Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
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Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
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5 |
C |
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N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 24.04.2023
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IO MI SONO ROTTO ... E VOI?
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di Antonio La Rosa
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Io mi sono rotto di un mondo calcistico ed extracalcistico che ha dichiarato guerra totale alla sua eccellenza che è la squadra più seguita e blasonata d'Italia, il tutto per far emergere le mediocrità e gli intrallazzatori del calcio; ma questa è una costante da 30 anni in Italia fare la guerra alle eccellenze distruggerle per premiare le mediocrità, a ben vedere è sempre colpa nostra, come da cittadini abbiamo consentito che i migliori fossero defenestrati e i mediocri premiati e mandati a governarci, così da juventini stiamo di fatto subendo passivamente tutto, come oltre dirò.
Io mi sono rotto di una dirigenza federale guidata dal peggiore presidente della storia del calcio italiano, protagonista di due eliminazioni clamorose della nazionale dai mondiali, protagonista del riforme mai attuate e sempre promesse, che consente di tutto agli altri, specie agli amici garanti della sua elezione, ma fa la guerra solo a chi invece le regole le ha sempre rispettate, solo perchè i suoi garanti sono i nemici di questa società, che è la più illustre e blasonata d’Italia.
Io mi sono rotto di un Gravina che in spregio all'ordinamento sportivo, ed anche agli organi di giustizia sportiva da lui nominati, premia l'antisportività di un giocatore che indossa una certa maglia di una squadra protetta da anni, annullandogli una sacrosanta squalifica con il pretesto che questo giocatore sarebbe stato vittima di un razzismo inventato letteralmente di sana pianta.
Io mi sono rotto di una giustizia sportiva composta non per meriti ma per fedeltà ai padroni, composta da ultras da curva dei peggiori stadi italiani, che invece di applicare il diritto, applica l'arbitrio a senso unico: di un collegio di garanzia del Coni, presieduto da una che come meriti ha quello di avere sposato l'illustre rampollo di una famiglia importante, diventando nuora di un ex presidente è merito della Corte costituzionale, nonché cugina acquisita di un altro rampollo di quella famiglia, che in obbedienza a chi la nomina, unitamente ai componenti romano - napoletani del collegio, esegue missioni di guerra ordinate dall'alto.
Io mi sono rotto di un procuratore federale che da anni fallisce tutte le sue indagini, ma che per pararsi il fondoschiena diventa anche lui sicario di chi lo ha nominato, accanendosi contro una sola società di calcio.
Io mi sono rotto di arbitri che sistematicamente vengono a dirigere le nostre partite in maniera vergognosa e criminale, come Fabbri ieri sera, consapevoli di essere coperti da un giornalismo ancor più delinquente, non a caso stamattina fa più notizia un possibile rosso non comminato a Gatti, che non il fatto di avere avuto due ammoniti in mezz'ora La Juventus, a primo fallo normale di gioco, e vedere un giocatore del Napoli ammonito solo al novantaquattresimo, vedere gol regolari annullati in maniera grottesca da un intervento VAR che ci hanno detto in passato non poteva avvenire quando l'arbitro ha valutato già.
Io mi sono rotto di un contesto mediatico a senso unico, che costruisce falsi onesti e definisce i propri nemici come unici disonesti, censurando da anni le verità sulla vicenda dentro e fuori il rettangolo di gioco, per fare solo protagonismo, proselitismo, istigare all'odio a senso unico.
Ma soprattutto, io mi sono rotto di altre cose che ritengo ben più gravi:
mi sono rotto di una proprietà, di una dirigenza, di un allenatore che, di fronte a bombardamenti apocalittici ormai provenienti da tutte le direzioni, non mostrano mai segni di reazione a difesa di quello che è il loro gioiello di primo splendore, La Juventus.
Mi sono rotto di nuovi dirigenti che, davanti ai microfoni, si mostrano pavidi e servili, non mostrando amor proprio anche di fronte alle provocazioni, né mostrando amore verso la società che dirigono, in un mondo nel quale gli altri presidenti e dirigenti sportivi prezzolano i media, per asservirli ai loro desiderata, per scatenare intimidazioni verso gli avversari, per garantirsi immunità ed impunità.
Mi sono rotto di un allenatore che anche ieri sera dopo la vergognosa direzione di gara di Fabbri, al termine di una partita che ci è stata letteralmente defraudata, ennesimo atto di killeraggio ordinato dalla Federazione, si è limitato ad affermazioni al massimo ironiche, senza una violenta reazione a tutela della squadra che lui allena.
E mi sono pure rotto di una tifoseria dello stadio che consenta alle tifoserie avversarie, in particolare quella di ieri sera la peggiore feccia di tutta Italia, a venire a fare i propri porci comodi nel nostro stadio non mostrando dignità ed attaccamento alla squadra del cuore, proseguendo ancora una volta in quella ottusa sorta di guerra verso la dirigenza e la proprietà dimenticando che la maglia e chi scende in campo va difeso contro tutto e tutti.
Mi sono così rotto, che a questo punto mi chiedo se valga la pena per un semplice appassionato di calcio come me e tifosissimo della Juventus, continuare a perdere tempo, perché di questo si tratta, a parlare e scrivere della mia amata squadra del cuore, a provare a difenderla per quel poco che posso fare anche in un sito come quello che mi ospita da anni, quando tutto il contesto più sopra evidenziato, sembra non mostrare alcun interesse e amore, quando ne avrebbe l'obbligo prima ancora di chi come me o di chi come voi è semplice e tifoso di questa squadra.
Mi fa pena questa Juventus, la vedo come la figlia abbandonata e quindi figlia di nessuno, non ha una proprietà che si schiera apertamente a tutelarla, non ha una dirigenza che mostra i denti con le dovute maniere e nelle dovute sedi , non ha una tifoseria allo stadio che comprende il momento difficilissimo che sta attraversando accerchiato e massacrata a 360 gradi, senza mostrare alcun cenno di reazione a questi scempi.
Mi fa pena, ma non voglio più vedere questo scempio ed esserne pure io indirettamente vittima.
Per questo credo che, mio malgrado, sia arrivata l'ora di chiudere con il calcio, rinviando il mio nuovo interessamento verso la mia squadra del cuore, se e quando ci sarà una proprietà ed una dirigenza che saprà farsi valere, chi avrà a cuore questa squadra, se e quando ci sarà un pubblico da stadio che dimostrerà di amare davvero la squadra e non certi propri interessi di bottega, dato che altrove altre tifoserie molto più incivili e violente, per molto meno di quello che sta subendo la Juventus, avrebbero messo il fuoco città e palazzi del calcio.
Intendiamoci: so che stiamo parlando di sport e di calcio, che tale dovrebbe rimanere, che non è certo la ragione per intolleranze ed odii, ma in questo contesto dove è la delinquenza che impone le sue regole, sarebbe necessario dimostrare che non si accetta la delinquenza degli altri; pertanto temo che per qualche anno dovremmo occuparci di altro e parlare di Juventus come una bella storia d'amore del passato.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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