Tutte le partite ufficiali della stagione |
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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.575 |
Giocate |
3.085 |
2.506 (54,78%) |
Vittorie |
1.697 (55,01%) |
1.170 (25,57%) |
Pareggi |
835 (27,07%) |
899 (19,65%) |
Sconfitte |
553 (17,93%) |
8.187 |
Fatti |
5.372 |
4.456 |
Subiti |
2.908 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
511 |
Giocate |
1.553 |
281 (54,99%) |
Vittorie |
925 (59,56%) |
112 (21,92%) |
Pareggi |
367 (23,63%) |
118 (23,09%) |
Sconfitte |
261 (16,81%) |
870 |
Fatti |
2.730 |
471 |
Subiti |
1.375 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 18.09.2023
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Juventus - Lazio 3 - 1 - RITORNATO IL TIFO, RITORNATA LA VERA JUVE
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di Antonio La Rosa
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Il primo vero test di stagionale ha restituito alla tifoseria bianconera una squadra che finalmente può chiamarsi Juventus, ed uno Stadium che ritorna ad essere la bolgia degli anni d'oro, il dodicesimo uomo in campo: così dopo qualche anno di esibizioni non proprio encomiabili, siamo tornati ad ammirare una squadra determinata, cattiva, con gli occhi di tigre, ed una vittoria che a mio giudizio va ben oltre il punteggio. Siamo alla quarta giornata, non è il caso di esaltarsi troppo, come ho anche scritto in sede di presentazione, quest'anno quello che dobbiamo chiedere a questo gruppo è di dare tutto in campo, di acquisire una identità, di onorare la maglia, poi a fine anno tireremo le somme, ma è certo che non vivremo una stagione come le ultime tre, di questo penso possiamo essere fiduciosi, il gruppo si è ricompattato, Allegri appare più sereno e con idee più chiare, e questo va a beneficio dei giocatori e del pubblico che, a fine partita, lo ha pure acclamato.
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Il primo tempo
Confesso che la formazione schierata all'inizio non mi aveva convinto, temevo fosse una scelta rinunciataria, quella di schierare McKennie esterno, Kostic a sinistra, invece si sono rivelate scelte molto azzeccate, frutto di una corretta lettura degli avversari: - l'americano ha giocato su Zaccagni, beneficiando del fatto che il laziale non rientrava in copertura, non credo sia un caso che i gol nascono tutti da iniziative sue o che lo vedono partecipe; - stesso dicasi di Kostic, meno propositivo del solito, ma più efficace in fase di copertura, cosa che ha liberato i tre centrocampisti da ulteriori gravosi compiti di ripiegamento. Non dico che sia stato un monologo bianconero, ma già bianconeri pericolosi due volte prima del vantaggio, una fase di contenimento della prevedibile reazione laziale, ma una sola conclusione degna di nota, da parte di Kamada, e su rovesciamento di fronte, raddoppio bianconero, manovra offensiva corale chiusa da una botta di prima intenzione di Chiesa. Come dire, mezzora da cineteca, un finale di tempo diciamo di agevole controllo della partita.
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La ripresa
Bianconeri subito all’arrembaggio ad inizio tempo, due occasioni di fila per Rabiot, due grandi parate di Provedel, poi il ritorno della Lazio. Tuttavia il gol laziale è stato conseguenza di un disimpegno molle di Bremer, palla persa sulla trequarti e palla a Luis Alberto che dal limite si è trovato a battere liberissimo. Il merito della squadra è stato di avere reagito immediatamente, ancora una volta protagonista McKennie un perfetto lancio in profondità per Vlahovic, sfruttato da quest’ultimo, a ripristinare il doppio vantaggio. Cambi in parte per fare rifiatare, o per evitare problemi agli ammoniti bianconeri, gestione tranquilla del finale di gara, più vicina la Juventus al quarto gol, sprecato in malo modo da Weah, che la Lazio ad accorciare le distanze.
