Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 22.11.2021
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IL BEL GIOCO E' QUANDO SI VINCE
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di Antonio La Rosa
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Se Mancini avesse fatto tirare uno dei due rigori contro la Svizzera a Bonucci, saremmo finiti nei play off per andare ai mondiali? E’ la domanda che ci si pone dopo aver visto con quale freddezza il nostro centrale ha trasformato i due rigori sabato pomeriggio all’Olimpico, nella gara contro la Lazio. Non escludo che Mancini si sia morso le mani già al momento, è stato francamente oltremodo rischioso avere consentito a Jorginho, reduce da due errori di fila, uno dei quali proprio contro il portiere elvetico, di tirare anche il rigore decisivo nella gara decisiva contro la Svizzera, ma ormai è andata così, con una fastidiosa appendice per i giocatori, a marzo, proprio quando ci sarà la fase calda della stagione.
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La gara contro la Lazio era stata presentata come la partita dello scontro tra "belgiochisti" e "risultatisti", nel solito balletto di etichette sconclusionate dei nostro giornalismo. Sul campo non ho affatto visto quel "bel gioco" che secondo alcuni sarebbe il marchio dell'allenatore della Lazio, mentre ho visto la straordinaria concretezza di una squadra che, ormai consapevole dei propri limiti di organico, aggravati da assenze pesanti, bada al sodo, magari usando la mai dimenticata strategia degli "Orazi e Curiazi", stare sulla difensiva, non far giocare gli avversari, colpire di rimessa. I dati statistici dicono che la Lazio ha tenuto più palla, ma quelli che contano dicono che ha tirato meno in porta, diciamo anzi che per Szczesny è stato uno dei pomeriggi di maggiore tranquillità da quando è iniziata la stagione, mentre la Juventus ha costruito molte più occasioni da gol, sprecandone malamente almeno tre. Letta così la gara, penso di non esagerare se dico che è stata una delle migliori prestazioni stagionali della Juventus, quasi al livello della gara di andata contro il Chelsea, anche se certi errori e certe occasioni sprecate gridano ancora vendetta, abbiamo vinto nettamente, più di quanto non dica il risultato finale, ma grazie a due rigori ineccepibili, per il resto si è sprecato fin troppo, e in situazioni del genere la beffa può stare sempre dietro l'angolo.
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Quello che sembrava un episodio molto sfortunato e gravemente penalizzante per i bianconeri, l’infortunio di Danilo, è stato invece l'elemento di svolta a favore della Juventus, ed in questo si è rivisto il solito Sarri che non sa mai leggere la dinamica delle partite. Invero l'inizio era stato positivo per i biancazzurri quanto difficile per la Juventus, mal schierata con un 4 - 4 - 2 che invero si modellava in 3 - 5 - 2, lasciando spazi sugli esterni (il primo quarto d'ora di Pellegrini contro Anderson è stato davvero preoccupante), creando anche confusione sul lato destro, con Cuadrado non abituato a fare l'unico esterno di fascia. L'ingresso di Kulusevski, che ha consentito la variazione di modulo, diventato 4 - 5 - 1 in fase di non possesso palla, ma 4 - 3 - 3 quando si attaccava, ha praticamente consentito di schierarsi a specchio con gli avversari, con un vantaggio per i bianconeri: la Lazio non è mai stata in grado di mettersi a 5 in fase di non possesso palla, dunque superiorità numerica a centrocampo dei bianconeri.
