| Tutte le partite ufficiali della stagione |
| G. |
Pti |
Vit |
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4 |
1 |
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5 |
C |
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F |
| 0 |
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N |
| 16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
| La Juventus dal 1900 ad oggi |
| Gare ufficiali |
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Serie A |
| 4.579 |
Giocate |
3.088 |
| 2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
| 1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
| 899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
| 8.194 |
Fatti |
5.378 |
| 4.459 |
Subiti |
2.910 |
| C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
| 512 |
Giocate |
1.557 |
| 281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
| 113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
| 118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
| 871 |
Fatti |
2.737 |
| 472 |
Subiti |
1.378 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 26.06.2022
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Pensieri sparsi d’inizio estate
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di Stefano Bianchi
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Inizio con quelli belli. Il 23 giugno Zidane ha compiuto cinquant’anni. Zizou, uno dei migliori calciatori di sempre, arrivò alla Juventus nel 1996, e in cinque anni conquistò due Scudetti, una Supercoppa di Lega, una Supercoppa UEFA, la Coppa Intercontinentale, ma anche il Pallone d’Oro di France Football e due FIFA World Player of the Year; con lui, nello stesso periodo, la Nazionale transalpina vinse il Campionato Mondiale e quello Europeo. Dopo il suo trasferimento alle Merengues per per la cifra record di centocinquanta miliardi (di lire, a quei tempi), continuò a vincere, imperterrito, anche da allenatore. Sono veramente orgoglioso di avere incorniciata nel mio studio, tra i miei trofei bianconeri, la sua maglia “vera”. Zizou: è stato un piacere e un privilegio poterti ammirare in campo con indosso quella maglia; sei stato un grande e sono proprio convinto che continuerai a vincere. Auguri, Zinedine!
Non male anche i pensieri che derivano dal ritorno di Pogba. Con la nostra maglia, dal 2012 al 2016 ha vinto quattro Scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe di Lega, prima di tornare al Manchester UTD. Non si può non avere pensieri positivi per il ritorno di questo tuttocampista e incontrista ambidestro, che ha le sue armi migliori nel pressing, nella personalità, nella visione di gioco e per essere ottimo assistman ed anche buon realizzatore, specie da fuori area. Il soprannome di “Polpo” se lo è guadagnato perché, con le sue gambe lunghe paragonate a tentacoli, riesce quasi sempre a ghermire la palla all’avversario di turno. Bentornato, “Polpo”.
Un altro bel pensiero deriva dalla notizia che Paolo Montero sarà alla guida dei giovani della nostra squadra Primavera. Bianconero dal 1996 al 2005, fu tra gli artefici della vittoria di cinque Scudetti sul campo, ma anche di tre Supercoppe di Lega, di una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa UEFA e una Intertoto. Per Marcello Lippi era un "kamikaze del contrasto": la sua tecnica era forse un po’ carente, ma non aveva rivali per agonismo, carattere e personalità. Lo chiamavano “Pigna” a causa dei colpi proibiti (ma spesso meritati) che elargiva: se ne ricorda benissimo Di Biagio. La sequenza televisiva di quel gancio è diventata un cult., e il gesto fu apprezzato anche dall’Avvocato, che ebbe a dirgli: "Paolo, non mi sei piaciuto per niente... non mi sei piaciuto perché non l’hai preso bene: un bravo pugile con un gancio così l’avrebbe fatto cadere!". Con tanto di sorrisino ed erre moscia. Nel suo nuovo incarico Montero assicurerà una crescita non solo tecnica, ma anche caratteriale dei nostri giovani: se riuscirà a trasmettere ai suoi ragazzi la sua grinta e l’amore per la maglia che indossano, avrà fatto un grande lavoro. Auguri, “Pigna”!
Per pareggiare i tre buoni pensieri, eccone tre cattivi. Ma considerate che quelli buoni, come una volta le reti in trasferta... valgono il doppio. Dybala: sembra proprio che Marotta stia per celebrare il matrimonio tra la Joya e l’Inter. Ho grande stima pe Marotta, ma stavolta penso che il dispettuccio alla Juventus non sia poi granché. Si assicurerà infatti un giocatore che, a fronte di uno stipendio sontuoso elargitogli mensilmente da Juventus FC, dopo inizi promettentissimi, specie negli ultime stagioni ha dato una contropartita tecnicamente insufficiente: mai più risolutivo, reti quasi niente, ma in compenso... tanti infortuni. Spero che nell’Inter continui così. Anche peggio.
Affare De Light. L’olandese, in bianconero dal 2019, pare non essere soddisfatto della Juventus e vuol cambiare aria. Non sono particolarmente affranto per la prospettiva che il Signor De Light ci lasci. Tre i motivi. Uno: non mi piace che restino con noi individui che non amano la maglia. Due: l’ingente clausola rescissoria sarà ben utilizzata dai nostri Dirigenti. Tre: forse De Light, a suo tempo, è stato un tantino sopravvalutato, visto che spesso si fa tagliar fuori, è autore di un numero di autoreti francamente eccessivo e causa rigori a nostro sfavore con una frequenza preoccupante. Tot ziens, addio, Matthijs: non sprecherò fazzolettini di carta per te.
El Fideo, al secolo Angel Di Maria, come calciatore non si pò discutere. Ma il suo prolungato tenere il piede in due staffe, Juventus e Barcellona, avrebbe da tempo fatto sì che il sottoscritto, nei panni dei nostri Dirigenti, gli avesse da tempo telefonato a Ibiza, comunicandogli la possibilità di poter andare a finire la carriera altrove. Non è certamente machismo da parte mia, ma paiono altamente risibili le riflessioni dilatorie sul quanto e se potrà piacere Torino alla mogliettina. Questo cattivo pensiero mi deriva dal ricordo di Giulio Andreotti , che nel caso si sarebbe giustificato dicendo: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”. Se ne vada pure dove vuole: a Torino io non ce lo vorrei più. Se ne torni a casa sua, in America Latina: non per nulla, è là che sono nate le telenovelas.
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