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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
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1.172 (25,60%) |
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899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
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Fatti |
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Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 16.01.2023
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NAPOLI - JUVENTUS 5 - 1 - ADESSO BASTA!
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di Antonio La Rosa
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Commentare a freddo la disfatta di venerdì sera non so se sia meglio o peggio di commentarla nell’immediatezza della gara: si ci pensa ancora di più ai tanti episodi di una gara che ha letteralmente frantumato ogni aspettativa e speranza che era maturata dopo il filotto di vittorie e porta inviolata, che avevano fatto pensare che il peggio fosse alle spalle ed il futuro non dico roseo ma quantomeno confortante. A freddo ci si ragiona di più e si cercano le spiegazioni di come una squadra che in diciassette turni aveva subito solo sette reti, ne subisce cinque in una sola partita, si cerca la ragione per cui un assetto e una formazione sia stata stravolta proprio per la gara più importante di questa ripresa stagionale, si pongono tante altre domande, molte delle quali rimangono senza risposta o con risposte variabili e multiple, che alla fine fanno comprendere che l’unica spiegazione plausibile è questa: abbiamo una squadra assortita male e allenata peggio, dunque tutto quello che verrà nel prosieguo di stagione sarà grasso che cola se si tradurrà in un piazzamento Champions e magari qualche trofeo, ma comunque non può che essere la conclusione di una fase, la nuova Juventus dovrà essere altra e diversa da questa, in tutto e per tutto, dalla dirigenza all’ultimo dei magazzinieri.
LA PARTITA
A bocce ferme, appare demenziale la formazione iniziale schierata dal nostro tecnico, ma per i più accorti lo era già al fischio d’inizio: incomprensibile la scelta di Chiesa quinto a centrocampo, sul lato di Kvaratskhelia, ovvero a fare il terzino, con McKennie libero di girovagare senza alcun costrutto, Rabiot totalmente fuori dal gioco e Kostic a guardarsi beatamente la partita, il tutto condito con lo schierare in avanti due come Di Maria e Milik, non proprio il massimo per pressing alto onde impedire la ripartenza della manovra avversaria. La fase iniziale dava già la sensazione di come si sarebbe sviluppata la partita, e spiegava ancor meglio la ragione di quanto sarebbe accaduto, Juventus attendista, passiva, rinunciataria, ma con gente che non consentiva questo atteggiamento che costringeva Chiesa sulla difensiva, Kostic tagliato fuori dal gioco, poco filtro a centrocampo, nessuna ripartenza. Nonostante ciò, due gol letteralmente regalati, una reazione che faceva sperare in qualcosa di buono, soprattutto grazie a Di Maria, una traversa prima e un gol al suo attivo, gol che lasciava in equilibrio la gara. Ripresa da incubo, se qualche attenuante ci può essere sull'azione del 3 - 1, considerato il solito squallido comportamento di Doveri che ha impedito il cambio di Locatelli prima della battuta del calcio d'angolo (rivedete la scena, l'assistente di linea con la bandierina alzata a due mani, segno che si chiede un cambio dalle panchine), e dunque azione con uno in meno a marcare in area, per il resto della gara non ce ne possono essere. Squadra letteralmente sedutasi e sfilacciatasi, cambio tattico in 4 - 4 - 2, Paredes entrato per passeggiare in campo, Kostic rientrato dopo il primo tempo anonimo per non fare il terzino (invero non è il suo ruolo), nessuno a interdire e far ripartire la squadra, qualche sporadico bagliore si è visto con i ragazzini in campo, ed invero va sottolineato che la prima partita nella quale nessuno di questi era titolare dal primo minuto è la partita in cui abbiamo preso l'imbarcata, direi fotocopia di Lisbona, quando siamo finiti sotto 4 - 1, salvo reagire con Iling Junior nel finale.
JUVENTUS IN BIANCO
JUVENTUS IN NERO
Non è casuale che abbia lasciato il precedente paragrafo vuoto, appunto “bianco”, non è possibile prendere qualcosa di positivo da una disfatta che coinvolge tutti. Ma davvero imperdonabile la totale mancanza di personalità e di orgoglio del gruppo, la disfatta non è solo nel punteggio, soprattutto nella quasi totale assenza di reazione d’orgoglio, il che mi fa venire un grave dubbio: è questa la mentalità che il gruppo ha acquisito, tenere il risultato bloccato, non subire reti sperando nella azione che possa sbloccare a favore la partita, così andati in svantaggio, e dopo il terzo gol, quasi come fosse scesa sui giocatori la rassegnazione, perché non hanno altro piano di gioco.
