Un pareggio in terra inglese è sempre un buon risultato, ancor di più se conquistato con una squadra in emergenza, ancor meglio se con una prestazione direi autorevole almeno fino alla trequarti avversaria. Ma con questa formula discutibile della Champions, un pareggio serve a poco, considerando la situazione di classifica generale e la posizione dei bianconeri che, in questo modo, scivolano ancora più giù in classifica, al diciannovesimo posto. Certo, siamo ancora all’interno della fascia play off, ci sono almeno tre squadre definitivamente tagliate fuori e altre quasi, per cui probabilmente la quota certezza si abbassa a 11 – 12 punti complessivi, obiettivo raggiungibile dalla Juventus nelle prossime tre partite, ovvero conquistare tre punti almeno. Come pure, vedere che il Real Madrid è all’ultimo posto utile di play off attualmente, o il PSG fuori potenzialmente, vedere anche squadroni come il City in difficoltà (stessi punti della Juventus), mettono in una luce ben diversa l’andamento dei bianconeri in questo torneo, purtroppo pesa l’unico gravissimo passo falso, interno, con lo Stoccarda che è tra le potenziali eliminate, non perdere quella partita oggi consentirebbe maggiore fiducia sulla qualificazione.
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Anche questa partita ha prodotto commenti molto simili a quelli dopo la trasferta di campionato a Milano, il solito bicchiere a metà visto negativamente dagli ipercritici con sindrome da vedovismo, o positivamente da chi vuole essere realista, in qualche caso direi "più realista del re". E’ un punto che serve a poco, vero, la classifica si complica, siamo sempre tra le qualificate ai play off, ma ancora questa qualificazione deve essere sudata, sapendosi che avremo due gare piuttosto delicate contro City e Benfica, entrambe in casa, cosa che non so se sia un vantaggio, per adesso la Juventus mi sembra giocare meglio in trasferta. Cerchiamo allora cerchiamo di vedere la partita in maniera più equilibrata, senza tanti de profundis come leggo, ma senza troppi peana: - anche ieri sera si è fatto il massimo possibile in queste condizioni di emergenza di organico, con l'altra tegola caduta, Savona, siamo alla decimazione del reparto difensivo; - questa squadra è ermetica in difesa, anche ieri pochissimi rischi, uno solo su azione, altri su palle inattive, ma proprio contati, si è però costruito poco in avanti, il gol non è arrivato per una questione proprio di centimetri; - comunque la si veda, occorre fare un altro step di crescita, cominciare a rischiare qualcosa in più, rischiare di subire qualche gol in più, pur di cercare la vittoria, mi rendo conto che in questa emergenza è difficile, ma le grandi squadre devono cominciare il loro cammino proprio rischiando qualcosa di più per vincere ed andare avanti.
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E’ la terza trasferta dei bianconeri in questa formula del tubo di Champions, dove chi attualmente è seconda, lo deve grazie a tre vittorie contro tre squadre che sono a zero punti (o meglio due, la terza che era a zero punti, Stella Rossa di Belgrado, ieri ha umiliato lo Stoccarda, cosa che ci deve far mordere le mani), le note positive sono che in campi sicuramente non agevoli, Germania il primo, Francia il secondo e Inghilterra il terzo, questa squadra ha tenuto bene, non ha tremato nei momenti difficili, soprattutto ieri il famoso arrembaggio del calcio inglese non si è completamente visto, lasciamo perdere i due rischi nei minuti di recupero, specie il secondo, un gol vistosamente irregolare per tutti tranne che per quel fenomeno di Emery (chi è che lo voleva da noi questo fenomeno?), nato da una punizione che a mio giudizio non c'era.
