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| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.572 |
Giocate |
3.083 |
| 2.505 (54,79%) |
Vittorie |
1.696 (55,01%) |
| 1.169 (25,57%) |
Pareggi |
834 (27,05%) |
| 898 (19,64%) |
Sconfitte |
553 (17,94%) |
| 8.182 |
Fatti |
5.367 |
| 4.451 |
Subiti |
2.904 |
| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
| 510 |
Giocate |
1.550 |
| 281 (55,10%) |
Vittorie |
924 (59,61%) |
| 112 (21,96%) |
Pareggi |
366 (23,61%) |
| 117 (22,94%) |
Sconfitte |
260 (16,77%) |
| 870 |
Fatti |
2.725 |
| 470 |
Subiti |
1.370 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 03.10.2024
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Red Bull Lipsia - Juventus 2 - 3 - EROICI!
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di Antonio La Rosa
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Eroici, non trovo altra qualifica per i nostri giocatori, dopo l’impresa di ieri sera.
Perché si è vinto contro tanti avversari in una sola partita, la sfortuna, la direzione di gara, la squadra avversaria, si è vinto in inferiorità numerica ribaltando il risultato e dimostrando che spesso nel calcio conta moltissimo la determinazione, la voglia di lottare e non arrendersi anche di fronte agli eventi ostili.
Insomma, gettare il cuore oltre l’ostacolo, dimostrare che il motto “Fino alla fine”, non è un banale gioco di parole, ma l’essenza di giocare per la Juventus.
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Ricapitolando:
- infortunio di Bremer, conseguenza anche di un vistoso fallo non fischiato al giocatore del Lipsia;
- secondo infortunio, di Nico Gonzalez, così doppio cambio in dieci minuti;
- gol subito nell'unica distrazione difensiva, più di Cambiaso che di Kalulu, a mio giudizio;
- rigore non visto su Vlahovic;
- Koopmeiners fermato per l'incespicamento del giocatore avversario, con un assistente di linea che segnala un fallo inesistente;
- espulsione davvero disonesta, di Di Gregorio, che tocca di ginocchio la palla e solo successivamente "sfiora" la mano, come dire assolutamente involontario quel tocco;
- rigore dalla punizione consequenziale, che ci potrebbe pure stare, se avesse concesso anche quello su Vlahovic (come dire, episodio che fa arrabbiare sia se ci dessero il rigore contro, sia se ce lo negassero a favore);
- nove minuti di recupero, quando, visto il tempo perso al VAR e i cambi nella ripresa, al massimo dovevano essere 4 – 5.
Io credo che pure una grande squadra, di esperienza, dopo una sequela di episodi del genere, avrebbe tirato i remi in barca per evitare ulteriori danni e magari continuato la partita sperando in qualche episodio fortunato per riacciuffare il pareggio.
La Juventus è andata ben oltre, dimostrando a tutti noi che magari non è ancora una grande squadra, ma sicuramente è una squadra con grandissimo cuore, con grandissima determinazione e che non ha paura di lottare contro le avversità siano esse del destino, siano esse prodotte da direzioni di gara infami.
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Alla concessione del calcio di rigore per il Lipsia, avevo spento e cambiato visione, nauseato da una direzione di gara che non posso non considerare di malafede, quantomeno nella parte seduta al VAR, dato che, a ben vedere, sia l’espulsione di Di Gregorio, sia il calcio di rigore per i tedeschi, sono stati decisi su richiamo al VAR dell’arbitro.
Che comunque qualche decisione discutibile aveva già effettuato, fin dal non avere sanzionato il fallo su Bremer, dal quale è scaturito l’infortunio (purtroppo scopriamo essere lesione del crociato, ovvero stagione compromessa), o non avere fischiato il rigore su Vlahovic; ma è indubbio che la svolta nasce da una visione psichedelica dell’assistente di linea che ha ravvisato un fallo in una incespicata di un giocatore del Lipsia, con Koopmeiners liberissimo di andare in porta o servire l’accorrente Vlahovic, sempre in area di rigore; da quella punizione inventata sono partiti i cinque minuti infernali che avrebbero abbattuto anche il più forte dei leoni delle foreste.
Penso di avere fatto bene a staccare subito dopo il rigore del 2 - 1 per i tedeschi, i trenta minuti successivi, anzi quaranta visto l'assurdo recupero assegnato, mi avrebbero davvero messo alla prova le coronarie, ma anche messo a rischio telefonini, telecomandi, sedie e quant'altro nelle mie vicinanze, di poter passare a miglior vita o a diversa funzionalità, per le emozioni forti che hanno riservato ai tifosi juventini.
Alla fine possiamo davvero dire che siamo di fronte alla Juve che vogliamo, che abbiamo sempre sognato di vedere, che da tempo non vedevamo, comunque andrà la stagione, si sta formando un gruppo vero, una squadra che onora il motto fino alla fine, che qualifica la Juventus.
