No, cari amici bianconeri, quello di domenica sera compiuto dal duo Marcenaro - Banti non è un errore, grave o gravissimo o inescusabile che dir si voglia: un errore presuppone una valutazione soggettiva, nell’immediato apparente come corretta e poi risultante sbagliata. Qui siamo di fronte invece all’ennesimo atto di gestione criminale del VAR, gestione che la tifoseria bianconera ormai conosce da anni, che sperimenta sulla pelle propria e della propria passione, senza che ci sia una reazione della dirigenza a tutela della Juventus. Protagonista vero è stato l'uomo VAR, il famigerato ex arbitro Banti di Livorno, fischietto sciagurato che la tifoseria bianconera penso non abbia dimenticato nelle sue imprese quando arbitrava contro (è proprio il caso di dirlo) la Juventus, non a caso le decisioni ostili ai bianconeri più che fischi di Marcenaro, sono stati valutazione in sala VAR dell'ex arbitro livornese, poi avallate dal direttore di gara sul campo. Di diverso, questa volta, c’è che i sicari non sono riusciti ad eliminare le tracce del loro delitto, che così risulta imperfetto, a differenza di altre volte, quando con fotogrammi scelti scientificamente, o interpretazioni avallate dal sistema mediatico televisivo e di carta stampata, hanno sempre trovato la “giustificazione idonea” fino al famigerato “palla inattesa” nel mani di Smalling in Juventus – Roma: NON SONO RIUSCITI A CANCELLARE LA POSIZIONE DI CANDREVA DALLA SCENA DEL DELITTO! Intendiamoci, il gol di Milik, peraltro terzo in tre partite, è regolare in tutto e per tutto, regolamento alla mano, non a caso, tra i moviolisti “ufficiali” a senso unico, il solo Saccani, in RAI, ha difeso la decisione VAR, lo stesso Marelli, inventore del “palla inattesa”, stavolta non ha potuto avallare una decisione sciagurata e in violazione del regolamento; altri avevano già ridimensionato a semplice valutazione “probabilmente erronea” della partecipazione di Bonucci all’azione, nel maldestro tentativo di limitare a “errore di buona fede” la decisione di Marcenaro. Purtroppo, per tutti costoro, nel dopo partita sono emerse le immagini, da diverse angolazioni, che eliminavano ANCHE l’unico residuo di giustificazione al presunto errore di Banti: anche a volere ammettere per assurdo che la partecipazione di Bonucci fosse attiva e di interferenza verso portiere e difensori avversari, LA SUA POSIZIONE ERA PERFETTAMENTE REGOLARE, in quanto tenuto in gioco da Candreva. Questo particolare elimina ogni alibi e giustificazione, per cui possiamo affermare con chiarezza e vigore che questa volta, l’uso criminale del VAR a danno della Juventus, è stato scoperto, prima lo si intuiva e non si riusciva a dimostrarlo, stavolta abbiamo il cosiddetto “corpo del reato”.
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Prima di andare oltre, a commento del comunicato ufficiale dell’AIA, sulla questione, comunicato che, come dirò oltre, dimostra proprio che ci si trova di fronte ad una decisione scientificamente presa a tavolino da tempo, che però stavolta diventa indifendibile, vi vorrei porre all’attenzione la dinamica di tutta la vicenda, premettendovi che, come avete notato sicuramente in passato, quando ci sono le cosiddette “on field review”, dopo un gol, gli arbitri non vanno mai a centrocampo per far riprendere la partita, ma aspettano l’avallo dell’addetto VAR, solo dopo questo avallo indicano il centro del campo e fanno riprendere la partita. Dopo il gol e la festa dei giocatori bianconeri, unica cosa che fa Marcenaro è ammonire Milik, per essersi tolto la maglia, e successivamente si porta nel cerchio di centrocampo per fare ripartire il gioco, tanto che le squadre erano pronte, la Salernitana stava per battere il calcio d’inizio degli ultimi secondi di gioco: è in questo momento che Marcenaro viene richiamato al VAR, per cui, anziché dare inizio alla ripresa del gioco, corre precipitosamente verso il monitor, provocando sconcerto nei giocatori in campo e nella zona della panchina bianconera, tanto che ne nasce il diverbio che poi porterà al rosso diretto per Cuadrado e Fazio. Sapete quanto è durata la revisione VAR delle immagini, fatta da Marcenaro? OTTO SECONDI ESATTI! In sostanza, gli è stato mostrato un solo fotogramma, non gli sono state mostrate altre immagini, né lui ha voluto vederne altre, quel fotogramma è stato considerato sufficiente per decidere, ed è proprio questa fretta di decidere che a mio giudizio dimostra che la volontà era proprio quella di falsare l’esito della gara, togliendo alla Juventus una vittoria conquistata sul campo, a prescindere da meriti e qualità della prestazione.
