Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 30.11.2021
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Poco ... Allegri - di Vittorio Felugo
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di Tifosi
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Per questo pessimo inizio di stagione bianconera sono stati accusati (giustamente) i dirigenti, rei di scelte sbagliate in sede di mercato, e i giocatori, colpevoli di prestazioni al di sotto delle loro possibilità. Mi sembra, tuttavia, che non si sia tenuto abbastanza conto delle responsabilità, gravi a mio modesto parere, del nostro tecnico, Massimiliano Allegri. Questi i capi d'accusa: in primo luogo, Allegri era tornato, dopo la non felice parentesi Pirlo, in virtù dei successi ottenuti nei suoi cinque anni di gestione (altrettanti scudetti, e Coppe Italia/Supercoppe varie) che gli davano credibilità; di lui si apprezzava l'esperienza (totalmente mancante a un debuttante come Pirlo) e la duttilità tattica, non essendo un allenatore "fissato" con uno schema (tipo, per restare in ambito bianconero, Sarri) e con uno stile di gioco; si diceva, "Allegri si adatta ai giocatori, non sono i giocatori che si adattano a lui". Ma in quest'avvio di stagione il buon Max si è improvvisamente innamorato del 4-4-2, che ha ossessivamente riproposto come schema di partenza in quasi tutte le gare; modulo, giova ricordarlo, raramente praticato dal Mister nelle sue precedenti esperienze juventine, e ormai caduto in disuso nel calcio attuale (nessuna squadra di Serie A lo adotta, e sono ben poche a farlo in ambito europeo); si aggiunga che, imperterrito, il 4-4-2 è stato proposto anche in mancanza di uno (o più) esterni di ruolo, costringendo a operare in quella posizione Rabiot (più spesso) o Mc Kennie, giocatori in evidente disagio in tale posizione. Ma al di là del modulo, ha imposto nella maggior parte degli incontri una tattica attendistica, al limite del "catenacciaro", più adatta a una squadra che vuole salvarsi, piuttosto che a un team ambizioso come la Juve. Il risultato è che i gol incassati sono sì pochi, (ma non sempre), ma a discapito delle reti realizzate: appena 18 in campionato, 27 contando anche la Champions, per un misero 1,5 di media-gol a partita. Se tutti, e sottolineo tutti, gli attaccanti bianconeri sono ai minimi storici di marcature, è difficile non intravedere un difetto di base, piuttosto che prendersela individualmente con i nostri avanti. E a poco serve invocare l'acquisto di un nuovo elemento (tipo Vlahovic), che rischia pure lui di vedere col lumicino le occasioni da rete. Discutibile anche la gestione dei cambi durante le partite: perchè ritrovarsi con quattro attaccanti contemporaneamente a Udine (sul 2-1 per noi!) e col Sassuolo (punteggio in parità, non disprezzabile visto l'andazzo)? Perchè Bernardeschi e non Kulusevski (90' in panchina) per rimontare l'Atalanta? La sensazione è che Allegri stia sprecando risorse su cui la dirigenza ha puntato tanto (anche in termini economici): lo svedese quasi mai titolare, e quasi mai proposto in un 4-3-3, schema con cui era esploso a Parma; Chiesa continuamente sballottato da ruolo di punta (anche prima punta!) a quello di esterno puro, e persino, ingenerosamente, criticato (vedi nel post-Milan) per demeriti non suoi. In secondo luogo Allegri (come per gran parte della stagione scorsa Pirlo, del resto) non ammette mai le proprie colpe: la responsabilità è scaricata sempre sui giocatori (vedi nel post Verona) che, se è vero che molte volte non hanno mostrato grande nerbo, tatticamente hanno sempre seguito le indicazioni del tecnico. La tattica difensivista citata più sopra ha, secondo me, un altro difetto, di natura psicologica: è come dire ai giocatori che non sono capaci di praticare un gioco propositivo, ed è quindi meglio "accontentarsi" di proteggere la propria area e speculare sugli errori altrui. E infatti, questa sfiducia si traduce in assenza o tardiva reazione agli episodi negativi: solo a Spezia e con l'Inter la Juve ha evitato la sconfitta dopo essere passata in svantaggio; si ha sempre la sensazione che le partite bianconere durino finchè la rete è inviolata, preso il gol non si crede più (o si crede poco) nella rimonta. Il confronto con la Juve di Pirlo a parità di gare giocate è impietoso: quest'anno 6 punti in meno, 9 (o 11, se si vol calcolare la gara col Napoli, recuperata però più tardi, o quella con l'Udinese, di fatto la 13ma partita "reale") gol realizzati in meno, due gol subiti in più (alla faccia del difensivismo!). In Champions le cose non vanno meglio, perchè quella Juve conquistò il primo posto, e questa, a meno di un improbabile stop del Chelsea a San Pietroburgo, arriverà seconda. E anche qui i gol subiti sono di più, 6 contro i 4 incassati a fine girone. Che fare dunque? Richiamare Pirlo? No, perchè il buon Andrea (sempre meraviglioso, ma solo come giocatore) sbagliò tanto anche lui, seppur in modo diverso. Allegri resterà, perchè il contratto oneroso lo protegge (ma non lo salverà in eterno), ma è auspicabile che cambi rotta, facendo un bel bagno di umiltà.
N.B: l’articolo, inviato da un lettore di Juworld.NET, rappresenta l’espressione del pensiero dell’autore.
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