Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
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5 |
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N |
31 |
65 |
19 |
8 |
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54 |
24 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.551 |
Giocate |
3.067 |
2.496 (54,85%) |
Vittorie |
1.691 (55,14%) |
1.159 (25,47%) |
Pareggi |
824 (26,87%) |
896 (19,69%) |
Sconfitte |
552 (18,00%) |
8.152 |
Fatti |
5.347 |
4.437 |
Subiti |
2.895 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
508 |
Giocate |
1.529 |
279 (54,92%) |
Vittorie |
915 (59,84%) |
112 (22,05%) |
Pareggi |
356 (23,28%) |
117 (23,03%) |
Sconfitte |
258 (16,87%) |
864 |
Fatti |
2.695 |
467 |
Subiti |
1.356 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 15.03.2021
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Il punto di lunedì 15 marzo
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di Antonio La Rosa
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L’offerta che non si può rifiutare
Voglio riprendere quanto scrivevo lunedì scorso, prima della gara di ritorno degli ottavi di CL, contro il Porto: “Sapete bene che la creazione della superlega è osteggiata da FIFA e UEFA … E mi pare chiaro che certe direzioni di gara sono sospette, come delle ritorsioni al fatto che il nostro presidente si sia esposto in maniera così palese a favore di un progetto osteggiato dai notabili. Vedremo domani sera con l’arbitro inviatoci dal nostro “amico” Rosetti Roberto, da Torino.” Penso di essere stato facile profeta, la testa mozzata del cavallo è arrivata puntuale, a conferma che gli attacchi di Ceferin al progetto Superlega, sono le “offerte che non si possono rifiutare”, tanto care a Don Vito Corleone. Intendiamoci, non è solo questa la ragione di una eliminazione ancor più dolorosa di quelle degli anni scorsi, ma se ripenso al rigore negatoci nella gara d'andata, unito agli episodi di martedì sera, mi rendo conto che fino a quando ci sarà il sicario perfetto, Rosetti designatore, e fino a quando Andrea Agnelli non si dimetterà dall'ECA, il nostro cammino è segnato ogni anno. La mia squadra del cuore giocherà certamente male, avrà fuoriclasse che tradiscono nei momenti importanti della stagione, commetteranno errori difensivi che favoriscono i gol agli avversari, avrà pure una rosa di giocatori inadeguata, tutto quello che volete voi, ma mi manda in bestia il NON VOLER VEDERE, quello che altri, al nostro posto, avrebbero visto e magari ingigantito alle estreme conseguenze. E non posso non accusare di malafede chi martedì sera non ha voluto vedere: - un rigore molto ma molto generoso, al cospetto di quello negatoci all'andata; - un mancato rosso diretto già nel primo tempo su un giocatore del Porto (lo stesso poi espulso) per una entrata con piede a martello su Demiral a centrocampo; - punizioni invertite a ripetizioni, ne cito alcune, su Chiesa al limite dell'area di rigore, concesso fallo a favore del Porto; manata in faccia a Cuadrado, punizione a favore del Porto; l’azione del loro pareggio nasce da un inesistente fallo con ammonizione assurda, fischiato a Rabiot; il fallo dal quale scaturisce il gol decisivo, con tutto il rispetto di chi si lamenta della barriera, è inesistente; - se quello su Cristiano Ronaldo non è rigore più rosso per il portiere, ditemi voi cosa sia stato; - neppure rivisto al VAR il contatto su De Ligt, eppure mi pare chiaro che sia stato colpito, molto più nettamente del giocatore del Porto da parte di Demiral nel primo tempo. Da anni seguo come voi, la CL, ho visto prestazioni indecenti di squadre che poi hanno vinto la Champions, grazie ad episodi diciamo favorevoli, e da anni vedo che la Juventus su questo aspetto non è davvero fortunata, se è solo questione di fortuna, o di ben altro. Stranamente, da quando Andrea Agnelli è presidente ECA, la Juventus, due volte finalista in tre anni, non ha più superato i quarti di finale.