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Fatta questa premessa, andiamo al comunicato AIA, arrivato tardivamente, dopo che ormai la decisione del duo Banti – Marcenaro era stata sputtanata a tutte le latitudini, compresa la stampa internazionale, spagnola e inglese, che definiva scandalosa la decisione, oltre alle prese in giro su social (la compagnia aerea Ryan Air, su Twitter, ha pubblicato una foto dell’azione incriminata, con il commento “e comunque gli aerei della nostra compagnia sono più affidabili del VAR”). In questo comunicato, si legge che in sala VAR non c’era la disponibilità delle immagini dimostranti che la posizione di Candreva teneva in gioco Bonucci: come dire, una pezza molto peggiore del buco, che pur di difendere il sicario della situazione (Banti “incolpevole” perché poverino non ha potuto vedere e valutare le immagini corrette), di fatto affossa definitivamente la credibilità dello strumento tecnologico! In pratica è stata scaricata la responsabilità sulla regia televisiva, che non avrebbe riversato in sala VAR tutte le immagini necessarie per la piena valutazione: di questo si tratta, dato che nell’immediato, Sky aveva a sua disposizione le immagini utili per valutare tutto, compreso anche il residuo aspetto se davvero Bonucci fosse in posizione geografica di fuorigioco, a prescindere dalla valutazione sulla sua partecipazione all’azione Se l’AIA fosse una organizzazione seria, avrebbe difeso lo strumento tecnologico, avrebbe dovuto dare l’interpretazione ufficiale della dinamica dell’azione, dire chiaramente che la posizione di Bonucci è del tutto ininfluente, a prescindere dalla omessa valutazione della posizione di Candreva, e per gli effetti sanzionare i propri tesserati colpevoli di un grossolano errore; invece ha preferito scegliere la ottusa linea oltranzista di difesa dei suoi sicari, a dimostrazione che Banti e Marcenaro hanno ubbidito ad un preciso disegno preordinato, dirigere la partita in maniera ostile o comunque adottando, estremizzandolo, il famoso teorema Carraro “per carità, purchè non si favorisca la Juventus”, che nei fatti si traduce in “potete pure danneggiare la Juventus, anzi danneggiatela e farete carriera”! Quale credibilità, d’ora in avanti, potrà avere il VAR, quando chi lo usa confessa candidamente e pubblicamente che al momento della valutazione e decisione, chi è in sala VAR potrebbe non avere tutte le immagini necessarie per valutare e decidere? E così si ammette che quello che era nato come strumento necessario per porre rimedio agli errori arbitrali e dare maggiore certezza al gioco, eliminando o comunque riducendo notevolmente le decisioni errate degli arbitri, è invece uno strumento per produrre l’effetto anche opposto, usare solo le immagini che possano servire a modificare una decisione dal campo, nel senso come “preferito” altrove: Juventus – Salernitana, diventa suo malgrado la partita che dimostra come una decisione corretta, presa sul campo dalla terna arbitrale, con assistente di linea che non segnala alcuna posizione irregolare e arbitro che indica il centro del campo senza avere dubbio alcuno, viene annullata grazie ad un “errore”, se così si può definire, commesso in sala VAR e determinato dalla incompletezza delle immagini per potersi dare una valutazione completa e inoppugnabile. E’ di stamattina la notizia, riportata dal famigerato fogliaccio rosa milanese, sempre ben informato su vicende arbitrali, che il duo Banti – Marcenaro, non verrà fermato, né subirà sanzioni: c’era da immaginarlo, del resto, avete mai visto voi capi mafia punire i sicari che hanno portato a termine nel migliore dei modi il crimine loro commissionato?
