Dopo tante vicende extracalcistiche, abbiamo finalmente vissuto una settimana da Juve, con la qualificazione agli ottavi di EL prima, e la vittoria nel derby di ieri sera. Non sappiamo ancora quanto peseranno questi due eventi nel prosieguo della stagione, nella partita che la Juventus sta giocando soprattutto fuori dal campo, ma almeno per una volta dopo mesi, possiamo gioire di gesti tecnici e di vittorie convincenti, non è poco in questa stagione nella quale il mondo calcistico nazionale sta mostrando il peggio di sé, fino all’autolesionismo pur di inseguire ancora una volta il sentimento popolare diffuso. Il bello è che il principale responsabile di questo degrado, l’ineffabile presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha pure rilasciato una intervista nella quale lancia l’allarme sui gravissimi rischi che sta correndo il calcio italiano, ovvero quel calcio che sta provando ad assassinare in tutti i modi quella che è la loro gallina dalle uova d’oro. Gravina che parla di degrado del nostro calcio da circa venti anni, guardacaso da quando con una impostura denominata calciopoli hanno dato il primo duro colpo alla credibilità del nostro calcio, ed oggi stanno facendo il resto. Ne parlerò in altre occasioni (c’è pure una intervista di Andrea Agnelli uscita qualche giorno addietro da commentare), per adesso dedichiamoci alle vicende di campo.
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Missione compiuta a Nantes, vittoria netta e passaggio del turno in EL, era quello che doveva essere fatto all'andata, battere nettamente gli avversari, lo si è fatto al ritorno, in maniera convincente, mettendo alle spalle le preoccupazioni rimaste dopo la gara d'andata, giocata male quanto volete, ma sempre condizionata da qualche sciagurata decisione arbitrale. Stavolta ha avuto ragione Allegri, nelle scelte di formazione, nell'impostazione della partita, ha sconfitto lo scetticismo di tutti coloro, me compreso, che avevano storto il naso a leggere Vlahovic in panchina, in una gara che si doveva vincere e fuori casa. Ho avuto modo di leggere di "minimizzazioni" dell'impresa, Nantes modesto (in parte vero, ma lo era pure all'andata), avversari rimasti in 10 (ma su un episodio che comunque ci portava sul doppio vantaggio a metà primo tempo), quasi a conferma di un trend che parte della tifoseria bianconera segue da anni, quando vinciamo sono modesti gli avversari, quando perdiamo è colpa dell'allenatore o di chiunque altro in campo che sia poco gradito. Io dico invece che questa vittoria netta è anche figlia della prestazione non brillantissima dei bianconeri a La Spezia, il gruppo aveva già la mente a questo impegno, fondamentale per la stagione, almeno per recuperare il recuperabile: un filo conduttore in entrambe le partite, Angel Di Maria, entrato la domenica precedente nella ripresa, il tempo necessario per chiudere la gara, devastante giovedì, a dimostrazione che lui sa come si deve giocare in Europa, cosa occorre fare per trascinare la squadra, un autentico leader, che smentisce finalmente i timori che si avevano, di un giocatore che era venuto solo in attesa di rientrare in Argentina e chiudere in bellezza a casa sua.
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La partita l'avete vista e non credo ci sia molto da dire, a primo vero affondo il gol da cineteca del Fideo, ben imbeccato da Fagioli, il rigore sempre procurato e trasformato da Di Maria, e un primo tempo che ha visto i bianconeri padroni del campo, diverse volte al passo dal terzo gol; poi una ripresa di totale gestione in scioltezza, quasi da volere risparmiare le forze in vista del derby, e comunque risultato arrotondato quando si è forzato, come dire vittoria con mentalità da grande squadra. Oltre alla prestazione da encomio solenne del Fideo, credo vadano evidenziale pure le prestazioni di altri giocatori, a cominciare da Fagioli, che, ribadisco, deve giocare titolare d'ora in avanti, ha personalità, non tira indietro la gamba, testa alta e prova sempre la verticalizzazione, come dire, il centrocampista che ci è mancato a lungo nella stagione; bene pure, a mio giudizio, il tanto bistrattato De Sciglio, soprattutto nel primo tempo, l'ho visto determinato e anche cattivo; nel complesso bene un po' tutti, salvo qualche eccezione, volevano conquistare la qualificazione e si vedeva bene. Su Kean devo dare delle "attenuanti", concordando con chi lo indica come unico insufficiente: per come Allegri ha impostato la partita, la punta unica doveva servire per attirare i centrali difensivi avversari e quindi dare spazio ai nostri centrocampisti di inserirsi, in sostanza il giocatore che deve fare a sportellate per creare spazi ai compagni, solo che Kean non è Mandzukic, ed invero si è trovato spaesato a dovere spesso arretrare per ricevere palla o dovere contrastare da solo i difensori avversari. Infine: non ho visto la partita su piattaforme satellitari in abbonamento, ho trovato un sito in lingua straniera che trasmetteva la partita, audio a zero e ascoltare cronaca da Radio Bianconera, con i commenti di Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio: lo dovrò ripetere, in avvenire, per le gare in trasferta, mi sono davvero molto divertito, anche perchè abbiamo vinto e passato il turno.