I SINGOLI
Detto che i meno peggio, sono stati Di Maria, se riceve palloni decenti sa come concretizzarli al meglio, e i subentrati nella ripresa a disfatta maturata (Miretti, Iling Junior, Soulè), passiamo alla fiera degli orrori. Inquietante la prova di Bremer, forse non al meglio (se non aveva giocato contro l'Udinese ci doveva pur essere una ragione), idem Alex Sandro (avete visto come, in una occasione nella ripresa, in vantaggio su Osimhen, si sia fatto superare alle spalle, con Szczesny provvidenziale sul suo palo?); degli esterni di centrocampo ho già detto, se hanno fatto entrambi pena è perchè schierati in maniera folle, insomma nessuno si è salvato, tranne quelli subentrati nel finale a disfatta completa.
ALLEGRI
Il peggio del peggio, le dichiarazioni dopo partita di Allegri che, non contento di avere totalmente sbagliato formazione e scelte anche in corso di gara, si è esibito in dichiarazioni surreali e deliranti, quali il dire che "la squadra è arrivata spompata all'evento. Siamo alla terza gara dalla ripresa del campionato, uno scontro diretto che sarebbe stato per noi fondamentale non perdere, negli scontri diretti la grande squadra si esalta, si concentra maggiormente, non arriva spompata o con superficialità. Questo dà la misura di un personaggio che nella migliore ipotesi ci sta "trollando" tutti, per coprire il fatto che lui ancora, dopo due anni quasi, non ha costruito nulla di serio, come dire, progetto mai iniziato. Alcune domande però sarebbero state da porgli, per conoscerne le risposte: - se schieri quattro giocatori come Chiesa, Di Maria, Milik e Kostic, significa che vuoi aggredire gli avversari soprattutto sulle fasce, sapendo che con il georgiano e Politano, giocatori non votati alla copertura, i nostri esterni avrebbero potuto fare la differenza: perchè invece di iniziare la gara con il baricentro basso e aspettare gli avversari, quasi da vittima sacrificale, non provi tu a imporre ritmo e alzare il baricentro della squadra, per costringere gli avversari sulla difensiva? - finisci il primo tempo con Danilo ammonito, Bremer in serataccia, Alex Sandro inadeguato: perchè non fai almeno un cambio sulla linea di difesa, avendo in panchina Gatti e Rugani, quest'ultimo non malaccio da ultimo? Peggio non avrebbero potuto fare; - continui con l'assurdo di Locatelli centrale a centrocampo, metti fuori Fagioli e Miretti, che almeno corrono anzichè vedersi la partita, non potevi metterne almeno uno in campo ad inizio ripresa? - ancora con Milik punta unica isolata in avanti?
LA GIORNATA DI CAMPIONATO
Siccome al peggio non c’è mai fine, il turno di campionato è stato in sintonia con la disfatta bianconera, tutte le inseguitrici e aspiranti ai piazzamenti Champions hanno vinto, così classifica accorciatasi, Juventus terza a pari punti con l’Inter, vittoriosa contro il Verona, guadagnano punti in classifica le romane e l’Atalanta, squadra che incontreremo al prossimo turno, solo il Milan ha pareggiato in maniera sofferta a Lecce, ma almeno avanza di un punto rimanendo secondo in solitaria. Altro da segnalare, cadono altre teste nelle panchine delle squadre pericolanti, Nicola esonerato dopo la grandinata subita a Bergamo, Albini esonerato a Cremona, dopo la sconfitta interna contro il Monza. E se non sbaglio, siamo a quattro panchine saltate prima ancora che finisca il girone d’andata.
APPENDICE
Sarà questa una settimana fondamentale per i bianconeri, il 18 si insedierà il nuovo C.d’A., il 20 si dovrebbe decidere se riaprire il processo sportivo sul caso plusvalenze, con una intensa campagna mediatica che vuole condizionare gli organi di giustizia sportiva, infine si sa che l’udienza preliminare per il caso cosiddetto “Prisma”, inchiesta condotta come sapete dal napolista Santoriello, P.M. a Torino, si terrà il 27 marzo. Potrei scrivere a lungo, ma mi fermo solo ad un appello: quando sopra ho scritto che la nuova Juventus deve essere altra e diversa in tutto e per tutto rispetto a quella vistasi finora, lo dico soprattutto per le vicende fuori dal campo. E’ l’ora di smettere di seguire per un non meglio precisato “stile” o per un incomprensibile senso di “superiorità”, la via del silenzio e dell’inerzia verso le aggressioni mediatiche di stampo napolista e “zilianista” (dal nome del più infame tra gli odiatori seriali della Juventus, l’emigrato per ragioni fiscali in Portogallo, accomunato con un ex Juventino dall’avere a fianco la stessa fonte di appagamento fisico, ammesso che ne possa essere stato capace): la nuova Juventus deve cominciare a far male e pesantemente a chi la attacca e la infanga. Se non vuole perdere l’amore dei propri tifosi
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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