Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 04.03.2024
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Napoli - Juventus 2 - 1 - SE NON VINCI NON HAI GIOCATO BENE ... FORSE
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di Antonio La Rosa
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Siamo ormai abbonati alle sconfitte al San Paolo, da cinque anni, e in gran parte con partite dall’andamento fotocopia, arbitraggi scandalosi che scandalo non fanno solo perché i media diventano muti, sordi e ciechi, quando una vittima di questi scempi è la squadra più odiata d’Italia. Tre ammoniti in venti minuti, uno per grottesco fallo di squadra, un altro colpevole di essere stato spinto alle spalle, un rigore per intervento VAR, su un pestone di fatto innocuo che però ha provocato il collasso cardio-circolatorio di Osimhen, prontamente ristabilitosi per fortuna sua e del Napoli. Eppure, nonostante una direzione di gara sciagurata e provocatoria, la partita di ieri sera nel solito clima ostile e incivile creato ad arte dal cinepanettonaro, la si poteva non solo pareggiare ma vincere, purtroppo ieri sera si è reincarnato lo spirito di Marco Pacione nel corpo di Dusan Vlahovic ed è finita così, con una sconfitta davvero dura da digerire. A proposito di Mariani, da ieri sera gira la foto che ricorda il pestone rifilato da Acerbi, interista, allo stesso Osimhen, nella stessa area di rigore e stessa mattonella, praticamente, che Massa non ritenne da rigore (o forse non vide, mettiamola così, visto che gli arbitri della cartonata F.C. diventano tutti ciechi di Sorrento), nessuno dalla sala VAR lo invitò a rivedere, ritenendo che la decisione di campo non dovesse essere cambiata. Sapete chi era in sala quale AVAR, ossia assistente VAR? Provate ad indovinare ...
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Il primo tempo
Diciamo pure che Allegri è abbonato alle "grandi mezze imprese" in momenti di emergenza, salvo rovinare il tutto la squadra nei momenti finali: la partita di ieri sera ha due precedenti illustri, con formazione in grave emergenza per assenze e squalifiche, la prima a Monaco di Baviera, la famosa partita di Evra che non spazza al 91', la seconda a Madrid, quella di Oliver dal bidone di spazzatura al posto del cuore. Formazione in emergenza, Gatti che dà forfait all'ultimo momento sostituito da Alex Sandro, centrocampo letteralmente inventato con Alcaraz e Miretti mezze ali, Iling Jr. a sinistra e coppia Chiesa – Vlahovic. Squadra che risponde bene sul campo, tre ghiotte occasioni create ad inizio gara, con il primo errore (forse il meno grave) di Vlahovic, Mariani che dà spettacolo con i suoi fischi ed ammonizioni a senso unico, ma bianconeri che non rischiano nulla ed anzi hanno ancora qualche altra occasione non conclusa al meglio. Poi il gol subito, del tutto casuale frutto di un errato disimpegno, che poteva essere subito pareggiato e il secondo errore di Vlahovic a mio giudizio è il più grave, praticamente un rigore a porta vuota o quasi, mandato in curva.
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La ripresa
Stesso clichè nella ripresa subito due occasioni per pareggiare, con Cambiaso prima e con Vlahovic poi, che conferma di non essere in serata, tirando centralmente da posizione ottimale anche se un po' defilata. Girandola dei cambi probabilmente un pochino in ritardo, dapprima l’ingresso di Weah per Cambiaso, mossa che finalmente chiude la sua corsia alle avanzate di Kvaraskhelia; quindi l’ingresso di Yildiz e Nonge che consentono il primo un tridente con Chiesa sulla destra e, proprio da questo scambio di zona, nasce il pareggio, su combinazione Chiesa - Alcaraz e il primo che praticamente dal vertice dell'area di rigore lascia partire un diagonale imparabile per Meret. Sembrava a quel punto che la dinamica della partita fosse totalmente a favore dei bianconeri, che addirittura sembravano di poter anche far propria l’intera posta; purtroppo il finale rovinato più dal VAR che da Nonge, con l'ultima grossa occasione sprecata da Rugani.
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Pro e contro
Dicevo di sconfitta che brucia, dura da digerire, perché arrivata contro la squadra della città che ha scatenato calcisticamente la peggiore campagna di odio antijuventino (ne parlerò in sede di postilla), soprattutto perché maturata nel modo come raccontato, con una Juventus che praticamente non ha mai rischiato nulla nei 90 minuti, ma ha subito due gol uno per una rinvio sbagliato e uno su rigore che tutti avete visto; viceversa almeno sei nitide occasioni da rete create dai bianconeri, che in condizioni normali avrebbero prodotto almeno tre reti, mentre invece il gol è arrivato solo nel finale. Pensandosi a come si era arrivati a questa gara, con assenze importanti e giocatori ancora non al meglio o non pronti ancora per la prima squadra, avere fatto la partita, a lungo imposto il gioco agli avversari, neutralizzando anzi cancellando letteralmente Osimhen, che ha visto palla solo nel rigore poi sbagliato, in sostanza avendo mostrato carattere, è fatto altamente positivo, come dire abbiamo un gruppo su cui si può costruire la Juventus vincente per i prossimi anni. Il “contro” è soprattutto il risultato, che conferma come la Juventus non sia ancora una grande squadra, partite del genere una grande le vince o nella peggiore ipotesi le pareggia in carrozza, una squadra acerba e non ancora con la mentalità giusta, finisce con il perderle.
