Facciamo finta di essere andati in vacanza lontano, in località irraggiungibile dai mezzi di comunicazione, di fare adesso rientro in Italia e chiedere a un amico di raccontarci le prime due giornate di campionato della Juventus, e sentirci riferire che il primo gol stagionale dei bianconeri è stato realizzato da ... Mbangula; che questi è stato anche protagonista del cross sul quale ha realizzato il raddoppio Savona, oltre ad essersi procurato il rigore decisivo per il 3 - 0 rifilato al Verona.
Sono certo che ci saremmo sentiti presi in giro dall'amico che, per evitarci amarezze con la prima squadra, ci racconta invece la Next Gen, e che Verona sia la Virtus Verona, militante in serie C.
Invece è questa la storia vera dell'inizio stagionale della Juventus di Giuntoli e Thiago Motta, squadra che per adesso sta sorprendendo, anche se, lo ripeterò fino alla nausea, è troppo presto per accendere fuochi e lasciarsi andare a facili entusiasmi.
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Semmai queste gare iniziali ci dimostrano che noi tifosi spesso siamo tratti in inganno dai nomi dei giocatori, storciamo il naso se si prende un semi sconosciuto Cabal o si mettono in campo esordienti come Savona, Mbangula, Rouhi, Anghelè, dimenticandoci che il calcio è gioco di squadra, devono andare in campo i giocatori che, famosi o no, sappiano essere utili ai meccanismi di gioco voluti dall'allenatore e siano mentalmente coinvolti in quel progetto.
Certo, alla lunga, la classe, la maggior tecnica, l'esperienza, la mentalità vincente, sono gli elementi che fanno diventare una buona squadra una grande squadra, che la fanno diventare vincente; per adesso godiamoci intanto gli inizi dei nostri ragazzini terribili, che vanno rivisti in occasioni più impegnative, diciamo che Roma domenica prossima e Napoli nella seconda metà di settembre, saranno banchi di prova per capire il percorso di crescita di questo gruppo, quello che mi sento di dire fin da ora, se si vuole partire mettendo le basi su un progetto a medio - lungo termine, la via da seguire è questa.
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Anche ieri sera formazione in parte a sorpresa, unici acquisti del mercato estivo scesi in campo, inizialmente, Di Gregorio e Cabal, poi o veterani della scorsa stagione, o esordienti o quasi, provenienti dalla Next Gen, un modulo di gioco che si sta delineando in 4 - 1 - 4 - 1 in fase di non possesso palla, che diventa 4 - 2 - 3 - 1, quando si attacca, aggressione sistematica e asfissiante al portatore di palla avversario, copertura intelligente degli spazi in campo, risultato quasi nessun pericolo corso e risultato già praticamente in cassaforte a fine primo tempo, con arrotondamento ad inizio ripresa e possibilità di dare spazio anche ad altri giovanissimi oltre a Douglas Luiz, giocatore che presumo attualmente non avrà i 90 minuti sulle gambe, ma mostra già di essere elemento di altro livello rispetto alla nostra serie A.
Consentitemi un appunto e un piccolo passo indietro, rivolgendomi a chi mi accusa di essere un Anti Allegri.
Se scrivo che in queste due gare (ma anche nel primo tempo contro l'Atletico Madrid), vedo una squadra che sa stare in campo, sa muoversi con armonia, sa quando deve abbassarsi o alzarsi, non deve essere considerato come una offesa al nostro ex allenatore, che nei momenti d'oro aveva forgiato una Juve con queste caratteristiche, pur con una filosofia di gioco in parte diverso.
Il problema è che l'Allegri bis è stata una profonda delusione, più attento a mio giudizio a dimostrare di essere lui al centro del progetto che non la squadra ad avere una identità di squadra in campo, ed è la ragione per cui ritengo fosse arrivato il suo capolinea.
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Tornando alla partita di ieri sera, e ribadendo che non dobbiamo farci prendere dai facili entusiasmi, più che la prestazione eccellente di Vlahovic, Locatelli, Bremer e Gatti, ossia la vecchia guardia, mi preme evidenziare la prova dei "pivellini".
Ancora sugli scudi Mbangula, sorprendente ed efficace: è suo il cross che ha portato al raddoppio di Savona, sua l’azione personale che ha costretto il difensore scaligero al fallo da rigore, solare, non so se sia davvero destinato ad essere messo da parte con i nuovi arrivi;
l’altra sorpresa della serata, ma si era già intravista alla prima stagionale, Savona: sembra un veterano, neutralizzato del tutto Lazovic, aveva già segnato precedentemente, con un inserimento da ala pura, ed invero anche il gol è arrivato da un inserimento tempestivo;
Yildiz è stato l’autore dell’assist a Vlahovic sul gol che ha sbloccato il risultato, comincia a dare prova di avere capito come occorra mettersi al servizio degli altri per diventarne leader.
Degli altri, bene pure, ancora una volta, pur con qualche sbavatura, Cabal, in crescita nella ripresa Fagioli, dopo un inizio più che timido, e qualche irruenza di troppo.
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Domenica prossima la Juventus giocherà in casa contro la Roma, reduce da una brutta sconfitta interna.
Come dire, dopo una neopromossa, ed una squadra che era stata la sorpresa del primo turno di campionato, avremo a che fare con una ritenuta grande del campionato, che deve però dare segni di riscossa dopo un inizio non proprio brillante.
Un altro gradino da salire nel percorso di crescita.
Nel frattempo, il mercato ha avuto un impulso inaspettato, soprattutto per gli scettici e gli ostili con preconcetti, è di oggi l’ufficializzazione del tanto atteso Koopmeiners, che segue l’arrivo di Nico Gonzalez e Conceiçao.
Su Radio Bianconera sentivo ascoltatori (ma anche qualche opinionista), parlare di mercato fallimentare, di Giuntoli da bocciare, e di "chissà come andremo a finire": la squadra che ha vinto le prime due è quella costruita PRIMA degli arrivi dei tre sopra citati, adesso praticamente la rosa è completa e sicuramente competitiva.
Aspettare prima di giudicare, no?
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Dopo due giornate una sola squadra a punteggio pieno, la Juventus, probabilmente la meno attesa tra le grandi o ritenute tali del campionato.
Non sono mancati anche in questa giornata i risultati a sorpresa, fanno rumore la sconfitta del Milan a Parma e della Roma, in casa, contro l’Empoli.
Caduta anche la Lazio ad Udine, l’Atalanta a Torino, due squadre che avevano destato buona impressione all’esordio stagionale.
Pronto riscatto del Napoli, contro un Bologna che ancora deve rodarsi con la nuova guida tecnica, e vittoria dell’Inter in casa contro il Lecce, prevedibile ma con l’aiutino puntuale, il rigore che ha chiuso la gara.
Va infine evidenziata la vittoria esterna del Genoa a Monza, a conferma delle buone impressioni date dai rossoblu all’esordio.
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Juve 2024-2025
