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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
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8.194 |
Fatti |
5.378 |
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Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 06.11.2024
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Lilla - Juventus 1 - 1 - PAREGGIO DOLCEAMARO (E RISPOSTA AD UN LETTORE)
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di Antonio La Rosa
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Un pareggio che lascia un retrogusto amaro, bene sempre quando si esce imbattuti in trasferta, da un campo dove ci ha rimesso le penne il Real Madrid, male quando in almeno due terzi della gara si è vista una Juve padrona del campo, in grado di poter colpire a proprio piacimento, ma smarrirsi in dettagli e di fatto dovere rimontare il risultato. Si poteva vincere, si doveva vincere, si è giocato alla grande direi per almeno un'ora, ma è in partite come queste che si capisce che siamo solo agli inizi di un cammino, di una salita che non è agevole, abbiamo gli strumenti per affrontarla questa salita, ma la facciamo con gente che si ci cimenta per la prima volta, che mostra quindi tutta quella ingenuità e inesperienza che finiscono con il ritardare la salita, o con il provocare cadute che la frenano questa salita.
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Emblematico il dato del primo tempo, possesso palla al 68%, diverse occasioni costruite, una grande parata del portiere di casa, due reti annullate a causa di precipitosità, la prima con uno scatto anticipato di Koopmeiners, la seconda per una inezia, cose che vanificano due azioni direi tecnicamente perfette. Bene con tutta questa mole prodotta, grazie ad un doppio errore difensivo, abbiamo consegnato l'unica occasione da rete al Lilla, realizzata da un attaccante da tenere d'occhio, David, come a mio giudizio è da tenere d’occhio, pur essendo la Juventus ben coperta sulle fasce, Zhegrova. Filone proseguito anche nella ripresa, e appare davvero contraddittorio rispetto a quanto detto inizialmente, che il pareggio sia arrivato su rigore, sacrosanto, ma non a seguito delle azioni prodotte anche nella ripresa. Anzi nel finale si è rischiato in una occasione, a dimostrazione che un altro elemento su cui la squadra deve crescere è che ha momenti di calo più mentale che fisico. Per questo alla fine possiamo dire che il pareggio non ci scontenta ma ci lascia quel po' di amaro in bocca, una prestazione formalmente convincente, sostanzialmente sterile.
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Per quanto riguarda i singoli, consentitemi di essere un po' controcorrente, tutti i nostri hanno qualcosina da farsi perdonare per la loro prestazione, chi più chi meno. Direi che non c'è stato un migliore in campo, alcuni hanno sicuramente reso meglio: - Conceiçao conferma di essere incontenibile, ma dovrebbe essere qualche volta più concreto e meno egoista; - Yildiz dimostra di avere i numeri da fuoriclasse, ma deve migliorare nei movimenti e nella scelta dei tempi per passare o per proporsi; - Locatelli bene ma anche lui tende a rallentare l'azione e perdere un tempo di gioco; - Cambiaso è devastante in certe situazioni, specie nella ripresa, ma ogni tanto si perde pure lui, diversi appoggi sbagliati nella misura; - Thuram mi appare sempre più in crescita, forse l'unico esente da pecche nella sua prestazione.
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Chi deve ancora imparare a leggere meglio le partite e trovare una migliore logica nelle scelte sui cambi, è il nostro allenatore. Thiago Motta sta dando una impronta di gioco ed una fisionomia alla squadra, il suo lavoro si percepisce da come si mostra autorevole anche giocando fuori casa in campi non facili (il Lilla sta andando bene sia in campionato che in CL), ma mi pare che sui cambi prosegua in scelte, come dire, conservative e scontate, o un po' azzardate. Non credo sia casuale che, uscito Thuram, la squadra abbia perso il dominio del centrocampo, come pure, uscito Vlahovic, l'esperimento con il "falso nueve", ha di fatto "spuntato" la squadra: così un Lilla che era decisamente in sofferenza è riuscito ad avanzare il proprio baricentro, ed in qualche situazione ha creato qualche grattacapo. Mi rendo conto che la rotazione dei giocatori è necessaria, visti gli impegni e gli infortuni avutisi in questa prima fase, che abbiamo per adesso un solo attaccante vero, da preservare, però se il centrocampo sta funzionando, per quale ragione cambiarne i componenti. Insomma un pochino di autocritica dovrebbe farla per le sue scelte.
