenopei che rimette in gioco Kolo Muani) e, per carità, bravi il turco e il francese ad approfittarne. Ripresa pessima: tutti schiacciati dietro, assedio avversario, con angoli a ripetizione (nota a margine: possibile che da qualche stagione, qualunque pallone buttato a casaccio dagli avversari nella nostra area finisce quasi sempre in corner?) marcature che saltano (col Milan Hernandez ci graziò, a differenza di Anguissa) e rigore netto quanto inutile, provocato ancora da Locatelli (che pure sta disputando un'ottima stagione). Anche quella di commettere falli stupidi è caratteristica che ci contraddistingue: nel finale di primo tempo, trattenuta reiterata di Cambiaso a un avversario spalle alla porta e fuori area (col nostro giocatore che si fa pure ammonire per proteste. Ma se quel fallo l'avrebbe fischiato anche il sottoscritto!). E, concludendo, come con il Milan, il miracolo finale, tipo Bologna e Venezia non avviene. Prima sconfitta in campionato, e dopo 21 partite, ci può anche stare, non è questo il dramma. Drammatico è che da un paio di mesi (da Lecce, per l'esattezza), il gioco della Juve sembra tornato quello degli anni scorsi: passiamo in vantaggio (con Lecce, Venezia, Monza, Fiorentina, Torino, Atalanta e, buon ultimo, Napoli) e ci chiudiamo dietro, sperando di resistere, e magari raddoppiare in contropiede (ma il contropiede, nel calcio come nel basket, bisogna saperlo fare). Insomma, Thiago Motta sembra aver rinnegato le sue idee per giocare come faceva Allegri. Cambiare tutto, per non cambiare niente, come scriveva Tomasi di Lampedusa ne "Il Gattopardo" ... Perchè? Paura? Probabile: la gara di Bruges è stata all'insegna del "primo: non prenderle"; addormentare il match nel primo tempo, e provare a risolverla coi cambi, tenendo presente che il pari dava la qualificazione matematica (agli spareggi, però, non agli ottavi). Molto "allegriano" ... No, caro Thiago: cambiare va bene, ma non in peggio. Tornare indietro non è la soluzione, meglio restare fedeli alle proprie idee. Quantomeno le si riconoscerà una certa coerenza: copiare da chi sbaglia, non è mai un buon affare.
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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