| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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| 9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
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5 |
C |
| 7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
| 0 |
0 |
0 |
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0 |
0 |
N |
| 16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
|
Serie A |
| 4.579 |
Giocate |
3.088 |
| 2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
| 1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
| 899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
| 8.194 |
Fatti |
5.378 |
| 4.459 |
Subiti |
2.910 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 512 |
Giocate |
1.557 |
| 281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
| 113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
| 118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
| 871 |
Fatti |
2.737 |
| 472 |
Subiti |
1.378 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 12.03.2024
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Lo schifo dilaga
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di Stefano Bianchi
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Mi rifiuto di continuare ad aggiornare quel computo degli aiutini che pare aver assunto la cadenza di uno ad uno, cioè un aiutino per ogni partita disputata dalla Prescrittese. Ne avessero bisogno.... Eppoi, ormai... Però ci sono fatti che non si possono non sottolineare, fatti che vanno ad aggiungersi a quel vergognoso andazzo (termine scelto ad hoc, pensate alla rima), quell'andazzo, dicevo, che ha allargato a tre corsie una strada già abbastanza ampia e diritta che sta conducendo la seconda squadra di Milano a vincere lo scudetto. Non quello della seconda stella, visto che dai venti necessari occorre defalcare quello cosiddetto di cartone, occorre depennare i due campionati in cui fu utilizzato l'uruguagio dal falso passaporto per cui fu patteggiata la pena presso il tribunale di Udine, occorre sottrarre i tre scudetti vinti ai tempi di Velenio, per via di quel doping autocertificato dal Mazzola meno famoso, ma evidentemente più onesto. Detto questo, è abbastanza facile definire quanti siano gli scudetti mancanti ai prescritti per ottenere "davvero" la seconda stella. E agli stessi prescritti, nel frattempo, ricordo che a noi, per ottenere la QUARTA stella, di scudetti ne mancano solo due, senza contare quelli conquistati da Girelli, Bonansea e compagne.
Pazientate ancora un attimo, per favore: sto per arrivare al dunque. Prima, vi vorrei dire del mio sconcerto per il rigore (l'ennesimo) assegnato a favore della seconda squadra di Milano in barba alle leggi della fisica, prim'ancora che alle regole del calcio. Col Genoa, come ha fatto Ayroldi ad assegnare quel rigore NONOSTANTE il VAR? Mi viene in mente che gli arbitri si siano presi l'impegno di dimostrare quanto noi tifosi si possa essere completamente cretini. Cretini a muovere passione e denari accupandoci ancora di calcio, acquistando biglietti ed affrontando viaggi per andare a vedere le partite, abbonarci a DAZN, comprare giornali sportivi... scrivere pezzi come questo. Se è possibile che solo alcuni arbitri siano prezzolati, certamente ce n'è un bel po' che dovrebbe andare a lavorare. Ma a lavorare DAVVERO: come operaio metalmeccanico, come precario in qualsiasi campo, con o senza figli a carico, come infermiere o medico nel Pronto Soccorso di una qualsiasi grande città, come assistente sociale che si occupi di migranti, come guardia carceraria. O come una persona (qualsiasi) che debba stare a stretto contatto con De Laurentiis per tutte le ore della propria giornata lavorativa.
Se siete ancora curiosi di sapere perché, visto come vanno le cose, io continui a incazzarmi per il calcio, eccovi finalmente il motivo per cui oggi mi state leggendo. Voglio proclamare come, a parte i Putin, gli Xi, i Khamenei e dittatori vari, c'è un'altra persona che ho profondamente a schifo. Ma mentre i signori stranieri appena nominati, pur facendomi schifo, "fanno il loro lavoro", e che "ce l'hanno nel contratto" di doversi comportare fanno, quel signore che sto per aggiungere, invece, dovrebbe avere nella lealtà (sportiva) la sua mira maggiore, visto che fa un lavoro (LAVORO???) divertente, pagato troppo, che impegna pochissimo e fa correre pochissimi rischi per la propria salute. Questo signore è un calciatore, e si chiama Nicolò Barella. Già questo chiamarsi Barella, porta gli arbitri a pensare che, come lo vedono per le terre, se non una barella, sia necessaria almeno una lettiga. Sì, perché sia l'abbia punto una zanzara, sia abbia emesso una scorreggina vestita, abbia starnutito, ricevuto una pallonata nei cosiddetti, o abbia LUI stesso picchiato qualche avversario, è immancabilemente LUI quello tarantolato in terra, urlante ed accusante con gesti e parole l'avverasario di turno, CHE LUI STESSO HA APPENA FALCIATO, di avergli appena effettuato una visita prostatica o di avergli spappolato una tibia sparandogli con la 44 Magnum dell'Ispettore Callahan (scusate, mi piace scritto all'americana). Stavolta è dopo il contatto con Frendrup che si tarantola a terra, per ottenere quel rigore che solo un arbitro cieco o disonesto poteva dare, ma in Juventus-Inter fu dopo aver dato il pestone a Rabiot, che si mire a rantolare in terra, più falso di Giuda Iscariota quando ce la metteva tutta. Qualcosa, mi pare avvenne anche l'anno scorso contro l'Empoli. Questo per dire che è un recidivo.
Personalmente ho a schifo le persone che hanno simili comportamenti, arrivando ad augurare loro che prima o poi qualcuno gli faccia del male DAVVERO, ma che l'arbitro, invece, lo ammonisca per simulazione. Nel frattempo, dopo il "caso Frendrup", se il giudice sportivo volesse tenere alto il nome della funzione che riveste (giudice e sportivo: un gran bel dire), non dovrebbe omologare il risultato di Inter-Genoa, dando gara vinta a tavolino ai genoani, e squalificare Barella per un po' di giornate, vista la recidività. Così impara. Forse. Naturalmente la magistratura sportiva non farà un bel nulla. Credo poco anche al fatto che un Chiné qualsiasi si levi in cattiva e intraveda, nell'azione del cascatore non ancora prescritto, una qualche frode nei confronti del Genoa e/o degli scommettititori sportivi e gli spedisca un bell'avviso di garanzia. Naturalmente non succederà proprio nulla, tranne la falsa riprovazione di qualche giornalista della "rosea", quando l'individuo lo rifarà di nuovo. E Moratti, lì a fregarsi le mani: loro sono puliti.
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