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Lo sviluppo della gara è stato in pratica una sorta di gioco, anche pericoloso in qualche situazione, del gatto con il topo: Juventus a fare sfogare gli avversari in azioni sterili, possesso palla spesso per vie orizzontali, essendo chiuse tutte le linee di passaggio, dall'arretramento dei due esterni nella linea a 5 di centrocampo, cosa che però ha finito in parte con il sacrificare anche troppo Chiesa, in certi frangenti costretto quasi da terzino. Il limite però è stato che pur essendosi costruiti diversi contropiedi interessanti, sono stati puntualmente sprecati o con scelte finali errate, o con inguardabili giocate di alcuni, o con conclusioni a rete non troppo efficaci, per fortuna in una di queste è arrivato il secondo rigore, e risultato praticamente in cassaforte. Quando si gioca di squadra, di norma è il gruppo che vince, non ci sono quindi prestazioni di singoli che si elevano più di altre: ma credo che su un gradino più elevato vadano collocati Bonucci, e non solo per i due rigori trasformati in maniera impeccabile, e De Ligt, all'altezza della sua fama e del suo contratto: se non abbiamo rischiato praticamente nulla lo si deve a loro. A ruota metterei gli esterni, con Pellegrini inizialmente impacciato, cresciuto notevolmente con il passare dei minuti, stesso dicasi di Rabiot, letteralmente trasformato nella ripresa, e di Locatelli, prestazione più di contenimento e di copertura, ma molto efficace; buon impatto anche nel finale da parte di Kean, che forse sarebbe il caso di utilizzare con maggiore costanza.
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Kulusevski: se neppure io riesco più a trovare il modo di difenderlo, vuol dire che il problema sta diventando serio. E’ un giocatore che il potenziale ce l'ha, basti vedere le sue azioni di a campo aperto, idem il lancio per Chiesa in occasione del rigore, il modo come ha fatto a sportellate nel finale; ma è troppo poco a compensare palloni sprecati malamente, occasioni d'oro gettate alle ortiche (in una situazione doveva solo onorare la giocata spettacolare di Chiesa); sarà problema di testa, ma è al secondo anno in bianconero, qualcuno a 21 anni e al secondo anno di Juventus, arrivò a scalzare un certo Roberto Baggio, quindi o esplode adesso o forse meglio cambiare aria. Morata continua a non segnare, intendiamoci ha lavorato molto per la squadra, purtroppo il discorso è il solito, concretizza pochissimo, forse anche perché si sacrifica troppo in questo lavoro per la squadra.
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Non si parli di campionato riaperto, per la Juventus, anche se due vittorie di fila in gare non proprio scontate, contro Fiorentina e Lazio, sono un buon viatico per il prosieguo; in Champions la squadra è già agli ottavi, nelle ultime due gare si deciderà solo il primato, potrebbe non essere decisiva la gara di domani sera, visto che all’ultima il Chelsea dovrà fare visita allo Zenith e non è detto che faccia risultato pieno. Il problema è il solito da inizio stagione, squadra che perde pezzi, adesso pure l’infortunio di Danilo, uno dei più affidabili, e così siamo nuovamente con gli esterni contati, anzi a ben vedere senza esterni destri, Cuadrado lo è adattato, un solo esterno sinistro, non essendo Pellegrini in lista Champions, per cui ritengo inevitabile che a gennaio si facciano delle operazioni, quantomeno di completamento della squadra, considerati gli infortuni a raffica. Tornando al campionato, se Milan e Napoli, dopo la partenza bruciante, cominciano a perdere qualche colpo (per entrambe due punti in due gare di fila), cosa anche prevedibile, l’Inter appare in recupero, l’Atalanta mantiene il passo, la Roma comunque è avanti a noi, e a pari punti ci stanno Lazio e Fiorentina, per cui mai come quest’anno il lotto delle rivali è notevole. Ci sarà da lottare insomma per uno dei quattro posti utili per la CL, per lo scudetto dovremmo ipotizzare un crollo di ben quattro squadre, per cui meglio vivere alla giornata e a fine anno si tireranno le somme.
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Potrei soffermarmi e molto sulle dichiarazioni post partita di Sarri, ma consentitemelo, forse non merita neppure l’essere da noi preso in considerazione. Dice bene che non si è mai sentito dei nostri, il problema andrebbe posto a chi ebbe la sciagurata idea di portarlo con noi, per vincere lui l’unico trofeo conquistato in Italia, lo scudetto.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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