Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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7 |
12 |
3 |
3 |
1 |
8 |
3 |
C |
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6 |
F |
0 |
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0 |
N |
12 |
23 |
6 |
5 |
1 |
21 |
9 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.575 |
Giocate |
3.085 |
2.506 (54,78%) |
Vittorie |
1.697 (55,01%) |
1.170 (25,57%) |
Pareggi |
835 (27,07%) |
899 (19,65%) |
Sconfitte |
553 (17,93%) |
8.187 |
Fatti |
5.372 |
4.456 |
Subiti |
2.908 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
511 |
Giocate |
1.553 |
281 (54,99%) |
Vittorie |
925 (59,56%) |
112 (21,92%) |
Pareggi |
367 (23,63%) |
118 (23,09%) |
Sconfitte |
261 (16,81%) |
870 |
Fatti |
2.730 |
471 |
Subiti |
1.375 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 21.01.2023
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11 settembre 2022: Grazie a Marcenaro, Banti e Rocchi... e Gravina
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di Stefano Bianchi
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Quest’anno, complice una partenza col freno a mano tirato, con qualcuno dei nostri che pensava più al Mondiale in Qatar che a chi gli paga lo stipendio e un Napoli che andava come un treno, la Juventus era un po’ lontana dalla vetta della classifica. Bisogna contare, poi, quelli che remano contro: Sarri, dopo Lazio-Napoli, aveva lamentato l’incapacità di alcuni arbitri, se proprio non si volesse considerare una "Ipotesi B". Ed ecco infine il pezzo di La Rosa che porta a nostra conoscenza (alla mia, almeno) la "contabilità" degli eventi VAR, che evidenziavano il nostro settimo posto per quelli a favore (più o meno la metà di quelli del Napoli), e il nostro primo posto per quelli a sfavore. Ovvio: c’è qualcosa che non va, è una cosa che fa pensare all’esistenza di un burattinaio.
Pilotare la lettura del VAR è abbastanza facile quando c’entri l’interpretazione, che può essere influenzata dalla fede calcistica o da linee guida dettate dall’alto. L’urto che può far cadere l’attaccante in area dovrebbe essere valutabile dall’operatore al VAR mediante vista e professionalità, esattamente come per l’arbitro di campo. Solo che al monitor si hanno più inquadrature e la possibilità di rivedere il tutto quante volte si voglia. Altra cosa è la fisica, che sola entra nella valutazione al VAR quando il contendere sia determinato dall’essere o meno, oltre o entro una certa linea: qui si entra più nello scientifico e quindi in un argomento che non dà possibilità di interpretazioni: una cosa è o non è, come ben si sapeva già dai tempi della scuola aristotelica.
Ma veniamo al caso specifico. 11 settembre 2022, Juventus-Salernitana, sesta di campionato, con Marcenaro arbitro di campo e Banti arbitro VAR: la gara sta per terminare col risultato di due a due per le reti di Candreva, Piatek, Bremer e Bonucci. Ma al 94°, ultimo minuto di recupero, Cuadrado va a battere un corner. Subito davanti gli staziona Candreva, ad ostacolare il tiro diretto in porta del colombiano. Parte il cross, testa di Milik e rete, mentre Bonucci, in area piccola provava ad intercettare il pallone, senza toccarlo, né interferire con la visuale del portiere salernitano. Per il segnalinee Trinchieri, ben posizionato sulla linea di Candreva, è tutto okay e si dirige a centrocampo e Marcenaro convalida il gol. Il VAR richiama l’attenzione del direttore di gara ipotizzando il fuorigioco attivo di Bonucci e Marcenaro rivede ed annulla. Piccolo ma essenziale particolare: attivo o no, Bonucci non era in offside perché tenuto in gioco da Candreva, ma il VAR traccia le linee del fuorigioco in immagini in cui Candreva non appare. L’establishment si difende e si autoassolgve per l’errore, sostenendo di non essere stato in possesso di quelle immagini in campo largo, che tutti gli sportivi hanno visto in televisione. Dal punto di vista giuridico, però, siamo di fronte a un grave errore di concetto: si condanna (e annullare una rete all’ultimo minuto è una grave condanna) senza averne la prova. Al VAR, in assenza di inconfutabilità delle immagini (hanno infatti giudicato da immagini che escludevano Candreva) occorre lasciare la decisione alla terna arbitrale in campo, che, guarda caso, aveva visto giusto.
Una soluzione, col danno ormai fatto, poteva essere la ripetizione della gara, come prevede lo stesso regolamento. Per poterlo fare occorrono due condizioni: il direttore di gara deve ammettere nel referto di aver commesso un errore, spiegando l’annullamento della rete di Milik sulla base di immagini che non gli hanno mostrato la posizione di Candreva. Oppure che il Giudice Sportivo, analizzando il referto arbitrale, consideri l’errore determinante ai fini dell’esito della partita, disponendo la ripetizione del match.
Il gap col Napoli è quasi certamente incolmabile, ma se ci restituiscono i due punti con la Salernitana... Non credo possa succedere, ma visto che lorsignori hanno il "latoA" molto somigliante al "lato B", questi punti magari ce li riassegneranno a giochi fatti per il campionato, a dimostrare la loro integrità. Non accadrà: non succederà proprio niente. Però... tale Signor Fabio Garzi, di professione avvocato, che a causa della banda Marcenaro-Banti-Mastrandrea ha perso una vincita da 3600 euro, ha sporto regolare denuncia. Stiamo a vedere. Ma se per quei due punti dovessimo perdere lo scudetto... grazie a a Marcenaro, Banti e Rocchi. Anche a Gravina, che poteva fare una telefonata per convincere chi di dovere (Mastrandrea) a far ripetere la gara, ma naturalmente non l’ha fatto.
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