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Andiamo al derby. Cominciano a farmi tenerezza i tifosi della terza squadra di Torino, che ormai vivono di livori, di lontanissimi ricordi del passato, di miti che tali non sono, di "tremendismo" e "cuore toro", di allenamenti a porte aperte al Filadelfia, per caricare la squadra, salvo poi avere il solito esito, come quello precedente, come quello degli anni prima e come ormai abitudine consolidata, perdere e perdere male, magari con beffa; Dico questo perchè la partita di ieri sera, come dinamica, appare ancora più beffarda per la gran parte di tifoseria (non è che all'Olimpico Grande Juventus facciano mai i pienoni, a stento riescono a riempire una curva), presente nel settore ospiti dello Stadium, opportunamente adattato alle esigenze loro: tronfi e spocchiosi per essere stati in doppio vantaggio due volte, cosa credo unica allo Stadium, raggiunti e superati proprio dal gol dell'ex, esultante davanti a loro, dopo che lo avevano elogiato ed encomiato per tutta la gara (con la sordità degli ispettori federali, che presumo siano gli stessi di La Spezia). E’ stato un derby sicuramente divertente, ma non bello a mio giudizio, due tempi molto diversi, una prima frazione di gioco con poche azioni degne di nota, con parecchi errori che hanno fruttato il doppio vantaggio degli avversari, nonchè una ghiotta occasione sventata da Szczesny, tre sole occasioni costruite dai bianconeri, più per rabbia dopo avere subito i gol avversari, che per qualità di gioco; un secondo tempo invece molto diverso, con i bianconeri a crescere progressivamente, fino alla mossa a mio giudizio determinante, l'ingresso di Chiesa al posto di un Di Maria poco lucido, unita alla scelta di De Sciglio per Cuadrado apparso in difficoltà in fase difensiva, e all'esordio stagionale di Pogba, che per quanto poco abbia fatto, ha evidenziato come possa essere di peso la sua presenza in campo.
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Il primo tempo, a mio giudizio, è stato condizionato dalla mossa rischiosa di far esordire Barrenechea proprio in una gara che va vissuta più mentalmente che tatticamente: intendiamoci, il ragazzo non ha sfigurato, anzi dopo la tremarella iniziale ha cominciato a muoversi al meglio, ma l'essere stato schierato troppo basso e il non avere avuto modo di affiatarsi con i compagni di reparto, Fagioli e Rabiot, ha fatto sì che il nostro centrocampo, nel complesso, fosse poco propositivo, subisse il palleggio degli avversari (stiamo parlando di una squadra che è sempre a centro - bassa classifica); mentre nella ripresa, prima del cambio, l'essere avanzato di posizione e quindi più partecipe alla manovra, aveva già prodotto buoni risultati, non a caso Fagioli e Rabiot erano stati molto più attivi ed efficaci già prima dei cambi sopra citati; Dare un giudizio ai singoli è più difficile, in una gara dai due volti, quindi pesano di più i rendimenti della ripresa, che mi fanno dire come siano stati i migliori tra i bianconeri Kostic, Fagioli, Danilo, Chiesa; mettiamoci pure Bremer che con il suo gol si è fatto perdonare la distrazione nel primo tempo su Sanabria, e la mezza distrazione, in concorso con Cuadrado (doveva essere lui su Karamoh), in occasione del provvisorio vantaggio degli ospiti. Quesito: secondo voi Szczesny è davvero esente da colpe nei due gol, specie il secondo? Forse non nel primo, anche se non si decide mai ad uscire tempestivamente, ma sul secondo francamente non mi pare sia da assolvere, ha preso gol sul suo palo, per quanto rapido sia stato Sanabria.
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Chiudo con la vicenda che sta tenendo banco da ieri sera. Il famigerato fenomeno soprannominato, non si sa perché, "the special one" allenatore della Roma, a fine gara contro la Cremonese, squadra che ha battuto due volte i giallorossi, in Coppa Italia e ieri da ultima in classifica, ha sbroccato accusando il quarto uomo di averlo fatto espellere per non essere domenica prossima in panchina, contro la Juventus. Modo davvero originale di deviare l’attenzione su quanto accaduto sul campo, giallorossi battuti per la seconda volta dalla Cremonese, in campionato è la prima vittoria in assoluto dei grigiorossi, prestazione che definire opaca è generoso; ma come sapete, il modo migliore di depistare a Roma le attenzioni sulle proprie inadeguatezze, è la parolina magica, Juventus. Così, secondo questo ciarlatano, il Palazzo farebbe un favore ai bianconeri in vista della prossima partita, un favore che viene fatto ad una squadra messa fuori gioco dalla ingiustizia sportiva, e non, eventualmente, alle milanesi e alla Lazio del suo amico Lotito, dirette concorrenti per i piazzamenti Champions.
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