Una vittoria che vale doppio, o anche il triplo, per il suo valore e per le conseguenze possibili per il futuro. Intanto perché ci dà la certezza che nella peggiore ipotesi siamo già ai play off; inoltre perché si è battuta una grandissima del calcio internazionale; infine perché questo gruppo, esordiente in gran parte, ha già una mentalità adeguata alle competizioni in Europa. La certezza di un piazzamento play off deriva dagli incroci nelle ultime due giornate, per come è la classifica solo le squadre attualmente al 25° e 26° posto possono superarci, sono Stoccarda e PSG, le altre sono tagliate fuori, o al massimo possono agganciare squadre con meno di 11 punti; senonchè il prossimo turno prevede la gara tra i francesi e il City a Parigi, partita che diventa uno spareggio qualificazione, per cui, una delle due certamente non potrebbe raggiungerci; ma anche se pareggiassero, per nostra fortuna, l’ultima giornata vede di fronte Stoccarda e PSG. In sostanza si prospetta un rischio di eliminazione eccellente, o comunque se tutte e tre dovessero passare, non sarebbe a danno di chi è a quota 11 come i bianconeri, ma attualmente a 10, 9 e 8 punti.
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Mi verrebbe voglia di rinfrescare la memoria a tanti che avevano pomposamente e frettolosamente esultato sabato sera, anticipando il "de profundis" per la Juventus del nuovo corso, ma preferisco glissare, i godimenti sono ancora più piacevoli senza remore verso chi ci gufava e penso continuerà a gufarci ancora. Mi limito solo ad una considerazione, poter avere in panchina, come cambi, McKennie, Weah, Douglas Luiz e Mbangula, avrà pure un qualche valore, quando in precedenza i cambi si chiamavano Rouhi, Pugno, Pagnucco, Papadopoulos, Owusu, ma qualcuno finge di non vedere e non capire.
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Leggo che questa sarebbe stata la vittoria del catenaccio, che abbiamo battuto un City in disarmo (che è tale se perde con noi, mentre è una corazzata se pareggia con quelli di cartone), che Motta si sarebbe adeguato agli schemi di un recentissimo passato. Banalità del genere per ridimensionare una prestazione che non va troppo enfatizzata, ma che conferma che la crescita di questa squadra è costante, che la cosa più importante di mercoledì è avere verificato che certe promesse non sono tali ma sono già realtà, che quindi una dimensione europea questa squadra comincia ad averla, cosa che ritengo ancora più importante rispetto al risultato: tradotto potevamo pareggiare pure questa partita, ma la sensazione fino al gol del vantaggio era di una partita giocata alla pari contro una grandissima del calcio europeo. A proposito di City in "disarmo": - un trio d'attacco con Doku, Haaland e Grealish, supportato da un centrocampo fatto da Bernardo Silva, Gundogan e De Bruyne, può essere considerato da squadra in disarmo, oppure se non ha inciso più di tanto è perchè la Juventus ha saputo come neutralizzarlo? Un centrocampo con i tre sopra citati, in Italia sarebbe considerato il centrocampo più forte in assoluto, ma questo non viene detto, perchè significherebbe dovere riconoscere che questa partita Motta l'ha preparata alla perfezione, ben sapendo il valore degli avversari e studiando le mosse per rendere inoffensiva questa macchina da guerra che da anni domina la Premier, ricordandosi che il calcio italiano è stato spesso vincente usando le armi dell'astuzia per controbattere la maggiore forza avversaria.
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Già il primo tempo aveva evidenziato come il City girasse a vuoto con il suo possesso palla ossessivo, che aveva prodotto una sola grande occasione, di Haaland, neutralizzata da una grande parata di Di Gregorio. In effetti è stata la Juventus ad arrivare più volte al tiro, in maniera pericolosa, qualche occasione non è stata ben concretizzata (ne ricordo una in particolare, Yildiz che con una imbucata perfetta, libera Vlahovic in area di rigore), in sostanza a fronte del poco o nulla degli inglesi, le poche azioni bianconere mi sono apparse molto più efficaci. La ripresa è stata una prosecuzione, Juventus più cinica che ha saputo colpire e difendere con il cuore e la determinazione che ci ricorda gli anni delle battaglie epiche della Juve trapattoniana in terra d'oltremanica. E ritengo che lo scarto di due reti sia la giusta descrizione di quanto vistosi.
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Più che le prestazioni dei singoli che, diciamo, sono già più esperti e adusi a queste battaglie (concordo con chi sostiene che Danilo, Gatti, Locatelli e Vlahovic siano stati i migliori), ritengo che le note davvero positive di ieri, sulla dimensione internazionale che sta acquisendo questo gruppo. Abbiamo avuto la conferma che Di Gregorio è portiere di livello, che da grande sicurezza, come del resto pure Perin; abbiamo avuto la riprova che Savona è una realtà, non più una promessa, al punto che Guardiola ha dovuto provare ad invertire gli esterni, dal suo lato non è passato nessuno; infine, che Yildiz, 19 anni, lo evidenzio, è già un fuoriclasse che non trema se dall'altra parte si trova una grande del calcio europeo, non a caso si è meritato anche i complimenti di un grande del passato, Scholes, colonna dello United di Ferguson.
