Tutte le partite ufficiali della stagione |
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La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 15.01.2021
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Derby d’Italia: Tacchinardi vs Ferri
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di Alessandro
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Domenica 17 gennaio alle 20.45 Inter e Juventus si affronteranno a San Siro in una sfida che da sempre porta con sé ricordi e sensazioni indelebili in chi la vive e in chi la guarda. Il Derby d'Italia è infatti la partita più importante del calcio italiano, la più attesa, uno dei match più seguiti dagli appassionati di Serie A.
L'Insider per l'occasione ha intervistato due giocatori che di Derby ne hanno disputati tanti: Alessio Tacchinardi, ex centrocampista bianconero dal 1994 al 2005, e Riccardo Ferri, ex difensore nerazzurro dal 1981 al 1994. Tacchinardi e Ferri non hanno solo raccontato la magia del Derby d'Italia, cosa significhi prendervi parte e perché sia imparagonabile rispetto ad altre gare, ma hanno anche analizzato la situazione attuale di Inter e Juventus, commentandone allenatori e principali protagonisti. Vediamo le loro parole.
Cosa significa il Derby d'Italia?
Tacchinardi definisce così Inter-Juventus: “Una partita fantastica perché vai a giocare contro altri grandissimi giocatori. La competizione è altissima. Una partita molto sentita che sposta l'attenzione delle società che lavorando hanno la voglia di superarsi”. Per Ferri il Derby d'Italia è “una partita con la posta in palio molto alta. Si tratta di una di quelle gare che assomigliano molto a un esame importante e che insieme al Derby di Milano focalizzi appena escono i calendari di inizio stagione”.
Cosa rende il Derby imparagonabile?
Il Derby d'Italia è una gara speciale rispetto ad altre sfide: Tacchinardi e Ferri ne spiegano il motivo. Secondo l'ex centrocampista bianconero si tratta di “una partita inspiegabile, una partita che ha fatto la storia, in cui si confrontano giocatori che vogliono superarsi”, mentre per Ferri è imparagonabile perché “la Juve è la squadra che ha vinto di più in Italia e tutte le squadre vorrebbero batterla. L'Inter è sempre stata una grandissima rivale e nella storia recente alcune sfide hanno rafforzato il concetto di rivalità ed antagonismo che dà un sapore diverso rispetto alle altre sfide”. Inter-Juve: chi vince?
Per Tacchinardi sarà una partita bellissima e al contempo difficilissima, ma “indipendentemente dal fatto che abbia giocato nella Juve e sia tifoso, per me ha la forza per battere l'Inter. Favorita la Juventus”. Ferri crede che vincerà la squadra che esprimerà il miglior calcio sul campo e spera che a farlo sia l'Inter.
Il ricordo più bello in un Derby d'Italia
Il ricordo più bello di Tacchinardi è quando ha coronato il suo sogno: “Essendo tifoso della Juve la partita speciale era questa. Uno dei miei sogni era fare un gol in un Derby. È successo il 14 aprile 2001, quando vincemmo la partita 3 a 1 Derby. Aprì io le marcature, poi segnarono Del Piero e Inzaghi. Quello è il mio ricordo più bello: vincemmo la partita e segnai anche un bel gol”. Per Ferri coincide col primo gol in Serie A: “L'11 novembre 1984. Il primo gol in Serie A. Fece gol anche Rummenigge. Una doppietta e Collovati. Il valore aggiunto è che in quell'occasione marcavo Platini, una partita straordinaria e un ricordo indelebile”.
Il giocatore più forte mai affrontato in un Derby
Tacchinardi e Ferri sono d'accordo nel dire che nei vari Derby disputati hanno affrontato numerosi campioni di livello internazionale. Dovendo fare un nome Tacchinardi ha scelto il primo Ronaldo, “il giocatore che mi ha veramente impressionato, un extraterrestre, il fenomeno vero e assoluto sia tecnicamente che fisicamente. Aver avuto la fortuna di giocare con Zidane, Del Piero, Ibra e Trezeguet e aver giocato contro un giocatore come Ronaldo è stato qualcosa di veramente emozionante”. L'ex difensore dell'Inter ha optato invece per “Platini, un giocatore senz'altro difficile da marcare, che a volte dava l'impressione di estraniarsi, ma magari proprio in quel momento faceva la gioca che faceva la differenza o a livello realizzativo era decisivo”.
La lotta scudetto
Secondo l'ex centrocampista bianconero il campionato è bello ed equilibrato; ci sono diverse squadre che si giocano lo scudetto, anche se “purtroppo manca il pubblico e sappiamo l'importanza che ha la tifoseria”. La sua favorita ad oggi è ancora la Juventus. Per Ferri la corsa per la conquista del campionato coinvolge 3 squadre, a differenza degli ultimi nove anni, “in cui erano scontati la forza e lo strapotere della Juventus. Il Milan è sicuramente una di quelle squadre che in questo momento ha più continuità per quanto riguarda il gioco; l'Inter viaggia a corrente alternata, ma è una di quelle squadre che ha un potenziale capace di ribaltare qualsiasi tipo di pronostico e non tralascerei la Juventus perché non posso pensare che possa rinunciare a essere competitiva fino alla fine”.
Il caso Dybala
Per tutti e due non esiste nessun caso Dybala. Tacchinardi ritiene Dybala “un giocatore forte, che ha avuto problemi fisici, ma è di grande qualità. L'anno scorso è stato nominato il miglior giocatore della Serie A. Vuol dire che sul campo ha fatto tanto, tanto bene. Ha bisogno di continuità, di un piccolo salto mentale per essere ancora più forte nelle difficoltà, ma è un grande giocatore”. Secondo Ferri l'attaccante argentino “è andato incontro a una stagione difficile quando ha contratto il Covid 19 e ha avuto una grandissima difficoltà a ritrovare la condizione fisica. In più aggiungerei l'arrivo di Morata che è andato a chiudere uno spazio lì davanti ed è indubbio che Cristiano Ronaldo non viene messo in discussione quindi anche Dybala deve cercare di convincere Pirlo e se stesso che può fare un salto di qualità e riuscire riconquistarsi un posto in squadra”.
Le critiche a Pirlo
Alessio Tacchinardi non concorda con le critiche, perché pensa che “Andrea Pirlo stia facendo un percorso molto difficile. Però a me piace, mi piace la sua tranquillità, la sua gestione della pressione, il suo farsi voler bene dai calciatori e quindi sto con Pirlo, non condividendo le critiche anche se allenare la Juve è oneri e onori. Penso che abbia qualcosa di speciale”. Per Riccardo Ferri Pirlo, “oltre a essere stato un grandissimo giocatore, è anche una persona molto intelligente” e dubita che “non abbia mai messo in preventivo che, sedendosi su quella panchina, avrebbe avuto qualche critica soprattutto nel momento in cui la squadra non avesse avuto un rendimento costante”.
Conte o Pirlo?
Secondo Tacchinardi si tratta di un confronto non facile in questo momento. “Antonio Conte sta facendo la storia del nostro calcio, e l'ha fatta anche all'estero. Scelgo Conte, anche se Pirlo per me ha qualcosa di speciale”. Ferri non ha dubbi e sceglie Conte, anche se crede che Pirlo abbia tutte le qualità per diventare un grande allenatore.
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