Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
10 |
18 |
4 |
6 |
0 |
17 |
8 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
19 |
34 |
8 |
10 |
1 |
29 |
13 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
|
Serie A |
4.582 |
Giocate |
3.090 |
2.508 (54,74%) |
Vittorie |
1.699 (54,98%) |
1.175 (25,64%) |
Pareggi |
838 (27,12%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.195 |
Fatti |
5.379 |
4.460 |
Subiti |
2.911 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.560 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,42%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
372 (23,85%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,73%) |
871 |
Fatti |
2.738 |
472 |
Subiti |
1.379 |
Tutti i numeri della Juventus |
|
Pubblicato il 25.09.2023
|
Sassuolo - Juventus 4 - 2 - GLI ORRORI DI SZCZESNY, GLI ORRORI DI COLOMBO E I DELIRI DI ROCCHI
|
di Antonio La Rosa
|
Una partita letteralmente "surreale", da fare invidia alla cinematografia di Luis Buñuel o alla pittura di Salvador Dalì, per quanto grottesco accaduto in campo, che in quanto surreale, ritengo che non possa che essere "unica" durante la stagione, se dovesse ripetersi allora sì che ci dovremmo porre certe domande, ma proprio stasera non credo sia il caso. Ad inizio stagione, in sede di presentazione, avevo scritto: <<Io non mi aspetto miracoli per la prossima stagione, ma una cosa la chiedo, e penso la chiediamo tutti al nostro allenatore: vedere una squadra che gioca al calcio, che si ricorda di chiamarsi Juventus, che entri in campo ricordandosi della storia di quella maglia che viene indossata, che metta nuovamente paura agli avversari ed onori quel motto “fino alla fine”>>. Forse vi sorprenderò per quanto sto per scrivere, ma la partita di sabato in un certo senso rientra in questa previsione, perchè gli errori e la dabbenaggine di vistasi in 90 minuti, non sono dipesi da abulia e spocchia come accadeva lo scorso anno, da scarso impegno dei giocatori, ma da altri elementi, che combinatisi hanno creato la miscela odierna: squadra molto giovane, quindi molta inesperienza e non ancora nervi saldi nei momenti delicati, voglia di reagire e di strafare, mancanza di cinismo, errori a ripetizione proprio quando occorreva cinismo e freddezza
*******
Il primo tempo
Per la prima volta, dopo tanto tempo (non ricordo più quando era stata l’ultima), Allegri schiera la stessa formazione della gara precedente, quasi un tentativo di impostare una “formazione tipo”, dare continuità alla squadra che aveva entusiasmato contro la Lazio. Invero l’inizio, anche se meno arrembante rispetto a sabato della settimana precedente, lasciava ben sperare, ancora un McKennie ispirato sulla fascia, un paio di occasioni costruite, insomma la sensazione che il gol fosse nell’aria. Ed è arrivato ma non per la Juventus e non in un modo tollerabile, una clamorosa papera di Szczesny, davvero comica per un portiere di fama internazionale, su un tiro centrale e neppure molto forte, anche se ad effetto, di Laurientè, giocatore che si rivelerà decisivo, più per demeriti nostri che per veri meriti suoi. E’ stata questa la svolta della partita, fino a quel momento c'era stata una sola squadra in campo, con la squadra a dovere quindi rimontare una prima volta, rimonta perfezionatasi nel giro di una decina di minuti, un gol in compartecipazione su cross di Chiesa per anticipare McKennie, il sassuolese Viña insacca nella sua porta. Altro errore poi sul 2 – 1, su pallone perso dai nostri (invece di rimproverare Gatti e il sui disimpegno, guardate come viene servito e come si trova a dovere rilanciare in avanti, il tutto per questa maledetta "costruzione dal basso"), a costringerci all'ennesima rimonta, che ha nuovamente messo il Sassuolo in posizione di comodo a potere giocare di rimessa.
*******
La ripresa
Due cambi ad inizio ripresa, una prima reazione, ma anche diversi rischi corsi nel tentativo di pareggiare; un gol fallito clamorosamente da Vlahovic, una mancata espulsione che non avrà l’onore di finire sui giornali, e un pareggio conseguito ad una decina di minuti dal termine, ancora una volta Chiesa sugli scudi. Una squadra matura avrebbe capito che non era giornata, che forse era meglio gestire e magari provare qualche accelerazione nei minuti di recupero, così si è subito il terzo gol, altro orrore di Szczesny, una respinta in avanti, che alle scuole calcio insegnano non deve essere mai fatta, a complicare definitivamente le cose. Inutile parlare poi del tragicomico quarto gol.