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Pro e contro
Allegri ha impostato in maniera impeccabile la partita, ingabbiando Luis Alberto, sfruttando pure la scarsa propensione di Zaccagni e Felipe Anderson al ripiegamento, così McKennie è di fatto stato il terzo attaccante esterno dei bianconeri, mentre Kostic più che l’esterno ha fatto quasi da mezzala arretrata, liberando spazi sulla fascia a Chiesa. Così il lavoro del nostro centrocampo è stato più ordinato, frequenti cambi di gioco e lanci in profondità, finalmente movimenti in avanti che hanno scombussolato i piani difensivi laziali, in particolare la posizione di Chiesa, che potendo giostrare liberamente tra l’essere seconda punta e defilarsi sulla fascia, è praticamente rimasto senza marcatura in occasione del secondo gol. Da rivedere semmai qualche meccanismo in fase di costruzione dal basso, non solo per il gol subito, ma perché ogni tanto qualcuno ritarda a liberarsi del pallone, agevolando il pressing avversario, e non mi riferisco solo all’azione del gol di Luis Alberto, già qualche minuto prima era stato commesso lo stesso errore.
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I singoli:
Uomo partita indubbiamente Vlahovic, due gol, uno più bello dell'altro, una prestazione gagliarda, anche nel creare spazio ai compagni negli inserimenti, insomma finalmente il giocatore che aspettavamo. Bene pure Chiesa, al suo terzo gol stagionale, e siamo a sette dei due nostri attaccanti, nuovi gemelli del gol in bianconero. Degli altri, ho detto già di McKennie, ma in generale mi sono piaciuti i centrocampisti tutti, autorevole Locatelli, bene Miretti, anche se condizionato dal cartellino giallo ad inizio gara, bene pure Fagioli quando entrato, forse Rabiot, sicuramente sufficiente, non mi pare ancora al meglio della condizione. In difesa da segnalare la grande prestazione di Gatti, mentre Bremer ha un pochino sulla coscienza il gol laziale, il suo appoggio a Cambiaso è stato davvero sciagurato. Ma non direi esserci stati giocatori insufficienti
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E’ ripreso il solito clichè, la Lazio è in silenzio stampa per protesta verso l'arbitraggio. Lodevoli i biancazzurri, a protestare verso una gestione sconcertante di Maresca di Napoli, cinque ammoniti della Juventus (Miretti, Vlahovic, Bremer, Gatti, Cambiaso), contro uno solo della Lazio, all'84', in una gara con tredici falli per parte e fischi indisponenti del direttore di gara, specie nei contrasti a centrocampo, quasi mai dati a favore dei bianconeri. Con un arbitro normale, sarebbe finita a tennis la partita. Il tutto per un pallone che non era uscito dal campo, in occasione del vantaggio bianconero, episodio avvenuto al decimo minuto di gioco, con 80 minuti ancora da giocare. Sono questi comportamenti e certi tromboni mediatici che sono tornati in cavalleria, a farmi pensare che siamo davvero sulla via giusta e che cominciano ad avere paura di noi.
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La giornata di campionato
La classifica comincia a sgranarsi, con posizioni attualmente “sorprendenti”. L’esito imprevisto, nel punteggio più che altro, del derby, lancia prepotentemente l’Inter in testa da sola in classifica e la colloca di diritto come favorita principale per la vittoria finale, mentre ridimensiona di molto il Milan, nonostante l’inizio campionato eccellente. Un passivo troppo pesante per non lasciare qualche strascico, non a caso si mette già in discussione Pioli. Stecca ancora il Napoli, pareggio sofferto e in rimonta a Marassi, così la testa vede con una certa sorpresa la Juventus seconda da sola, il Lecce, imbattuto al quarto posto solitario, davanti ad un gruppetto composto da Napoli, Fiorentina, vittoriosa contro l’Atalanta, Frosinone, per adesso la sorpresa di inizio stagione, seconda vittoria contro il Sassuolo, in rimonta, e il Torino, corsaro a Salerno. Mentre scrivo è ancora in corso Verona – Bologna, se rimane in parità, gli scaligeri aggancerebbero questo gruppetto a 7 punti. E’ arrivata la prima vittoria della Roma, contro un Empoli ancora a zero punti e zero reti segnate, la squadra toscana per adesso sembra essere la principale candidata per la retrocessione.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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