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Finiscono qui le note liete, forse la partita di ieri sera è un passo indietro, rispetto alle altre due in trasferta, a Lipsia si era reagito alla grande in inferiorità numerica, a Lilla si era sprecato anche troppo e comunque due reti, annullate (la seconda per questione di millimetri), erano segno di un gioco convincente ed efficace; ieri invece a parte la super parata di Martinez su Conceiçao, qualche ripartenza non finalizzata al meglio, qualche iniziativa di Conceiçao, a non trovare riferimenti a centro area, la sensazione di giocatori impiegati male (Koopmeiners), o in posizione troppo prudente (Yildiz), cose queste che se da un lato hanno assicurato una protezione ottimale, dall'altro hanno evidenziato che come fase offensiva siamo davvero in alto mare per adesso, in assenza di Vlahovic. Le valutazioni dei singoli sono consequenziali, direi bene tutto il reparto difensivo, senza infamia e senza lode, a volere essere generosi, il reparto offensivo, escluso qualcuno: - coppia Gatti - Kalulu divenuta affidabilissima, bene gli esterni, peccato per il problema muscolare di Savona, ma, buona notizia, Danilo ieri sera mi è parso finalmente giocatore molto distante da quello orribile visto in precedenza; - di Conceiçao ho praticamente detto già, a mio giudizio il migliore dei bianconeri; - pur con qualche irruenza di troppo, bene ancora una volta Thuram.
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Qualcuno ha iniziato da tempo la sua caccia personale ad Yildiz, a mio modo di vedere poco comprensibile, se in buona fede: è un giocatore di 19 anni, età in cui Del Piero stava più in panchina che in campo, tanto per ricordarcelo, è alla sua prima stagione da titolare, in un ruolo e con una maglia che pesa. Non sta giocando precisamente in quello che è il suo vero ruolo, ho visto l'heatmap di ieri sera, di fatto ha giocato da "ala bassa", praticamente ad aiutare Cambiaso in copertura, più che fare la punta: ne vogliamo parlare? Ecco se vediamo queste cose, Yildiz ha fatto al meglio il compito tattico cui era relegato, ma per fare questo non poteva fare l'attaccante, tutto qui.
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Chiudo con una notazione che va oltre l’aspetto di campo, che dovete considerare come un post scriptum al mio precedente articolo, “IL CAMPIONATO DI FRANCESCHIELLO”. Oggi è circolata la voce che il più volte encomiato e lodato presidente della FIGC Gabriele Gravina, starebbe lavorando per una candidatura “forte” per la sua successione, candidatura che sarebbe stata individuata nell’ex presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, uno che non ha lasciato ricordi memorabili in quella carica ricoperta. La cosa che va stigmatizzata, questo signor Bonomi è un tifoso interista dichiarato e sfegatato, ha come suo legale l’altro famigerato personaggio della federazione, il capo dell’ufficio legislativo Giancarlo Viglione (sarebbe lui la mente ispiratrice di questa candidatura), pizzicato a festeggiare dietro la panchina dell’Inter il giorno della matematica conquista dello scudetto, nonché come primo grande elettore il famigerato presidente dell’Inter Beppe Marotta. Un tridente d’attacco davvero galattico, ineguagliabile. Fin qui niente di strano, le cupole mafiose cercano sempre di conservare il loro potere cambiando semmai il capo della cupola nei momenti più complicati, quale questo. La cosa sorprendente che mi auguro non sia vera, ma ci credo poco che non sia vera, la Juventus sarebbe tra le sostenitrici di questa candidatura Bonomi. Cosa che spiegherebbe il voto della società bianconera sulla proposta di riforma dello Statuto Federale, voluta da Gravina, tecnicamente una astensione, ma sostanzialmente un prendere le distanze dal voto contrario della Lega Serie A, anche se in quel caso ebbe buona compagnia, furono dodici le società ad astenersi, tra cui anche l’Inter. Quindi Ferrero e soci, in una manifestazione dirompente di “sindrome di Stoccolma”, dimenticandosi gli anni di persecuzione da parte di FIGC e procura federale, quel Chinè che ancora dorme sulle vicende note milanesi o su falsi in bilancio napoletani, andrebbero ad appoggiare quello che è un modo davvero suicida di consegnare definitivamente il calcio italiano alla criminalità neuroazzurra! Neppure Cobolli Gigli era mai arrivato a tanto, lo voglio ricordare, non fu lui a ritirare il famoso ricorso al TAR del 2006, che poteva far saltare la Federcalcio all’epoca, ma Montezemolo, all’epoca rappresentante della proprietà, ad imporre quel ritiro di ricorso. Mentre oggi chi ha accettato di fare la vittima delle persecuzioni di Gravina e complici, andrebbe ad allearsi pubblicamente con il suo carnefice. Se dovesse davvero accadere, sarebbe la pugnalata finale di una proprietà ed una dirigenza verso la tifoseria bianconera, e confermerebbe che non c’è alcun rispetto per noi tifosi, anzi c’è proprio disprezzo.
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