*******
Pro e contro
Una partita che ha vissuto di episodi che hanno condizionato pesantemente, che ha visto la solita pessima direzione arbitrale, con la quale dovremo fare i conti tutto l'anno, ma non è stata la causa della sconfitta, una partita nella quale il nostro portiere ha commesso tre orrori decisivi (assolvo invece Gatti e poi dirò il perchè), Vlahovic è stato deludente, specie quando ha malamente sprecato il pallone del 2 - 2, in un momento che poteva fare girare la partita a nostro favore, una partita tipica quando si ha una rosa giovane, che deve fare esperienza anche da prestazioni come quella di stasera, per questo non biasimo più di tanto il gruppo, chi lo fa dimentica che questo è l'anno zero della Juventus.
*******
I singoli:
Poco da salvare e pochi da salvare, chi ha perso però è tutto il gruppo, non colpevolizzerei più di tanto alcuni giocatori, le uniche note positive vengono da Chiesa, alla quarta marcatura stagionale, da Iling Jr. che a sprazzi dimostra di avere una classe non comune al resto dei gruppo, metterei pure il McKennie della prima parte del primo tempo, sembrava la prosecuzione della sua partita contro la Lazio. Perchè assolvo sostanzialmente Gatti? Guardate bene le azioni, sulla prima ho detto già, ma rivedete con attenzione anche la seconda, riceve un passaggio, con spalle verso il centrocampo, pressato da un avversario, dunque costretto a liberarsi di fretta del pallone, come dire Szczesny doveva battere lungo (mancava poco più di un minuto alla fine del recupero) e non quasi in orizzontale in quel modo. Aggiungiamoci che due terzi della difesasabato erano in vacanza, e trarrete la conclusione che in fondo è stato lui l'unico a lottare per tutta la partita. Rabiot ancora deve entrare in campionato, Locatelli a corrente alternata, nel senso una gara si e due no, Kostic non pervenuto, il che significa che quelli diciamo meno presenti sono stati i veterani, non i pivellini. E se vengono a mancare quelli più esperti, non è che si possano pretendere miracoli dagli esordienti o quasi. Dulcis in fundo, la direzione di gara: il mancato rosso a Berardi dice tutto, il resto lo avete visto pure, a cominciare dal ridicolo fuorigioco rilevato su Vlahovic per non concederci un evidente calcio di rigore.
*******
La giornata di campionato
L’Inter continua nel suo cammino, quinta vittoria di fila, anche se più sofferta, ad Empoli, di misura e con delle recriminazioni dei padroni di casa. Torna al secondo posto il Milan, anch’egli vincitore a fatica, contro il Verona, al terzo posto il sorprendente Lecce, prossimo avversario della Juventus, che ha battuto il Genoa in casa, salentini imbattuti assieme all’Inter. Si sono rifatte sotto Atalanta e Fiorentina, mentre le romane continuano a zoppicare, Lazio bloccata in casa, Roma solo un pari contro il Torino. E continua il momento non proprio brillante del Napoli, pareggio fuori casa a Bologna, con rigore generoso regalo, fallito da Osimhen, poi sostituito e polemico con Garcia.
*******
Postilla
E' stata quella finita ieri sera, la giornata di campionato più vergognosa disputata da anni, quella che definitivamente sbatte in faccia a noi juventini una verità: ci sono due modi di arbitrare le partite e di raccontarle, quella delle squadre protette dal Palazzo e amate dai media sportivi, e quella della Juventus. In due giornate precedenti, abbiamo letto la stampa di regime graviniano, raccontarci di errori che danneggiano il Bologna, tacendosi di errori macroscopici a danno della Juventus (due gol annullati e due netti rigor negatici), o discutere contro la geometria su un pallone non uscito, in una partita con cinque ammoniti della Juventus e uno solo della Lazio, a dieci dalla fine, con falli di squadra pari, ed infine tacere su quanto accaduto sabato, un rigore negatoci per un frame trovato appositamente al fine di ritenere fuorigioco una fronte ed una spalla di Vlahovic, oltre ad un mancato rosso per Berardi. Ho visto il rigore negato all'Empoli, il gol dei cartonati, con una posizione di fuorigioco che ostruisce la visuale al portiere; ho visto il rigore ridicolo concesso al Napoli, con Fenucci che stavolta, da vile, non dice nulla. Ed allora non posso che pensare che quel rigore non datoci contro il Sassuolo e quella mancata espulsione (difesa come decisione anche dal signor Rocchi di Firenze, designatore arbitrale), non sono errori di buona fede. Gravissime le parole di Rocchi, che ha difeso la mancata espulsione di Berardi, parlando di decisione soggettiva dell’arbitro e del VAR, che non va contestata. Avete capito bene, il VAR introdotto per evitare discrezionalità e diseguaglianze, diventa strumento nel quale la decisione può essere rimessa alla “soggettività” di chi guarda le immagini, ovvero l’esatto contrario di quello che era l’obiettivo iniziale. Come dire, anche quest'anno assisteremo ad un campionato pilotato, magari per salvare una società dal fallimento, cosa non riuscita ancora nonostante sia stata tirata per i capelli lo scorso anno fino alla finale di Champions.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|
|
|
|