Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
|
16 |
28 |
7 |
7 |
2 |
26 |
13 |
C |
15 |
24 |
5 |
9 |
1 |
22 |
13 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
32 |
52 |
12 |
16 |
4 |
49 |
28 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
|
Serie A |
4.595 |
Giocate |
3.098 |
2.512 (54,67%) |
Vittorie |
1.701 (54,91%) |
1.181 (25,70%) |
Pareggi |
843 (27,21%) |
902 (19,63%) |
Sconfitte |
554 (17,88%) |
8.215 |
Fatti |
5.392 |
4.475 |
Subiti |
2.922 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
516 |
Giocate |
1.573 |
282 (54,65%) |
Vittorie |
931 (59,19%) |
115 (22,29%) |
Pareggi |
378 (24,03%) |
119 (23,06%) |
Sconfitte |
264 (16,78%) |
873 |
Fatti |
2.758 |
474 |
Subiti |
1.394 |
Tutti i numeri della Juventus |
|
Pubblicato il 11.10.2020
|
Una partitina in Paradiso
|
di Stefano Bianchi
|
Guido Rossi, dal 2017, e senza un anno di purgatorio poiché la sua dirittura morale gli permetteva di essere quasi contemporaneamente dirigente dell’Inter, della Telecom e della FIGC, è lì beato in Paradiso, che ti gioca grandi partite di tressette con Fraizzoli (che perde sempre), Helenio Herrera (che fa un grand’uso di caffè corretti a non si sa cosa), e Facchetti, che ingenuo com’è, nessuno ci vuole giocare insieme perché non capisce gli ammicchi. Clima da bar, insomma, ma senza quegli eccessi verbali che in Paradiso non sarebbero ammessi. Proprio come nei bar di paese, c’è sempre qualcuno che, facendo finta di nulla, gira attorno al tavolo, sperando che alla fine lo facciano giocare. Uno di questi è il povero Ferruccio Mazzola, che appresso al tavolino implora di un po’ di considerazione. Quei cattivoni, però, non lo fanno mai giocare perché dicono che sia uno spione.
Bella, la vita in paradiso: c’è anche l’Avvocato, che, lui sì, qualche annetto di Purgatorio se l’è fatto, alla modica tariffa di tre giorni per ogni strafica che ha sdraiato, e per questo che, sebbene morto nel 2003, sia arrivato in Paradiso solo l’altro giorno. Appena arrivato, dimostrando un certo pentimento, non ha chiesto di attrici o fotomodelle, ma ha chiesto subito di Scirea. Loro, invece, si tengono alla larga dal famoso tavolo del tressette: forse l’Avvocato teme che Fraizzoli gli rinfacci la fornitura di motori per frigoriferi con cui gli soffiò quell’Anastasi che aveva già disputato un’amichevole in maglia nerazzurra.
Da quelle parti si vede spesso anche il grande Caminiti, e lì in Paradiso, avendo a disposizione tutte le fonti che vuole, anche quelle trapassate da molti anni, sta finalmente scrivendo il suo libro postumo su quei cugini di secondo grado, Sivori e Francesco: sì, proprio il Papa. Quando non scrive (ma quanto mi mancano i suoi libri e i suoi articoli in questo pattume giornalistico che ammorba i media italiani!), gira attorno al tavolo di Guido Rossi, ma non per giocare. Ogni tanto si distrae, e se si avvicina troppo, quelli si accorgono di lui e gli ricordano il “Triplete” facendo tre con la manina, e ruotando ripetutamente il polso a destra e a sinistra. Tutte le volte che questo avviene, si sente tossire in lontananza il Padreterno, notoriamente tifoso blaugrana, che ricorda il furto patito da parte dell’Inter. Fu per la storia del libero arbitrio, che non ci poté fare nulla. Dopo si rifece, ci mancherebbe altro, ma lì per lì... Non è che a Caminiti manchi la lingua nemmeno lassù, e spesso a braccetto con quell’altro (ex) veleno di Sivori, parlottano tra loro e sghignazzano verso il tavolo del tressette. Immaginatevi quante cose avranno da ricordare quei due, anche se, ai tempi, tanto d’accordo non andavano.
Qualche volta spunta anche Heriberto, anche lui dopo qualche annetto di Purgatorio, per aver cercato di corrompere Cinesinho, in modo che gli spianasse la strada per la conquista di sua sorella, una brasilianona che lèvati. Quando s’incontra con Sivori, ricordando che fu proprio lui, il Sergente di ferro, a paragonarlo al povero Coramini, Sivori fa un gesto vagamente apotropaico, non si sa se per esorcizzare il paragone o perché pensi che HH2 gli abbia portato sfiga. Ogni tanto passa Gesù, in Harley Davidson, che pare Peter Fonda in Easy Rider. Più passa il tempo, più pare un hippy della West Coast: gli manca la chitarra, ma non mi stupirei se, nella sua cameretta, invece della “Messa in si minore” di Bach, ascoltasse di nascosto i Jefferson Airplane, i Grateful Dead o C.S.N.&Y. Comunque, quando scende dalla sua rombante Shovelhead, estrae un pallone dal borsone della moto e fa: “Ragazzi... una partitina?”.
|
|
|
|