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Se la partita fosse finita al minuto 63', credo che tutti avremmo avuto da un lato la sensazione di amarezza e di rabbia per una prova sfortunata, per una direzione di gara infame, ma dall'altro la "soddisfazione platonica" di avere visto un gruppo che lotta, che non ha paura di giocarsela contro avversari qualunque sia il suo valore, perchè, diciamolo pure, si era vista una ottima prestazione della squadra, un pochino spuntata nel primo tempo, più determinata ed efficace nella fase iniziale della ripresa, un palo colpito, il pareggio, la sensazione che la partita fosse definitivamente girata a favore, che la si poteva portare a casa.
Forse sarò controcorrente in quanto sto per dire, la grande personalità del gruppo si era già vista nel primo tempo, due sostituzioni in pochi minuti, all'inizio, avrebbero creato qualche squilibrio, invece credo che la reazione è stata eccellente, la Juventus ha preso il controllo del gioco, al punto che subire fuori casa un gol in contropiede (grande giocata di Sesko, ammettiamolo) era sembrato davvero un fatto sfortunato quanto episodico.
La reazione c'è stata immediatamente, non ha prodotto grossi pericoli per gli avversari, ma solo per un pochino di timidezza in fase di rifinitura delle azioni e di conclusioni a rete, in qualche situazione si è cercato il passaggio in più, o la scelta facile che non quella rischiosa e più efficace.
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Dovremmo smetterla tutti di cercare sempre qualcuno da accusare e rimproverare, fra i nostri giocatori, di capire che in un percorso di ricostruzione e di crescita, occorre la pazienza di saper attendere, così il criticatissimo Vlahovic, nel giro di pochi giorni, è tornato il bomber irresistibile e trascinatore, migliore in campo anche ieri sera, unitamente a mio giudizio a Fagioli, che si candida ad essere il vero regista a tutto campo della Juventus, la sua prestazione di ieri sera, che segue il secondo tempo di Marassi, è da incorniciare, eccellente sia in interdizione, sia in impostazione.
Aggiungo Perin, entrato nel momento delicato della partita, è stato protagonista per la sicurezza data al reparto difensivo e per i suoi interventi; infine, ma non per fare torto ad altri, Francisco Conceiçao, autentica delizia per gli occhi di noi tifosi, da riscattare con estrema urgenza, come pure Kalulu, se non abbiamo patito l’infortunio di Bremer, molto è dipeso da lui.
Perché Gatti lo conosciamo già, da erede di Chiellini sappiamo che si esalta in queste battaglie.
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Thiago Motta, parliamone.
Avevamo storto il muso penso tutti noi, sia sabato per la formazione data anzitempo, sia ieri, per le scelte iniziali (fuori Gatti, Douglas Luiz in panca, coppia Fagioli - McKennie, preferita a Locatelli - Thuram), ma in entrambi i casi ha avuto ragione lui, evidentemente aveva le sue buone ragioni, che mi sembrano dimostrate proprio dalle prestazioni di Kalulu e Fagioli.
Ma non è solo questo, credo che il lavoro migliore che stia facendo è soprattutto mentale, sui giocatori, lo si è notato con la squadra in inferiorità numerica, il pressing alto è rimasto invariato, abbiamo segnato i gol decisivi da palloni recuperati, il primo nella metà campo avversaria, come pure al 90' vedere gli attaccanti bianconeri pressare sul portiere avversario è già emblematico.
Ripeto fino alla nausea, quest’anno non so che obiettivi potranno essere raggiunti, magari non si vincerà nulla alla fine, ma uno sembra davvero essere a portata di mano, avere una base davvero solida per una Juventus vincente nei prossimi anni, avere recuperato una identità, di gruppo, di gioco, che fa vedere con fiducia il futuro bianconero.
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La vittoria di ieri sera mette in buona posizione la Juventus, nella strana classifica che va delineandosi in questo nuovo formato di Champions.
Sono sette le squadre a punteggio pieno, naturalmente in vetta quelle che hanno avuto la fortuna di poter dilagare contro formazioni cuscinetto, che fanno per adesso da riempitivo, e magari creeranno problemi ad altre concorrenti: tra queste la Juventus, che è quello che si sperava, iniziare con due vittorie di fila significa mettere già nel carniere un bottino utile per il prosieguo, non dimenticando che occorre comunque battere le avversarie o fare punti, penso che con un minimo di 16 – 18 punti, la qualificazione sia certa o almeno essere tra le prime nella fascia dei play off.
Fanno rumore le “sconfitte eccellenti” di Paris Saint Germain contro l’Arsenal, del Real Madrid, a Lilla, e del Bayern Monaco a Birmingham, contro l’Aston Villa, evidentemente ai bavaresi porta male giocare contro questa formazione inglese.
Delle italiane, bene l’Atalanta vittoriosa fuori casa contro lo Shakthar, a quattro punti pure l’Inter facilmente vittoriosa contro la Stella Rossa, mentre il Bologna esce sconfitto da Anfield Road, ma non umiliato e il Milan è ancora a zero punti, ed anche se ancora nulla è compromesso, iniziare con due sconfitte non è proprio ideale per il prosieguo.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve 2024-2025
