E’ praticamente fatta, la nona sinfonia bianconera aspetta solo la conferma aritmetica, ma con la vittoria di ieri sera contro la Lazio, non conquistare almeno 4 punti con due gare interne e con Atalanta – Inter all’ultima di campionato, significherebbe che è la Juventus a non volere uno scudetto già di fatto vinto. La gara contro i biancazzurri, nella sostanza, rispecchia la Juventus della ripartenza post lockdown, un primo tempo così così, qualche rischio corso e qualche buona occasione, nel mezzo uno sterile possesso palla, una ripresa ottima fino ad una decina di minuti finali, e il solito calo del finale, che stava consentendo ai laziali una prodigiosa rimonta
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PRO E CONTRO
Altra formazione in parte rivoluzionata, con Ramsey e Douglas Costa dal primo minuto, Bentancur centrale a centrocampo, il rientrante Cuadrado a destra e Dybala in campo all’ultimo momento, per un problema a Higuain dato inizialmente in formazione. Primo tempo dall’andamento prevedibile, Lazio ultra rimaneggiata, a cercare di contenere le azioni bianconere e tentare il colpaccio con le ripartenze, Juventus con il controllo del gioco, e qualche occasione prodotta in maniera estemporanea, un palo di Alex Sandro e un colpo di testa di CR7 alto di poco, mentre dall’altro lato la Lazio pericolosa nel finale di tempo, con un palo colpito da Immobile. Bianconeri più determinati ad inizio ripresa ed in pochi minuti il doppio colpo, dapprima un rigore, corretto al VAR (ogni tanto anche a nostro favore, non fa male), e tre minuti dopo un contropiede a due Dybala – CR7, e gol facile facile di quest’ultimo. Altre azioni pericolose, ancora CR7 vicino alla tripletta, ma pallone sulla traversa, e quindi ennesima grande giocata di Dybala ma con conclusione fiacca. Poi il finale con affanno, a causa di un inopinato errore più di Bonucci che di Szczesny, che provoca il rigore trasformato da Immobile, e provvidenziale parata di Szczesny su magistrale punizione di Milinkovic Savic
CHE COSA NON HA FUNZIONATO
Il finale di gara francamente lascia perplessità, contro una Lazio che schierava esordienti provenienti dalla squadra Primavera. E’ una Juve “dottor Jeckill – Mr. Hyde”, passa nella stessa partita da momenti di gioco convincente, piacevole a vedersi, azioni efficaci, a momenti di autentico sbandamento. Certamente pesa la condizione precaria dei nostri difensori, De Ligt costretto in campo pur con i noti problemi alla spalla, Bonucci che di fatto non ha mai rifiatato durante la stagione, Chiellini nuovamente out; temo pure che le certezze del passato, di essere un reparto più che affidabile, quasi imperforabile, vadano riviste comunque, troppi i gol subiti, e la sensazione che gli avversari in qualsiasi momento possano colpire.
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PROMOSSI
CR7 è arrivato a 30 reti in campionato, non succedeva, a sfogliare gli almanacchi, dalla stagione 1951 – 52 che un giocatore bianconero toccasse questa cifra, ed è ad un solo gol di distacco dal record assoluto di Borel II, stagione 1933 – 34, record che ritengo frantumerà, con questi ritmi difficilmente rimarrà all’asciutto nelle prossime quattro gare. Per il resto elogio a Szczesny, per la sua parata al 90’, ancora una volta bene Rabiot, sembra sulla via del ritorno al giocatore ammirato a Parigi, e bene Dybala, non ha segnato, ma le sue giocate strappano applausi sempre
DA RIVEDERE
Come detto in precedenza, non mi sento di crocifiggere Bonucci, sta tirando la carretta da inizio stagione, da ultimo ha accusato anche qualche acciacco, e da ultimo non è nuovo a queste amnesie, se la squadra conquista la certezza matematica quanto prima, penso sia utile fargli tirare il fiato in vista dell’agosto di Champions. Stesso discorso per Ramsey: ricordiamoci di cosa si diceva per Rabiot a febbraio, in un periodo nel quale non aveva giocato con continuità, e dunque va giudicato solo se giocherà di più in questo finale di stagione
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PROSSIMO TURNO
Giovedì sera trasferta ad Udine, contro una squadra non ancora aritmeticamente salva, ma quasi. Potrebbe essere la giornata decisiva, specie se l’Inter non dovesse battere la Fiorentina, diciamo che adesso, in vista dell’impegno contro il Lione, chiudere la questione scudetto anzitempo sarebbe importante per far ricaricare i giocatori più stanchi e dare spazio ad altri e agli Under 23. Udinese che è ad un passo dalla salvezza, grazie anche a delle buone prestazioni sciorinate dalla ripresa, e alcuni giocatori da attenzionare, in particolare De Paul e Lasagna, divenuto tra gli attaccanti più prolifici dalla ripresa
LA GIORNATA DI CAMPIONATO
La vittoria di ieri sera della Juventus sulla Lazio, praticamente chiude la questione scudetto, anche peri pareggi conseguiti dalle altre inseguitrici, su campi ostici, l’Atalanta a Verona, l’Inter all’Olimpico contro la Roma. Al termine di questa partita, l’allenatore nerazzurro si è lasciato andare a pianti e lamenti, ma di questo parlerò oltre. Per le altre posizioni di vertice, passo avanti del Milan, che ha spazzato via un Bologna irriconoscibile, mentre le altre papabili penso siano ormai fuori dai giochi, ossia Verona, Parma, Sassuolo. In coda fuori da ogni pericolo Sampdoria e Fiorentina, importante vittoria del Genoa nello scontro diretto contro il Lecce, ma visto il calendario, molto complicato dei primi, e più abbordabile dei salentini, non si può dire che i giochi siano fatti.
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Le mie postille
1 – Conte e i suoi nemici
Domenica sera Andonio Gonde, al termine della gara pareggiata contro la Roma, ha tra le altre cose, accusato sostanzialmente la Lega Serie A di complottare contro l'Inter nella stesura del calendario del campionato; - in parte ha ragione, visto che la Lega Serie A si ostina a piazzare in calendario gare contro la Juventus, sia in casa che fuori, cosa che è già di per sè prova di un complotto, non a caso le hanno perse entrambe; - ma penso si riferisse soprattutto alla fase di calendario dalla riapertura, e come avrete ascoltato, ieri sera non le ha mandate a dire ai misteriosi complottisti della Lega Serie A, che hanno organizzato il tutto per farlo perdere. Con i miei potentissimi mezzi, e grazie alla vastissima rete di informatori che ho sparso in giro, sono venuto a conoscenza dei personaggi che complottano contro il grande, grandissimo, galattico etc. etc. etc. allenatore salentino dai capelli forti e veri: Dal Pino Paolo (presidente Lega) De Siervo Luigi (amministratore delegato) Marotta Giuseppe, detto Beppe (consigliere federale - Inter) Lotito Claudio (consigliere federale - Presidente SS Lazio) Antonello Alessandro (consigliere di Lega - Inter) Campoccia Stefano (consigliere di Lega, dimissionario - Udinese) Percassi Luca (consigliere di Lega - Atalanta) Scaroni Paolo (consigliere di Lega - Milan). Non fatevi fuorviare, è evidente che i congiurati Marotta e Antonello, finti interisti, sono in realtà nostri agenti in missione, le quinte colonne per minare dall'interno il potere del commensale del ristorante cinese a cento euro ...
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