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Con questo pareggio il cammino per il passaggio del turno, diretto, si complica, anche a seguito di risultati sorprendenti che rimettono in corsa squadre che sembravano tagliate fuori dai primi otto posti. C’è una sola squadra in fuga, il Liverpool, a punteggio pieno, seguito da due sorprese, lo Sporting Lisbona a 10 punti, autore della clamorosa impresa contro il City, un punteggio, 4 – 1, che non ammette discussioni, e il Monaco, stessi punti dello Sporting, corsaro ieri a Bologna. In testa potrebbe collocarsi pure l’Aston Villa, che gioca in serata, prossimo nostro avversario, e importanti passi avanti in classifica potrebbero compiere le squadre già a 7 punti o a 6 che giocheranno in serata. La Juventus a 7 punti è come si dice nel ciclismo, nel bel mezzo del gruppone degli inseguitori, in una situazione nella quale nessuna delle 36 squadre è veramente tagliata fuori. Posto che con meno di 14 punti, a mio giudizio, non si potrà arrivare tra le prime 8, il minimo per essere certi dei play off è intorno a 11 punti, ne mancherebbero 4, come dire a portata di mano, ma adesso avremo le due gare contro le inglesi, Aston Villa fuori casa e City in casa, sarebbe davvero importante rimanere imbattuti.
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Infine una chiosa necessaria per la nostra partita di ieri sera. Vero che abbiamo dominato la partita, ma la fortuna è stata dalla nostra parte, il Lilla era pesantemente rimaneggiato, pur avendo giocatori interessantissimi, mancava dei suoi pezzi migliori, per cui, in campo loro, non avremmo temo avuto scampo. Vi starete chiedendo chi fossero questi campioni assenti. Presto detto: Karnezis, Manzi, Liguori e Palmieri.
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Un lettore mi ha scritto:
“Carissimo Antonio, mi permetto di darti del “tu” come fratello di fede juventina. … Nel tuo articolo pubblicato il 4/11 (IL SILENZIO DELL STAMPA) mi hai indirettamente risposto e, pur capendo bene le motivazioni, non condivido la tua scelta. … Sei una delle poche voci che … hanno difeso la Juventus nei momenti bui con argomentazioni (nel tuo caso anche legali) che tutti gli organi di stampa hanno volutamente omesso. Citando il tuo articolo, riporto testualmente “… la stampa dovrebbe informare i lettori e il pubblico, mentre invece insabbia e nasconde le notizie”. Orbene, perché dovresti allinearti all’omertà della pubblica informazione privandoci di notizie e/o opinioni che invece mettano in luce le storture del calcio italico? È proprio non parlare/denunciare che fa il gioco della “mafia” calcistica, in modo da poter manovrare tutto nella totale inconsapevolezza del popolo. Non privarci del buono che ci rimane di sana juventinità, restituendoci quella dignità che ci appartiene con la voglia di gridare a tutto il mondo che… i ladri sono gli altri! Ripensaci. Confido nel poter continuare a leggerti come faccio da anni. Con sincera stima. A.M.
La mia risposta:
Ciao carissimo fratello gobbo,
io posso fare poco, come possiamo fare poco tutti noi tifosi, in un contesto del genere. Ci abbiamo provato, con le disdette dalle pay tv, non comprando giornali ostili, facendo insomma quello che ci era possibile. E’ mancato all’appello chi aveva il dovere di farlo usando le armi in suo possesso, la proprietà. Che ha potere economico, influenze politiche, controlla testate giornalistiche. Mai presenti, mai davvero battaglieri a tutela del gioiello di famiglia. Lo lamentavo negli ultimi anni della presidenza Andrea Agnelli, a maggior ragione adesso. In questa stagione si sono già presentati episodi denotanti la volontà di indirizzare il campionato, non ho sentito una presa di posizione, eppure ce ne sarebbero state occasioni, Napoli, Empoli, Cagliari, Inter, partite nelle quali le decisioni arbitrali hanno inciso: magari non avremmo vinto ugualmente, ma comunque è stato fatto sempre in modo che non vincessimo. Vedere poi che contro la Lazio, chi prende parola a lamentarsi è un dirigente della Lazio, nessuno dei nostri a rispondere, è emblematico. Da anni dico queste cose, da anni devo prendere sempre atto che non interessa a nessuno in proprietà e dirigenza. Così finiamo per parlarne solo fra di noi, parlarci addosso e nulla si muove. Poi goccia che ha fatto traboccare il vaso, la linea editoriale di Radio Bianconera, che come avrai letto, ho criticato duramente, che mi fa porre questa domanda: se nemmeno chi dovrebbe dare voce a queste istanze e a far opera di verità, a nome del popolo bianconero, si indirizza in una sorta di buonismo e di superiorità fuori luogo, allora non abbiamo tante speranze. Ad ogni modo, continuerò a modo mio a commentare le partite di Champions, come sto facendo adesso, si abbiamo a che fare con Ceferin, ma almeno non vedo tutta questa ostilità, anche se Lipsia mi ha messo un po’ in crisi. Diciamo che nonostante Ceferin e le designazioni di Rosetti, non c’è quel condizionamento pesante che in campo italiano avvertiamo gara dopo gara, la sensazione che questa serie A sia stata già decisa come scontro a due tra Inter e Napoli, è troppo forte per non ritenere questo campionato già falsato in partenza. Allora meglio seguire una competizione dove i campioni uscenti e i potentissimi club di ricchissimi Sceicchi arabi, sono in palese affanno. Un abbraccio e fino alla fine forza Juventus
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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