| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
| 21 |
46 |
13 |
7 |
1 |
36 |
12 |
C |
| 20 |
31 |
8 |
7 |
5 |
29 |
22 |
F |
| 1 |
3 |
1 |
0 |
0 |
1 |
0 |
N |
| 42 |
80 |
22 |
14 |
6 |
66 |
34 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.562 |
Giocate |
3.075 |
| 2.499 (54,78%) |
Vittorie |
1.692 (55,02%) |
| 1.165 (25,54%) |
Pareggi |
830 (26,99%) |
| 898 (19,68%) |
Sconfitte |
553 (17,98%) |
| 8.164 |
Fatti |
5.355 |
| 4.447 |
Subiti |
2.903 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 508 |
Giocate |
1.540 |
| 279 (54,92%) |
Vittorie |
918 (59,61%) |
| 112 (22,05%) |
Pareggi |
362 (23,51%) |
| 117 (23,03%) |
Sconfitte |
260 (16,88%) |
| 864 |
Fatti |
2.707 |
| 467 |
Subiti |
1.366 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 12.07.2022
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Platini assolto!
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di Stefano Bianchi
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Michel Platini: per quelli della mia età è quel francese dal perenne sorrisino a presa per i fondelli stampato sul viso e il numero 10 sul dietro della maglia. Uno che, in sette stagioni in bianconero ha vinto due Scudetti e una volta la Coppa Italia, quella delle Coppe, dei Campioni, quella Intercontinentale e la Supercoppa UEFA, olrtre a tre Palloni d’Oro consecutivi e tre titoli di capocannoniere del campionato. Manco a dirlo, era una meraviglia vederlo giocare: tutto questo simolò l’Avvocato per una delle sue frasi celebri: “L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras".
Da anni subiamo un accerchiamento mediatico, che risale all’incirca dai tempi dall’episodio "der gó’ de Turone", sbandierato per anni come simbolo della protervia juventina, e smentito pochi anni fa dal moviolista "responsabile", naturalmente nel quasi assoluto silenzio di tutti. La Nazione, giornale toscano, non ha mai venduto così tanto come nel periodo del "Processo Pacciani", e in assenza di tali "spettacoli giuridici", per vendere qualche giornale in più, quale miglior mostro da sbattere in prima pagina se non l’odiata Juventus? Per attaccare la Società bianconera, a lorsignori è utile perfino gettar fango su qualcuno a noi caro, anche se da tempo le nostre strade si sono separate. Nel 2015, titoloni sulla stampa per giorni e giorni accompagnarono la notizia, istigando i lettori a leggerla come certa, che Sepp Blatter, Presidente della FIFA, avesse illegalmente elargito due milioni di dollari a Michel Platini, Presidente dell’UEFA.
L’8 luglio, dopo sette anni, il Tribunale svizzero di Bellinzona ha assolto Platini e Blatter dall’accusa di truffa, valutando quel pagamento come congruo e concedendo loro un risarcimenmto per i danni subiti, cui Michel ha rinunciato. Naturalmente, alla notizia dell’assoluzione ho gioito, ma già immaginavo i giornali del giorno seguente dare la notizia in microscopici trafiletti, nascosti qua e là tra le pagine. Infatti: risalto zero, come previsto.
E ora, permettetemi la citazione di una grande mente: "Cui bono?", cioè, chi ne beneficia da tutto questo, come disse Cicerone durante la sua celebre nella orazione pro Milone. Ovvero: al di là della piccolezza e meschinità di gran parte della stampa italiana e di cui già si è detto, a chi ha giovato questo proditorio lancio di sacchetti di mrd, per sporcare la sua onorabilitàmentre era rapida ascesa al vertice FIFA? La risposta è facile: colui che da quel vertice non voleva essere scalzato. Una candidatura di Platini al vertice della FIFA avrebbe significato una vittoria a mani basse del francese, forte della profonda conoscenza del calcio, assolutamente preclusa a un burocrate come Infantino. Platini a capo della FIFA avrebbe significato il calcio in mano a chi di calcio ne sa, e fuori dai piedi gli infantini e i ceferini, funzionari burocrati, oscurantisti, immobilisti, digiuni di calcio, ma in compenso focosi amanti delle prebende frutto delle loro posizioni dominanti. Ma ve la immaginate una FIFA diretta da Platini e una UEFA diretta da Gullit o Van Basten? Secondo voi, sarebbe meglio, o no, rispetto alla situazione attuale? Certo, non è detto che sia stato Infantino il regista dell’operazione, ma voglio citare un altro romano abbastanza celebre, tale Giulio Andreotti (anche se, in effetti, Cicerone era era di Frosinone, ho guardato su Wikipedia): "A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina". E se lo diceva il "Divo Giulio"...
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