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Qualche sassolino dalla scarpa me lo devo togliere. Nel dopopartita hanno chiesto a Guardiola se fosse stato veramente vicino alla Juventus ne 2019, con quest'ultimo a smentire per l'ennesima volta. Evidentemente ci prende per stupidi, dovremmo quindi credere che Agnelli e Paratici, ad aprile ebbero a risolvere il contratto con Allegri per ... ridursi a prendere Sarri in extremis e all'ultimo minuto. La verità è altra, si trattò di uno squallido e disonesto voltafaccia di un personaggio che temeva di finire travolto dalla vicenda delle accuse al City, e, dopo la sentenza del TAS, fece retromarcia, lautamente ricompensata, e non con trenta sporchi denari, ragione questa per la quale ogni disfatta di questo soggetto per me è motivo di ulteriore soddisfazione.
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Postilla
“Quando il saggio indica la luna … … lo stolto guarda il dito!" Questo è un post che ho scritto qualche giorno addietro su un noto social. Bene, mi presento subito, sono io lo stolto che guarda il dito, anzi le dita di tutti gli opinionisti, tifosi, espertissimi tecnici che parlano della Juventus attualmente, che parlano anche della gara di sabato contro il Bologna, del periodo e di questo nuovo corso bianconero. Guardo tutte queste dita perchè vorrei davvero capire cosa vorrebbero indicare, di quale luna stanno parlando, dato che nel buio non si vede alcun astro brillare. Forse indicano la luna nella fase di novilunio, così non la vede nessuno ma chiunque potrà dire che la vede e la indica col suo dito. Io la luna non la vedo, magari c'è ma è coperta da astri che creano l'eclissi totale, astri che chi indica la luna a quanto pare non vede, e forse dice di indicarla perchè NON VUOLE VEDERE QUEGLI ASTRI CHE OSCURANO QUALUNQUE LUCE, ANCHE QUELLA SOLARE. Mi perdonerete questi giochi di parole e supercazzole, che sono le mie risposte a certe supercazzole che leggo in giro, con la differenza che io indico davvero gli "astri" che oscurano qualsiasi luce, ovvero un calcio italiano nelle mani di chi vuole distruggere o ridimensionare la Juventus, una proprietà che non mostra alcun amore verso il suo gioiello, lasciandolo in balìa di media criminali, più o meno manovrati, infine una buona parte di tifoseria che francamente è una istigazione ad essere antijuventini. Non parlerò di arbitraggi, anche per adeguarmi allo snobismo di un certo tipo di tifoso opinionista che ritiene non dobbiamo parlare di arbitri che sono l'alibi dei perdenti: peraltro noto che molti di questi sono gli stessi che di arbitri però ne parlavano lo scorso anno, evidentemente l'alibi c'è quando qualcuno è seduto in panchina; ma accuso di disonestà chi finge di non vedere che questa squadra, completa o rimaneggiata che scenda in campo, gioca soprattutto contro chi sta fuori dal campo, contro tanti fattori inquietanti e, soprattutto, senza la protezione della contraerea, ossia chi è tenuto a difendere l'immagine della Juventus. Giudicare l'andamento della squadra in campionato, senza tenere conto di queste componenti, fin troppo condizionanti, senza tenere conto che è una squadra in ricostruzione dopo quattro anni (cinque, anche se vincemmo lo scudetto, Sarri lasciò macerie), senza tenere conto che abbiamo un organico ridotto all'osso, con una serie di infortuni gravi, lo ritengo ingeneroso, spesso pretestuoso, spessissimo in malafede, da parte di una parte di tifoseria che davvero si meriterebbe l'Inter di Tohir e di Mazzarri, tifoseria che porta un ragazzo, Rouhi, a dovere disattivare il proprio account social, per gli insulti vili ricevuti. Se si arriva a tanto verso un ragazzino esordiente che sarà sì un giocatore non da Juve, ma gioca perchè ben tre difensori sono infortunati e non ci sono altri cambi, significa che si è toccato il fondo, una tifoseria sana, incoraggerebbe questo ragazzo, una tifoseria idiota fa l'opposto. Pertanto, se si valuta tutto il contesto, ripeto TUTTO il contesto sopra sinteticamente descritto, mi pare consequenziale che l'aspetto della eventuale critica al nuovo corso e alle prestazioni attuali della squadra, sono e devono essere L'ULTIMO GRADINO, non il primo, perchè i pareggi in serie sono la conseguenza di una squadra rimaneggiata, con gente che sta facendo gli straordinari da tempo, con gente che si vede trattenuta, sgambettata, presa a testate impunemente, senza ricevere tutela, con gente che, viceversa, viene ammonita a primo spiffero, viene cacciata con rosso per simulazioni non commesse; mentre vedo e leggo intolleranza verso un gruppo che veramente sta facendo il massimo in situazioni davvero drammatiche. Quindi, cari amici bianconeri, io continuerò ad essere lo stolto che guarda tutte queste dita. E voi?
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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