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Stavolta entro pure in polemica con una parte della tifoseria juventina. Certe manifestazioni autolesioniste della tifoseria juventina, che con tutta sincerità mi avrebbero estremamente scocciato e ne spiego la ragione. Indubbiamente la società ha commesso errori di mercato, indubbiamente un esordiente in panchina è una scommessa forse eccessiva per una competizione di questo livello, indubbiamente hanno pure pesato errori di singoli, gol regalati agli avversari, prestazioni deludenti di alcuni giocatori, magari i più attesi. Ma l’eliminazione non è stata solo conseguenza di ciò. Perché un solo errore può essere un caso, due una coincidenza, ma già tre errori a senso unico credo siano segno di una volontà precisa, se poi diventano quattro, direi che c’è la prova di quella volontà. Di fronte a fatti come quelli che ho elencato in precedenza, conta poco che abbiamo giocato male 70 minuti a Oporto e un tempo a Torino, visto che siamo stati eliminati anche quest’anno per il gol in trasferta. Come dire, SAPETE BENE ANCHE VOI PERBENISTI DEL TIFO BIANCONERO, CHE PIU' DEI NOSTRI ERROSI, COME LO SCORSO ANNO, COME DUE ANNI PRIMA E COME ALTRE VOLTE IN PRECEDENZA, SONO STATI GLI EPISODI AD ELIMINARCI. E non credo affatto a casualità e buonafede quando gli episodi si ripetono sempre a senso unico.
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Ultima, ma non ultima per significato e valore, la considerazione sul dopo gara. Ovvero, nessun dirigente presentatosi ai microfoni, nessuno dei senatori, ci hanno messo la faccia De Ligt, Cuadrado e Chiesa. Magari sarà un segnale di cambio generazionale e di cambio delle gerarchie nello spogliatoio, certo che avrei voluto ascoltare almeno un dirigente che, dopo avere anche fatto i complimenti agli avversari e avere fatto possibilmente un po’ di autocritica per la eliminazione, alla fine qualche puntualizzazione l’avesse fatta per chi avesse orecchie per intendere. Quantomeno per far capire che non siamo così fessi da non vedere due clamorosi rigori non fischiati, a fronte di una molto generoso, che al Bernabeu o all’Allianz Arena di Monaco, non sarebbe mai stato fischiato. Come dire, il gioco del silenzio dei nostri dirigenti prosegue, sarebbe stato meglio che qualcuno, anziché scalciare i tabelloni a bordo campo, fosse venuto ai microfoni delle tv.
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Lo schiaffo di CR7
Ieri sera il miglior commento alla partita l'ha fatto Cristiano Ronaldo, al termine della gara, rifiutandosi di rilasciare intervista a Sky. Perchè il nostro giornalistume sportivo (ma a dire il vero anche quello non sportivo) si merita questo, di essere ignorato, preso a pernacchie, schernito. E' il giornalismo degli avvelenatori, pronti a lanciarsi come avvoltoi quando c'è da speculare a senso unico, per attirare gli idioti, che stasera ci ha provato a speculare su una azione normale (piuttosto, chi sta seguendo Milan - Napoli, ha visto come è entrato Leao su Ospina?), che vuole creare sempre i sentimenti popolari diffusi. Che per queste sole ragioni andrebbe evitato dai nostri dirigenti e tesserati, come si faceva ai tempi di Boniperti. Tanto non saremo mai simpatici a loro, quindi meglio manifestare tutto il nostro disprezzo.
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Parliamo di calcio
O meglio uno ci vorrebbe provare: ma come avrete notato, oggi si parla solo di un episodio, peraltro anche ridimensionato da chi ha competenza in materia. Mi riferisco al contrasto di gioco tra Ronaldo e Cragno, diventato oggetto dello scandalo, come sanno ben costruire i media nostrani, ma considerato episodio da sanzionarsi giustamente con un cartellino giallo, secondo l’autorevole parere un un ex arbitro di prestigio, quale Paolo Casarin. Voce isolata, in una canea di giudizi preconcetti, da Sky a Sport Mediaset, dal fogliaccio rosa milanese, a quello romano del ballerino sotto le stelle, dalla ineffabile radio (anti) Sportiva ai twettaroli portoghesi dalle mogli di dubbia fedeltà. Come immaginabile, basta semplicemente che la Juventus rialzi un pochino la testa, in un campionato che a quanto pare DEVE avere il suo esito di rottura dei nove anni precedenti, che la canea solita si eleva a fare da scudo protettivo. Evidentemente ci temono anche a dieci punti di distanza. Del resto il Milan sembra in “rottura prolungata”, sconfitto in casa dal Napoli, che non è che godesse di straordinaria salute, la Roma perde a Parma, la Lazio vince a fatica contro il Crotone, l’unica notizia di giornata era appunto che la Juventus adesso può essere virtualmente seconda, se dovesse aggiudicarsi il recupero contro il Napolo. Per cui un po’ di sentimento popolare diffuso non è che guasti
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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