Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 20.01.2023
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6 maggio 2001: Grazie Petrucci!
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di Stefano Bianchi
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Il 6 maggio 2001, sestultima di campionato: la Roma di Capello si presenta a Torino con sei punti di vantaggio sulla Juventus. Passano solo sei minuti e il ritardo in classifica è dimezzato per le reti di Del Piero e Zidane che portano il risultato sul due a zero, col punteggio che resta invariato fino al secondo tempo. Al sessantesimo Capello cambia Totti con Nakata, che a undici dalla fine insacca la rete del due a uno e, al novantunesimo, scocca il tiro, non trattenuto da Van der Sar, su cui si avventa Montella per la rete del due pari: il risultato consente alla Roma di mantenere i sei punti di vantaggio su di noi. Nelle seguenti cinque partite la Roma vince con l’Atalanta e il Bari, pareggia col Milan e il Napoli e termina vincendo col Parma, totalizzando undici punti e arrivando a 75 punti. Nel frattempo la Juventus batte Fiorentina, Bologna, Perugia, Vicenza e Atalanta, incamerando tutti e quindici i punti disponibili e qualificandiosi seconda in classifica con 73 punti (con la Lazio terza a 69).
E’ ben evidente come, quell’anno, il punto cruciale per l’assegnazione dello scudetto fu la gara interna con la Roma. Se l’aritmetica non è un’opinione, se avessimo vinto quella partita il titolo sarebbe stato nostro, visto che la Roma avrebbe ottenuto un punto in meno (74) e noi due in più (75). Tutto regolare, si potrebbe pensare a prima vista: "polli" a farci raggiungere sul pareggio in casa, mentre si vinceva due a zero. In parte è vero, ma l’establishment ci ha messo del suo anche stavolta, con una manovra che chi abbia gli occhi foderati di prosciutto potrebbe definire non tempestiva, ma chi si documenta, e pensa, definirebbe vergognosa.
La norma che non consentiva al Signor Nakata di scendere in campo in quanto non il possesso di passaporto comunitario, fu cambiata in fretta e furia dalla FIGC giusto prima della citata gara Juventus-Roma, una modifica regolamentare a torneo in corso, con le inevitabili conseguenze di favorire alcuni e sfavorire altri contendenti. Nella fattisfecie, Nakatà segnò una rete e fu determinante per quella di Montella. L’imbroglio fu gestito da una persona che pochi anni prima era stata Direttore Generale della Roma e nel frattempo era asceso alla carica di Commissario della Federazione Calcio, il Signor Petrucci. Due soli campionati sono serviti per mostrare al mondo come, in Italia, sia in vigore la "par condicio". Almeno tra Lazio e Roma.
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