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Non ci credo, ma mi auguro che le dichiarazioni post partita di Allegri, nel solito intollerabile silenzio dirigenziale, siano state concordate e finalizzate a mandare un messaggio chiaro al “Palazzo”, a dire, nella sostanza “adesso abbiamo le prove della malafede. Nessuna polemica, nessun attacco diretto alla direzione di gara, ma un messaggio quasi in codice, il riferimento alla posizione di Candreva non valutata, può significare che si era già visto bene tutto. Messaggio immediatamente recepito in redazione Sky, il fatto che proprio Caressa e soci siano stati i primi a dare la dimostrazione della assurdità della decisione, non va interpretato nel senso che adesso si siano convertiti alla difesa delle ragioni bianconere, ma semplicemente che hanno capito che a furia di tirare troppo la corda, inventarsi interpretazioni e omettere valutazioni corrette di immagini, ne va della serietà del prodotto calcio, prodotto con il quale anche Sky vive ed ha abbonati. Perché di questo si tratta: settimanalmente vediamo smentite decisioni che sono state prese quando gioca la Juventus, le “palle inattese” sono tali per Juventus – Roma, ma non per Sampdoria – Milan, Bremer che tocca di braccio tentando di toglierlo tempestivamente causa un rigore, la stessa azione in Lecce – Monza, invece no; si annulla un gol lo scorso anno a Luca Pellegrini, per una deviazione di gomito di Rabiot, girato di spalle e con braccio attaccato, ma non si va a rivedere il clamoroso bagher di Candreva sul primo gol della Salernitana, ci viene negato un gol splendido di Locatelli, per un rimpallo fortuito a centrocampo, sul braccio a Vlahovic, ci si assegna un rigore contro, con un richiamo al VAR dopo oltre un minuto e mezzo dall’azione incriminata, adesso si arriva pure a cancellare la presenza di giocatori sul rettangolo di gioco, o a non prendere in considerazione immagini che possono vedere tutti, come dire, si è tirata troppo la corda, e pur di danneggiare la Juventus, praticamente si sta danneggiando totalmente la credibilità del prodotto calcio.
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Mi sono dilungato troppo sull’episodio scandaloso di domenica sera, non mi dilungherò sulla partita, peraltro facilmente commentabile, l’abbiamo vista bene tutti. Diciamo che non cambia il disgusto per un primo tempo vergognoso dei bianconeri, non è possibile trovarsi in doppio svantaggio, in casa, contro una squadra che lotta per la salvezza, senza un tiro decente in porta, giudizio che non cambia almeno fino al 92’, perché pareggiare a tempo scaduto, nel recupero, su rigore, non è affatto onorevole se ci si chiama Juventus, anche se va detto che almeno un minimo di reazione d’orgoglio, confusa e spesso sterile, c’era stata, le occasioni create più su giocate estemporanee e di rabbia che grazie a manovre e schemi di gioco efficaci. Diciamo inoltre che Milik e Paredes sembrano acquisti azzeccati, che il problema sugli esterni difensivi appare più grave di quanto si fosse manifestato in precedenza e che ancora una volta si schiera Kean con compiti tattici assurdi, che poi lo vanno apparire del tutto inidoneo anche quando dovrebbe rivestire il suo ruolo di attaccante. Ma diciamo infine che, con tutte le critiche che si vogliano fare a questa squadra, al suo allenatore, alla carenza di personalità, alle partite giocate solo un tempo con l’altro regalato agli avversari, se non ci fosse stato l’uso criminale del VAR a danno dei bianconeri, la squadra sarebbe già in testa alla classifica, mentre adesso si trova all’ottavo posto, a quattro punti dalla vetta, cosa che significa campionato falsato.
LA GIORNATA DI CAMPIONATO
Per chiudere, va evidenziato che tutte le squadre impegnate nel turno di Champions infrasettimanale, hanno mostrato segni di stanchezza, vincendo con molta fatica le loro gare. Ha vinto il Napoli contro lo Spezia allo scadere dei tempi regolamentari, ha vinto l’Inter allo stesso modo, anzi rischiando seriamente di perdere, Handanovic ha operato miracoli su miracoli, e nel finale un gol “trovato” in maniera casuale, ha vinto il Milan soffrendo, con un Giampaolo molto polemico nel dopopartita. Ha vinto pure la Juventus con moltissima sofferenza e dopo un primo tempo orrendo, ma come sapete quella vittoria è stata cancellata. Turno di campionato che ha avuto come protagonista principale il VAR, visto che i fatti di Juventus – Salernitana sono la chiusura di una giornata all’insegna di polemiche roventi sull’uso distorto di questo strumento, la Fiorentina che se ne lamenta per il gol decisivo che ha fruttato la prima vittoria al Bologna, il Lecce che se ne lamenta per un rigore negato, che vanifica le speranze della prima vittoria in campionato. E mi metto nei panni dei tifosi salentini o di altri tifosi di squadre che lottano per la salvezza, che non solo non hanno vinto anche a causa di decisioni discutibili, ma vedono pure la vittoria di squadre date in grave difficoltà e quindi concorrenti nella lotta salvezza, o il pareggio di altre, che invece doveva essere una sconfitta: saranno contenti di vedersi ancora nei bassi fondi e vedere che alcune dirette concorrenti fanno punti nel modo come sopra descritto?
