 Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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23 |
44 |
12 |
8 |
3 |
37 |
20 |
C |
19 |
30 |
7 |
9 |
3 |
26 |
20 |
F |
1 |
0 |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
N |
43 |
74 |
19 |
17 |
7 |
64 |
42 |
T |
 La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.606 |
Giocate |
3.106 |
2.519 (54,69%) |
Vittorie |
1.707 (54,96%) |
1.182 (25,66%) |
Pareggi |
843 (27,14%) |
905 (19,65%) |
Sconfitte |
556 (17,90%) |
8.230 |
Fatti |
5.403 |
4.489 |
Subiti |
2.931 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
518 |
Giocate |
1.584 |
283 (54,63%) |
Vittorie |
938 (59,22%) |
115 (22,20%) |
Pareggi |
379 (23,93%) |
120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,86%) |
876 |
Fatti |
2.773 |
478 |
Subiti |
1.408 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 10.10.2020
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Mastrandrea: ce lo dai o no, questo tre a zero a tavolino?
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di Stefano Bianchi
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Per regolamento, una squadra che non si presenti in campo entro quarantacinque minuti dal tempo stabilito per l’inizio della gara, è sanzionata con la perdita della partita a tavolino. Nel nostro campionato è successo più volte, è una misura che il giudice sportivo prende quasi in automatico. Stavolta, però, la questione coinvolge il Napoli e soprattutto la Juventus, quindi il 3 a 0 previsto non è decretato immediatamente: ci si deve riflettere. Quello che ci ha già riflettuto è stato DeLa: poiché Insigne era infortunato, ha ben pensato di approfittare della positività al virus di Zielinski per non avviare la procedura concordata con le autorità tecniche e governative e far quindi intervenire la propria ASL per farsi proibire la trasferta a Torino. Da notare che, dall’inizio dei campionati, altre gare erano state disputate nonostante la positività di giocatori al Covid.
In attesa che il Signor Gerardo Mastrandrea si degni di finire questa sceneggiata, guardiamo, nel passato, quando e come la cosiddetta giustizia sportiva si è pronunciata sulla Juventus, decretando vittorie o sconfitte a tavolino. Finora, i nostri risultati sul campo sono stati sostituiti dal verdetto del giudice sportivo in ventiquattro circostanze, ventitré in Italia e una in Europa. Volendo, ci sarebbe da considerare anche Calciopoli, ma quella è un’altra cosa: oggi voglio parlare solo di giustizia sportiva, non del cosiddetto “sentimento popolare” e delle porcate fatte in suo nome.
In Italia, il giudice sportivo ha detto la sua sulla Juventus in sedici circostanze prima dell’introduzione del “Girone unico” (1929/390), una nel Campionato di guerra, sei volte in Serie A. Di queste, dodici erano gare casalinghe, dieci esterne e una in campo neutro, con le decisioni della giustizia sportiva che ci hanno assegnato tredici vittorie e dieci sconfitte.
Sul campo le cose com’erano andate? La partita casalinga con la Ginnastica Torino (1902) e le gare di andata e ritorno con l’FC Torinese (1905) ci furono date vinte a tavolino per la mancata presentazione dell’avversario. Milan-Juventus (1906), spareggio della finale del Campionato 1° Categoria, ci vide sconfitti a tavolino perché rifiutammo di riconoscere come “neutro” il campo dell’US Milanese, non presentandoci. Torino-Juventus (1908/09) e Juventus-Pro Vercelli (1908/09) sono state vinte a tavolino per la mancata presentazione dell’avversario. Juventus-Genoa del 1909/10: un rigore per i rossoblù sul 2 a 2 ci fa ritirare la squadra, con conseguente sconfitta a tavolino; stesso risultato nel ritorno, ma per la rinuncia alla gara. Stagione 1914/15: vittoria e una sconfitta decretate dal giudice sportivo (Juventus-Venezia e Casale-Juventus) per rinuncia, in un campionato poi interrotto per cause belliche. Ancora una vittoria a tavolino, per rinuncia, nella stagione 1919/20: la gara sarebbe stata Juventus-Brescia. Stagione 1923/24: le gare con Modena, Genoa e Padova, tutte vinte sul campo, sono invece perse a tavolino perché il giudice finge di credere alla balla della posizione irregolare del nostro Rosetta. Intemperanze del pubblico ci fanno dare partita vinta col Milan (1926/27, con noi in vantaggio 0 a 3) e col Casale (1927/28, con i padroni di casa in vantaggio 1 a 0), mentre nel Campionato di guerra 1943/44, vinciamo ancora a tavolino col Casale per tesseramento irregolare di Mazzucco (sul campo: 1 a 1). Si arriva finalmente al campionato di Serie A: stagione 1948/49, Juventus-Bologna, vittoria a tavolino (sull’1-2, dopo l’assegnazione di un rigore per la Juventus, i rossoblù si ritirano). Stagione 1974/75, Milan-Juventus: sull’1 a 2, un petardo colpisce Anastasi e vittoria a tavolino. Situazione opposta nella stagione 1975/76: durante Juventus-Torino (sul campo 1 a 2), Castellini è colpito da un petardo. Stagione 1976/77: Napoli-Juventus, lo 0-2 sul campo è confermato dal giudice sportivo (invasione di campo), mentre Juventus-Inter 3 a 3 della stagione 1982/83, ci vede soccombere 2 a 0 in giudizio perché, prima della gara, il pullman interista era stato colpito da un mattone. Altra sconfitta decretata dal giudice nel 1987/88: Juventus-Cesena, sul campo 2 a 1, ci è data persa perche, nell’intervallo, il solo Sanguin, (circondato da juventini sanissimi) è rimasto stordito da un petardo scoppiato all’esterno del tunnel mobile. Nell’unico caso che ci ha visto coinvolti in Europa, nella stagione 1994/95, CSKA Sofia-Juventus, sul campo 3-2, è stata considerata 0-3 dal giudice sportivo per il tesseramento irregolare di Mihtarski.
Mastrandrea, come vedi, la storia ci conferma che le gare si possono vincere e perdere anche a tavolino: deciditi. Se non sei in grado di farlo, ovvero hai paura di scontentare qualcuno, dimettiti. Oppure decreta il tre a zero e mantieni una parvenza di regolarità al campionato.
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