Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
12 |
5 |
C |
7 |
15 |
4 |
3 |
0 |
16 |
7 |
F |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
N |
16 |
31 |
8 |
7 |
1 |
28 |
12 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.579 |
Giocate |
3.088 |
2.508 (54,77%) |
Vittorie |
1.699 (55,02%) |
1.172 (25,60%) |
Pareggi |
836 (27,07%) |
899 (19,63%) |
Sconfitte |
553 (17,91%) |
8.194 |
Fatti |
5.378 |
4.459 |
Subiti |
2.910 |
C. Europee |
|
Era 3 pti (uff.) |
512 |
Giocate |
1.557 |
281 (54,88%) |
Vittorie |
927 (59,54%) |
113 (22,07%) |
Pareggi |
369 (23,70%) |
118 (23,05%) |
Sconfitte |
261 (16,76%) |
871 |
Fatti |
2.737 |
472 |
Subiti |
1.378 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 30.09.2020
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30 luglio 1899: Antonio Villanova eletto presidente della Juventus
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di Juworld.NET
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La scoperta è di Tiziano Tomasetti: "Antonio Villanova risulta presidente in un articolo del Corriere dello Sport del 31 luglio 1899, dove è riportata l'elezione del nuovo organigramma della Juventus. Sempre dal Corriere dello Sport del 27 febbraio 1899, e da La Settimana dello Sportsman del 6 marzo 1899, Antonio Villanova risultava consigliere".
La sintesi biografica inviata dal nipote di Antonio Villanova, Giorgio:
Antonio Villanova è nato a Brindisi il 4 marzo 1882 da Giacomo Villanova e Maria Caluisi.
I genitori, che avevano già un figlio, Gesualdo, nato nel 1880, erano molto giovani (Giacomo era del 1861, Maria del 1859) e presto lasciarono Brindisi per trasferirsi a Milano, dove Giacomo intraprese la professione di assicuratore.
A Milano, Antonio iniziò il liceo classico al Parini, proseguendo il corso di studi al liceo D'Azeglio di Torino, quando la famiglia vi si trasferì.
Terminato il liceo, Antonio si iscrisse al Politecnico di Torino, dove conseguì la laurea in Ingegneria Civile il 20 dicembre 1906. Anche il fratello Gesualdo si era laureato in Ingegneria Civile, il 31 dicembre 1904.
Antonio Villanova (foto copyright Giorgio Villanova)
Fin dal 1907 Antonio entrò nella Società Porcheddu Ing. G. A., una delle più importanti imprese di progettazione e costruzioni in Italia, che costruì, tra l'altro, lo Stadium di Torino, in soli dieci mesi nel 1911.
Lavorò in tale impresa fino al 1916 quando, finita la costruzione del ponte ferroviario di Ceres, entrò in servizio militare come ufficiale del Genio. L'ing. Porcheddu gli rilasciò un attestato in cui descrisse la sua attività di calcolatore e progettista di costruzioni in cemento armato di ogni genere, dichiarando la soddisfazione per l'opera attiva e competente.
In guerra, come Tenente del Genio, si occupò dello studio e della realizzazione dei ponti provvisori per il passaggio delle truppe combattenti.
Al termine del conflitto, Antonio rientrò a Torino e prese servizio nell'impresa Edile Faletti, che rilevò alla morte del proprietario. Con tale impresa realizzò, curandone anche la progettazione, numerose opere, tra le quali il ponte sul Po di corso Belgio, la piscina dello Stadio Comunale di Torino, la centrale elettrica del Martinetto, la trasformazione del palcoscenico del Teatro Regio e molti altri lavori civili e industriali.
Curò anche la progettazione strutturale dello Stadio delle Vittorie di Bari, del secondo tratto della nuova via Roma e dell'Albergo Principi di Piemonte di Torino.
Nel 1936 Antonio sciolse l'impresa ed entrò in FIAT, assumendo la Direzione del Servizio tecnico centrale della Divisione Costruzione ed Impianti per sviluppare la progettazione strutturale del nuovo stabilimento di Mirafiori. Restò in FIAT fino al 1958 e, successivamente, come consulente, curando la progettazione degli stabilimenti e degli edifici civili del gruppo, fino agli uffici di corso Marconi. Si occupò delle ricostruzioni in seguito ai bombardamenti, anche con interventi veloci e provvisori per consentire la continuità della produzione.
Alla sua morte, avvenuta il 2 novembre 1961, l'ing. Vittorio Bonadè Bottino lo commemorò ai consoci del Rotary Club di Torino, ricordandone la vita, le opere, ma, soprattutto, le qualità umane.
Nella vita privata, Antonio sposò Teresa Malcotti il 28 giugno 1919, da cui ebbe due figli: Sergio (1921) e Maria Grazia (1923). Sergio seguì le orme paterne, laureandosi in ingegneria nel 1946 (nonostante abbia combattuto fino al 1943 come ufficiale dell'Artiglieria da Montagna) e lavorando poi nell'Impresa Fresia di Aosta fino al 1951 e, successivamente e fino al 1996, nell'Impresa Recchi di Torino, di cui fu Condirettore e, poi, Vice Presidente.
Grazie a Giorgio Villanova, Emanuele Confalonieri, Tiziano Tomasetti, Giovanni Arbuffi e Principio Paolino.
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Juve news - Tuttosport
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