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Facciamo un passo indietro, all’esordio dei bianconeri in Champions League. Non è stata una grande Juve, nemmeno una buona Juve, e neppure una discreta Juve, quella vistasi martedì scorso al suo esordio nella competizione: la prima avrebbe stravinto al Parco dei Principi, la seconda avrebbe vinto agevolmente, la terza avrebbe quantomeno pareggiato. E’ questo il rammarico maggiore della serata, una discreta Juve per un solo tempo poteva riacciuffare un risultato compromesso da un primo tempo troppo timoroso, giocato da squadra quasi rassegnata a fungere da vittima sacrificale, al cospetto di una avversaria che, a dispetto dei clamori e delle enfasi con cui viene descritta e raccontata, è una squadra che è tutta fuffa e clamori vari, ma nessuna sostanza e concretezza, che anche quest’anno vincerà la Champions l’anno prossimo. Rammarico derivante anche dal fatto che potevamo pareggiare nonostante le gravi assenze, ovvero un mercato che stasera non si è quasi visto, le stelle o ritenute tali, Di Maria e Pogba, fuori per le ragioni che sapete già, ancora assente Chiesa, qualcuno impresentabile ormai a questi livelli in campo, qualche scelta discutibile poi nei cambi della ripresa, oltre alla sensazione che pur essendo notevolmente cresciuta la squadra nella ripresa, non ha totalmente espresso la necessaria cattiveria che a questi livelli è necessaria per raggiungere i traguardi più alti.
LA PARTITA
La formazione schierata nel primo tempo era quasi obbligata, viste le assenze, semmai qualche dubbio per il modulo, provarlo per la prima volta proprio all'esordio in competizione, poteva sembrare un azzardo, così è stato, avversari passati agevolmente in vantaggio, raddoppio praticamente già mentalmente previsto e accettato dalla squadra, un solo squillo bianconero, con Milik, un PSG fin troppo sicuro di sè, presuntuoso, forse convinto mentalmente che avrebbe potuto segnare quando e come avesse voluto. Così non è stato: un cambio che alla fine si è rivelato fortunato più che giusto (mi auguro che Miretti, uno dei più tonici nel primo tempo, sia stato sostituito per il giallo rimediato e non per scelta tattica), perchè McKennie, evidentemente sentendosi in colpa ancora per la sua prestazione di sabato scorso, è entrato con la voglia di riscattarsi, e non a caso grazie al suo gol, la partita si è riaperta cambiando totalmente dinamica, vero che in qualche situazione si è rischiato di subire, ma a mio giudizio è stata la Juventus più vicina al pareggio, forse è mancato in qualche occasione il necessario cinismo e la freddezza per concludere al meglio.
JUVENTUS IN BIANCO
Vediamo allora il bicchiere mezzo pieno: - Danilo si dimostra essere il vero leader di questa squadra, quello che più di altri impersona lo spirito Juve, quel motto "fino alla fine" che va onorato sul campo, e lo ha dimostrato anche nel dopopartita, con una risposta giustamente pepata e polemica all'intervistatore che parlava di confronto considerato facile per il PSG; - Rabiot finalmente dopo due anni, appare tornato quello che a suo tempo era stato considerato un astro nascente del calcio mondiale, diciamo che a fronte di chi sperava andasse via (mi ci metto pure io, mi cospargo il capo di cenere ...), sta dimostrando di essere da Juve; - Perin non penso si possa considerare ancora il secondo portiere, è in una forma splendida, per un pelo non ha preso il primo tiro di Mbappè; - infine Paredes, penso sia proprio il centrocampista che ci serviva, nel secondo tempo è decisamente salito in cattedra, con la squadra che ne ha beneficiato; - aggiungerei pure Kostic pur a corrente alternata.
JUVENTUS IN NERO
Male nel complesso il reparto difensivo nel primo tempo, almeno in alcuni suoi interpreti, Bremer evidentemente ha risentito dell'esordio assoluto in campo europeo, Bonucci che anche dimostrandosi abile nel tenere posizione, conferma che gli anni passano per tutti; malissimo Cuadrado, davvero irriconoscibile; in difficoltà gli attaccanti nel primo tempo, qualcosina meglio nella ripresa. Sui cambi, non sono rimasto molto convinto delle scelte e delle tempistiche: - come detto sopra, mi auguro che l'uscita di Miretti sia dipesa dalla ammonizione; - Milik fuori ci poteva anche stare, ma doveva entrare semmai Kean, più logico, mentre Locatelli e De Sciglio, sarebbero dovuti entrare molto prima, vista la serataccia di Cuadrado e qualche difficoltà difensiva, che avrebbe suggerito un immediato cambio di assetto in 4 - 4 - 2, o comunque difesa a 4.
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