Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 18.01.2023
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Andrea Agnelli - Storia di un grande amore - di Stopper
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di Tifosi
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Buongiorno a tutti, E' da un po' di tempo che sono solo semplice lettore, assiduo aggiungerei, degli articoli di questa rubrica, senza avvertire l’esigenza di palesare pensieri che in qualche modo sono evidenziati da altri “colleghi” del tifo più autorevoli. Oggi è diverso. Oggi si chiude un ciclo e se ne apre uno nuovo con l’auspicio che possa essere prosperoso come nella migliore tradizione della nostra storia. Oggi Andrea Agnelli entra a far parte della storia passata della Juventus. Dal punto di vista strettamente calcistico ritengo che Andrea Agnelli sia stato di gran lunga il più temerario e il più 'internazionale' dei dirigenti della Storia del Club. Un confronto con lo zio avvocato non è nemmeno proponibile: nonostante fosse l’Avvocato, considerava la squadra come un piacevole passatempo nei momenti liberi da trascorrere nel suo giardinetto di casa. Dopo innumerevoli tentativi conditi sempre da grandi rimpianti e occasioni mancate, Andrea Agnelli è stato l’unico che è passato dalle parole ai fatti facendo diventare la Juventus grande: con stadio di proprietà e il primo e finora l'unico Club italiano che ha un'area che vale oltre 400 mln. Tutto questo perché, come da lui previsto, sarà difficilissimo stare al passo dei Club di Premier, delle 2 spagnole, del Bayern e del PSG: sicuramente la Juventus tra le italiane è la più attrezzata e l'unica in grado di poterlo fare. Almeno fino a oggi ci ha provato. Al momento non sono certo le milanesi che ancora non sanno dove faranno lo stadio o il Napoli o le romane uscite entrambe dalla quotazione in borsa che purtroppo potranno competere con le Big europee. Le sue spese e ingaggi folli sono stati mirati a portare la Juventus a contare di più come brand globalizzato ed 'essere qualcuno' calcisticamente parlando in maniera stabile in Europa, cercando di trasformare la provincialità tipica del Mondo Juventus in Club di statura internazionale. L'acquisto di Cristiano Ronaldo è stata la prova più schiacciante. Andrea Agnelli non ce l'ha fatta. Il provincialismo innato della Juventus lo ha battuto, mettendo in bacheca solo '2 finali di Champions giocate' e mancando una finale di Europa League da giocare in casa. Non ci sarà un'altra volta, secondo il nuovo incipit della proprietà, la Juventus tornerà al massimo al suo habitat naturale, allo scudetto e niente altro per sempre. Sono stati 13 gli anni in carica come Presidente della Juventus divisi in due periodi con risultati opposti. Un primo periodo, dalle macerie di calciopoli e le ceneri del liquidatore designato di casa Fiat fino ai successi con iniziative uniche in Italia e un secondo periodo invidiato e perseguitato, conseguenza dei successi del primo periodo, al quale si aggiungono alcuni errori di valutazione, soprattutto quelli dell’era post Covid (per esempio: aver richiamato Allegri se non altro con un ingaggio esorbitante). Con 9 scudetti consecutivi vinti chiunque sarebbe o meglio dovrebbe essere ricordato per quello fino a quanto ci sia memoria umana, invece Andrea Agnelli probabilmente sarà ricordato per le scelte degli ultimi anni. Purtroppo non era facile dilapidare un tale credito ma lui ci è riuscito almeno per la massa non pensante devota al potere mediatico. Concludendo ritengo che Andrea Agnelli sia solo da ringraziare per il suo operato e aggiungo che solo chi non fa non sbaglia. A volte si sbaglia anche per troppo amore. Rimaniamo fiduciosi per il futuro perché gli uomini passano ma la nostra Juventus resta. Un caro saluto a tutti.
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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