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I singoli
Difficile giudicare stavolta i singoli e magari in negativo, ma essendo io del partito di Luis Aragones, ossia "se hai vinto vuol dire che hai giocato bene", siccome abbiamo perso, non posso esserne fiero. Buonissima certamente la prestazione di Chiesa, finalmente ai suoi livelli; sicuramente positiva la prova di Miretti a centrocampo, di Locatelli, dello stesso Alcaraz, che leggo troppo criticato stamattina, ma a me è piaciuto; A tratti mi è piaciuto Iling Jr. giocatore che, secondo me, deve solo crescere e giocare di più, buono l'inserimento di Yildiz, anche se qualcuno non l'ha voluto vedere. Non carichiamo troppo la croce su Nonge, il suo è stato un intervento di foga, da rigorino che contro di noi danno sempre, a nostro favore non danno mai, memorabile il pestone subito da Zakaria contro una squadra neuroazzurra. In grossa difficoltà Cambiaso, anche per il frettoloso cartellino rimediato, negativo Rugani, un gol causato da un suo errore e il pareggio fallito nel finale. Infine parliamo di Vlahovic, che in termini generali avrebbe fatto una grandissima partita, viste le occasioni createsi a suo favore, ma almeno due dovevano essere realizzate, lui stesso l'ha riconosciuto nel dopopartita.
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La giornata di campionato
Praticamente chiusa la lotta scudetto, ammesso che sia mai stata aperta (visto che era già deciso prima ancora di iniziarsi), si infiammano le altre competizioni, per i piazzamenti in Europa e per la salvezza. Mentre scrivo l’Inter è in vantaggio con il Genoa, anche grazie al puntuale rigore che ormai non fa notizia, per essere il solito rigorino ai neuroazzurri; vittoria esterna di Milan e Bologna, contro dirette concorrenti, Lazio e Atalanta, nel primo caso abbiamo assistito alla dura reazione di Lotito nei confronti di Di Bello, arbitro della gara, prontamente sospeso da Rocchi per un mese: mi chiedo quando cavolo lo finiranno in questo stramaledetto gioco del silenzio e del non alzare mai la voce, per poi avere cinepanettonari che delirano e istigano all'odio calcistico o arbitri come Mariani. Da segnalare la vittoria esterna della Roma a Monza, così l’esordiente De Rossi dimostra che il problema della Roma era proprio il cosiddetto “Special One”. In coda si fa difficile anche la posizione del Sassuolo, che anche ha perso per il finale di stagione Berardi, vittorie importanti per Verona ed Empoli.
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La postilla
Il segreto di Pulcinella Prendete un magistrato, campano, che vuole chiudere la carriera in bellezza, conquistandosi le prime pagine dei giornali e dei telegiornali; aggiungeteci un sottufficiale della Guardia di Finanza, campano, che da spregiudicato (o opportunista), comincia a lavorare per conto di questo magistrato, al di fuori delle regole giuridiche e in violazione dei diritti individuali dei cittadini, metteteci l’origine dei due, oltre ad alcuni giornalisti appartenenti alla scuderia De Benedetti, storico nemico della Fiat e della famiglia Agnelli, e dalla miscela micidiale di queste tre componenti non ne poteva che scaturire la violazione della riservatezza di importanti personaggi legati alla Juventus, Andrea Agnelli, Massimiliano Allegri, Cristiano Ronaldo. Capirete come è emersa la vicenda Suarez, bufala costruita ad arte, tanto da mettere in difficoltà il Procuratore della Repubblica di Perugia, il napoletano Cantone, capirete pure come su venti società di calcio solo esponenti di una sola sono stati oggetto di violazioni della loro riservatezza, capirete come ormai l’odio antijuventino è la fonte in cui si abbeverano il calcio Napoli, la tifoseria del Napoli, al punto che chi proviene da lì si sente in missione per conto di dio contro la Juventus. Quanto sta emergendo da questo ultimo scandalo è davvero agghiacciante, ma spiega molto della recente storia italiana, anche della storia calcistica e dell’informazione italiana. Si scopre pure che tra gli intercettati abusivamente c’è pure il presidente federale Gravina, a quanto pare a seguito di una “richiesta” di un personaggio vicino al presidente laziale Lotito: la cosa mi lascia molto pensare, perché se vi ricordate, se è vero che Gravina si è mostrato ostile ai colori bianconeri a seguito della vicenda Superlega, è anche vero che cronologicamente, la vicenda della riapertura del processo sportivo a danno della Juventus ebbe inizio preannunciata da dichiarazioni di Lotito nel periodo di Natale 2022, quando ebbe a dire che la classifica del campionato poteva essere anche variata dalla giustizia sportiva, e subito dopo Chinè diede inizio alla persecuzione. Con Gravina a supportare Chinè e i giudici sportivi di fede romano – napoletana. Questo scandalo può dare una spiegazione, ovvero Gravina sotto ricatto, da parte dei veri delinquenti del mondo del calcio.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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Juve news - Tuttosport
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