| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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| 23 |
44 |
12 |
8 |
3 |
37 |
20 |
C |
| 19 |
30 |
7 |
9 |
3 |
26 |
20 |
F |
| 1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
| 43 |
74 |
19 |
17 |
7 |
64 |
42 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.606 |
Giocate |
3.106 |
| 2.519 (54,69%) |
Vittorie |
1.707 (54,96%) |
| 1.182 (25,66%) |
Pareggi |
843 (27,14%) |
| 905 (19,65%) |
Sconfitte |
556 (17,90%) |
| 8.230 |
Fatti |
5.403 |
| 4.489 |
Subiti |
2.931 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 518 |
Giocate |
1.584 |
| 283 (54,63%) |
Vittorie |
938 (59,22%) |
| 115 (22,20%) |
Pareggi |
379 (23,93%) |
| 120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,86%) |
| 876 |
Fatti |
2.773 |
| 478 |
Subiti |
1.408 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 11.01.2023
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Allegri: forse è il caso che gli chieda scusa
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di Stefano Bianchi
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Forse è il caso che gli chieda scusa. Proprio così: la Juventus navigava in pessime acque di classifica, giustamente estromessa dalla Champions League, con un gioco latitante, scarso impegno e risultati quasi sempre negativi. In queste condizioni, mi sono unito al coro dei denigratori di Max, arrivando a desiderare, e dichiarare per scritto, che se ne andasse (vedi: #allegriout). Per fortuna non sono stato ascoltato, anche se mai pensavo che "qualcuno" potesse farlo davvero. Non giochiamo ancora come la Juve del "Lippi-uno", ma abbiamo risalito un bel po’ di posizioni, raggiungendo, al secondo posto, il Milan del tanto decantato Pioli. I punti dal Napoli sono sempre sette, ma col match di venerdì al San Paolo abbiamo la possibilità di riaprire i giochi per la corsa allo scudetto: non dico che succederà, ma almeno siamo finalmente nella condizione di poter tentare di farlo. Il buon Allegri avrebbe certamente avuto più margini di manovra se i nuovi acquisti fossero stati disponibili e gli infortuni non avessero falcidiato i vecchi. Inoltre, la nostra classifica non tiene conto dei due punti che ci mancano a causa del "furto con scasso" perpetrato dal duo Marcenaro – Banti, anche se non credo che due punti in più con la Salernitana, avrebbero modificato la disposizione in campo a Napoli e le istruzioni impartite alla squadra dal livornese. Restiamo ancora una squadra da "corto muso", con un gioco da provinciale basato quasi esclusivamente su difesa, contropiede e qualche giocata del singolo. Però, otto vittorie di fila senza reti al passivo non si spiegano con il solo gioco da provinciale e un po’ di fortuna.
Voglio dire che qualche merito il nostro Allegri ce l’ha, e il primo passo è stato fare di necessità virtù, una cosa alla portata di molti. Così, Max è passato dal 4-3-3 pianificato col mercato estivo (con Pogba mezzala e Di Maria esterno, in attesa di Chiesa), al 3-5-2 (con Kean e Milik di punta, vista la pubalgia di Vlahovic) o al 3-5-1-1 (con Moise o Arek e Miretti dietro, almeno fino a rientro di Di Maria).
Ancor più importante, forse, ricostruire una difesa che, pur senza l’infortunato Bonucci, sembra diventata la cassaforte di Fort Knox, una difesa che ha portato a qualcosa come ottocento minuti di porta inviolata. E questo, nonostante la rarità nel poter schierare la difesa titolare, con lo stakanovista Danilo l’unico ad essere sempre presente. E’ chiaro come la difesa non abbia fatto tutto da sola: è stato certamente fondamentale un centrocampo più saldo, i rientri di tutti e lo spirito di abnegazione nel darsi vicendevolmente una mano.
Non può essere dimenticata, seppure più immaginata che vista, l’opera di Max come motivatore, visto il cambiamento nel morale e dell’autostima dei giovani, tra l’altro mai lanciatri allo sbaraglio, ma gettati nella mischia con acume, per gradi. I Miretti, i Fagioli e gli ultimi arrivati dalla Next Gen ci hanno messo l’entusiasmo, e non sembrano essere stati frenati dall’emozione. Il trainer ha certamente avuto un bell’aiuto dalla veccchia guardia, specialmente dal solito Danilo, un vero faro in campo. Allegri, però, la fiducia l’ha infusa anche ad Alex Sandro: constatata la sua irrilevanza nelle avanzate e non disponendo di uomini di ruolo affidabili, lo ha convinto a fare il centrale di sinistra: il risultato è stato così apprezzabile da sentir ventilare, per il brasiliano, un rinnovo del contratto. Allegri avrà anche fortuna, ma penso che nessuno possa contestargli questa qualità di "riciclatore".
Ultimo particolare: sono certo che Max abbia anche utilizzato il "ciclone-Prisma" per stimolare i propri atleti a dare il massimo, facendoli entrare in un clima di lotta e di accerchiamento, con la squadra in campo come un fortino assediato da difendere con il coltello tra i denti. Può essere anche per questo che la squadra non molla mai, come dimostrano le reti arrivate spesso allo scadere, evidenziando carattere, condizione fisica e mentale al top, oltre a quella giusta cattiveria che sembrava mancare da troppo tempo.
Per finire: giochiamo ancora come una provinciale e per il gioco attendiamo lo svuotarsi dell’infermeria e un Di Maria un po’ più pimpante. Nel frattempo, venerdì ce ne andiamo al San Paolo per quello che molti hanno definito scontro-scudetto, contro una squadra che gioca un gran bel calcio: una cosa insperabile, fino a qualche giornata fa. L’immagine della Juventus come un fortino assediato del paragrafo precedente forse potrà essere calzante, ma i messicani del generale Spalletti-Santa Ana non avranno vita facile contro bianconeri-texani asserragliati ad Alamo. E comunque, non si sentono ancora le note del Deguello.
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Juve 2024-2025
