Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.580 |
Giocate |
3.089 |
2.508 (54,76%) |
Vittorie |
1.699 (55,00%) |
1.173 (25,61%) |
Pareggi |
837 (27,10%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.558 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,50%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
370 (23,75%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,75%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 20.12.2022
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Caro Bianchi, non sono d’accordo - di Luca da Lugano
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di Tifosi
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Mi sorprende e non poco l’articolo del nostro Bianchi a sostegno dell’Argentina. Personalmente avrei preferito che vincesse la Francia per motivi ben precisi.
1. Messi. Non è quel signore e grande campione come sostiene Bianchi. Ricordiamoci la sua antisportività manifestata in più occasioni, e non solo contro l’Olanda (anni fa, un pallone scagliato contro i tifosi del Real in un Real – Barcellona). Ricordiamoci l’immagine della “pulce” che calpesta la maglia del Messico nello spogliatoio. Ricordiamoci delle sue lacrime di coccodrillo quando lasciò il Barcellona per puri motivi economici, quando falsamente affermava che “non avrebbe mai voluto lasciare la sua squadra”.
2. Il resto della squadra. Nel complesso, a parte un paio di elementi, l’Argentina è un insieme di “scappati di casa”, in primis il portiere giullare, degno erede di Grobbelaar. E quel Paredes, che Bianchi “magnifica” per aver fatto il suo dovere, cioè segnare un rigore, è sempre quel Paredes che ha scagliato il pallone verso la panchina dell’Olanda, dopo aver beccato una sacrosanta ammonizione per un’entrataccia assassina: andava quindi espulso.
3. Infantino, la mafia-Fifa, volevano una finale Argentina – Francia. Guarda caso il tabellone prevedeva che l’Argentina potesse incontrare il Brasile solo eventualmente in semifinale: le tre stelle del Psg (Mbappé, Messi e Neymar), squadra dell’emiro ospitante il mondiale e compagno di merende di Infantino e Ceferin, dovevano esserci tutte nelle semifinali, poi la Croazia ha scompaginato i piani.
4. Infantino aveva dichiarato che “sarebbe ingiusto che Messi si ritirasse senza vincere un mondiale”. Accontentato. Non sono un caso i 5 rigori assegnati all’Argentina su 7 partite. Di questi, 3 sono farlocchi, quello contro la Polonia (poi parato dal nostro Szczesny), quello contro l’Olanda e quello contro la Francia (il buon Di Maria è abile a cadere). Per quanto riguarda gli argentini della nostra Juve, spero che Paredes e Di Maria vestano la maglia bianconera il meno possibile di qui alla fine della stagione e che vengano rispediti a casa a calci nel sedere per come si sono comportati finora.
5. Il solo fatto che a Napoli hanno festeggiato prima per l’uscita del Portogallo solo perché Ronaldo è un ex giocatore della Juve, e poi per l’Argentina, in nome di non si sa quale continuità Maradona-Messi, è un motivo validissimo per farmi dire che avrei preferito mille volte che vincesse la Francia.
Ancora, perché mai trasmettere un videomessaggio di un signore che risulta sempre in preda a droga o alcol? La Fifa non si è mai occupata di politica né di diritti umani. Quindi, anche per la questione dei morti per costruire gli stadi, non facciamo i soliti ipocriti occidentali: è una cosa che si sapeva benissimo, per cui non abbiamo paura di definire questo come il “mondiale più insanguinato della storia”. Ma in questo sangue ci abbiamo sguazzato anche tutti noi.
Sangue per sangue, mi viene in mente la prima vittoria mondiale dell’Argentina. 1978, a casa loro. Al potere una ferocissima dittatura militare (per prudenza non dico di che colore politico, così non rischio che l’articolo non venga pubblicato). Mentre sul campo le nazionali giocano, sotto, nella pancia degli stadi, in tetri scantinati, vengono rinchiusi e torturati a morte migliaia di oppositori al regime, mentre altri vengono lanciati nell’Oceano Atlantico da un’altezza di 8-10mila metri. Mondiale, quello del 78, costruito ad arte perché lo vincesse l’Argentina: nel secondo turno spicca un 6-0 in Argentina – Perù. L’Albiceleste, per andare in finale a discapito del Brasile, doveva battere il demotivato Perù con tre gol di scarto, ma segnandone almeno cinque, oppure direttamente con quattro gol di scarto. La partita sarà ricordata come “marmelada peruana”, e credo sia inutile stare a spiegarvi il perché. Risultato: Argentina in finale e vittoriosa sull’Olanda grazie anche a un arbitraggio non all’altezza dell’italiano Gonella.
1986. Seconda vittoria mondiale argentina. Sarò breve: in semifinale la squadra dell’allora già coca-dipendente Maradona eliminò l’Inghilterra grazie a un gol di mano (!) di quest’ultimo. Poi la “storia ufficiale” ci vende solo il miglior gol del secolo dell’allora giocatore del Napoli (dove, ricordiamo, le urine per l’antidoping venivano regolarmente sostituite dai compagni di squadra). Ma tant’è, noi siamo sempre qui ad abboccare e mai a guardare con spirito critico e storico le cose.
Domanda: l’Argentina saprà mai vincere un mondiale in modo netto come fece la Francia nel 1998 e nel 2018?
Caro Bianchi, anche tu, come ogni italiano, ci sei cascato in pieno. Di fatto, ti sei idealmente seduto accanto al boss Infantino e hai tifato insieme a lui per l’Argentina.
E quindi no, non è affatto giusto così.
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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