Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
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5 |
C |
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F |
0 |
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0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 09.02.2021
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12.02.2021: la “linguaccia di Del Piero” compie quindici anni
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di Stefano Bianchi
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Alessandro Del Piero, dopo un gol segnato, ha sempre esultato come quasi tutti gli altri: gran sorriso e corsa a braccia alzate. Ma dall’ottantacinquesimo minuto della gara numero 323 (Juworld.net, archivio/statistiche) contro l’Inter, il 12 febbraio 2006 di quindici anni fa, cambiò il modo di festeggiare.
Siamo a San Siro, venticinquesima del campionato 2005/06 e stavolta il “derby d’Italia”, per l’Inter, seconda in classifica a nove punti di distacco, in caso di sconfitta significherebbe una pietra tombale sulle speranze di scudetto, uno scudetto che aspettano invano da sedici anni. Al sessantatreesimo la Juve è in vantaggio con Ibrahimovic versione “testa pelata” (accidenti a tutti coloro che portarono alla sua cessione!) ma, sette minuti dopo, Samuel riporta il punteggio in parità. Ci potrebbe anche andar bene così, ma Del Piero non è tra quelli ch si accontenta. Subentrato da un quarto d’ora a Ibra, a cinque dal termine si conquista una punizione dal limite e la realizza col suo eccezionale tiro a giro. Ecco che compare d’incanto il suo nuovo modo di festeggiare la rete: corre sì, ma con la lingua tutta fuori, ecco “la linguaccia alla Del Piero”. La gara finisce così e per la Juventus è un passo importante verso il ventinovesimo scudetto (*).
Interrogato in proposito e nei suoi libri, Del Piero sostiene che, essendo un fan di Michael Jordan, con quel gesto voleva ricordare il suo idolo dell’NBA. E’ vero, la lingua fuori è il marchio di fabbrica di Jordan: la mostrava, qualche volta appena appena, talvolta un po’ di più, nei momenti più delicati della partita, magari quando azzardava mosse più rischiose del solito. Michael sostiene che fosse un vizio preso da suo padre, che da meccanico, per “aiutarsi” tirava fuori un po’ di lingua nei momenti più impegnativi del lavoro. Un tic di famiglia, quindi. Ma non si trattava mai di "linguaccia".
A mio parere Alessandro, persona educatissima, glissa un po’ sulla genesi della smorfia che ha iniziato ad accompagnare i suoi gol. Questa, pensandoci bene, non può essere stata stimolata dalla gioia per il gran gol, dalla vittoria sull’Inter, o per il dominio in campionato, tutte cose cui era abbastanza abituato, piuttosto per aver fatto vedere a Capello che se lo avesse fatto giocare un po’ di più... Ma il gesto è stato immediatamente “santificato” dal suo pubblico e lui è stato... costretto a ripeterlo, volentieri, fino a fine carriera.
Mi spiace correggere Alessandro ma, a mio avviso, l’esultanza a lingua tutta fuori ha altri padri: ecco chi sono. I Rolling Stones, alla ricerca di un logo per lanciare l’imminente tour europeo, inviarono il loro factotum Jo Bergman, al Royal College of Art di Londra, a cercare uno studente che ideasse un logo che identificasse immediatamente gli Stones, come il “cavallino rampante” per la Ferrari e la “enne rossa minuscola” per la Nutella. Lo studente incaricato, John Pasche, elaborò l’immagine da un manifesto di MIck Jagger che raffigurava la Dea Kali, proponendola però in bianconero. L’immagine piacque immediatamente alla band, ma labbra e bocca furono immediatamente colorate di un bel rosso fiammante. Così, nel 1971, la linguaccia degli Stones apparve sul retro della copertina di “Sticky fingers”, sull’etichetta del vinile e sui manifesti di tutti i tour della band. Ecco da dove viene, veramente, la “linguaccia di Del Piero”.
(*) Se qualcuno avesse qualche appunto da farmi sul numero ordinale di questo scudetto, lo informo: a mio modo di vedere, a oggi, gli Scudetti vinti dalla Juventus sono quaranta: quelli che dice la FIGC (36), gli Scudetti Federali (1908 e 1909), quelli rapinati da Guido Rossi & Associati (2005 e 2006).
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