Tutte le partite ufficiali della stagione |
G. |
Pti |
Vit |
Par |
Sco |
Fat |
Sub |
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9 |
16 |
4 |
4 |
1 |
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5 |
C |
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4 |
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8 |
F |
0 |
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0 |
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N |
19 |
34 |
8 |
10 |
1 |
29 |
13 |
T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.582 |
Giocate |
3.090 |
2.508 (54,74%) |
Vittorie |
1.699 (54,98%) |
1.175 (25,64%) |
Pareggi |
838 (27,12%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.195 |
Fatti |
5.379 |
4.460 |
Subiti |
2.911 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.560 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,42%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
372 (23,85%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,73%) |
871 |
Fatti |
2.738 |
472 |
Subiti |
1.379 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 10.07.2020
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PROVE TECNICHE DI DILUVIO PERUGINO
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di Antonio La Rosa
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Non aspettatevi oggi il solito commento alla partita Milan - Juventus. Per la semplice ragione che ho spento il televisore, appena ho visto Guida di Torre Annunziata, concedere il rigore al Milan: era il segnale che l'andamento della partita sarebbe cambiato, e non solo e non certo per demeriti dei bianconeri. Vedete, quando un arbitro in campo, nel primo tempo, fischia tre punizioni contro lo stesso giocatore, la prima per tocco di petto, la seconda perchè viene spinto da un avversario, la terza perchè l'avversario si autosgambetta, sta mandando un messaggio chiaro, sta dicendo a quel giocatore (per intenderci, Bernardeschi), che non lo avrebbe fatto giocare; quando un assistente VAR non richiama l'arbitro in campo per fargli rivedere le tacchettate in faccia di CR7 ad opera di Ibrahimovic (calcio di rigore), mentre lo richiama per fargli vedere un mani che nessuno aveva visto e che tecnicamente non è neppure mani, visto il precedente rimpallo e il braccio attaccato al corpo, e questo accade nel momento in cui la Juventus aveva in pieno controllo la partita e il Milan in fase di sbandamento totale, per me questo significa che quella partita non deve finire come sta andando in quel momento, e così è stato. Si ha un bel dire a cercare poi capri espiatori, colpe di giocatori e di allenatore, il black out lo si spiega solo con il fatto che in campo questi segnali si percepiscono ancora di più. Milan - Juventus è arrivata dopo il derby, dunque dopo le due ammonizioni proprio ai due diffidati in squadra, De Ligt e Dybala, i più in forma e così assenti contro i rossoneri; se poi aggiungete il fatto che l'assistente VAR martedì sera, era Giacomelli, che domani sera dirigerà la partita contro l'Atalanta, capirete che l'andreottiano "a pensar male si fa peccato ..." tanto peccato non è. Se poi pensate che proprio oggi Inzaghi ha lamentato errori arbitrali a danno della Lazio (quindici rigori a favore, vittoria in campionato contro la Juve, grazie ad una espulsione tempestiva, sul risultato di parità), che l'addetto stampa laziale, Arturo Diaconale, da mesi e mesi bombarda con messaggi in codice e invettive antijuventine, i media, e che gli stessi media sono da sempre molto malevoli verso i colori bianconeri, soprattutto dopo otto scudetti di fila, il dubbio che si voglia ancora una volta rovesciare l'esito di una stagione non può non venire. E così ripenso alla stagione 1999 - 2000, il lavacro perugino preparato ad arte settimana dopo settimana, soprattutto da quando la Juventus raggiunse il massimo vantaggio in classifica, nove punti a otto giornate dalla fine. Il bello è che episodi presunti favorevoli alla Juventus rimangono fissati nella mente, per quanto ne parlano ossessivamente, mentre il contrario non accade. Quella stagione 1999 - 2000 ne è un esempio, e siamo negli anni in cui, a dire di qualcuno, i bianconeri avevano al loro vertice la cupola che manipolava il calcio italiano. Perchè ancora oggi si parla del gol annullato a Cannavaro alla penultima di ritorno, su azione d'angolo inesistente (e su questo fischio si è costruita la caccia all'uomo contro l'arbitro Massimo De Santis), ma chi si ricorda ad esempio che in quell'anno: - a Bari la Juve venne raggiunta grazie ad un gol irregolare di Spinesi; - all'andata contro l'Inter, Van Der Sar fu espulso per avere preso di faccia un pallone fuori area; - a Parma, il gol del pareggio di Crespo era in fuorigioco (arbitro Farina) - ad Udine una direzione di gara sciagurata dell'arbitro Messina, ci impedì di vincere, una delle rare volte in cui Moggi sbroccò nel dopopartita; - nel derby di ritorno il laziale Kollina concesse due rigori grotteschi ai granata, nel tentativo di farli rientrare in partita. Eppure quotidiani e trasmissioni sportive, a cominciare dalla sciagurata trasmissione di Biscardi, parlavano di complotti a danno della Lazio, con in testa il giornalista Franco Melli, il più violento di tutti contro i bianconeri. Fu questo il clima nel quale si preparò il lavacro, ed io ricordo bene ancora certe vicende. Proprio Milan - Juventus di quella annata, diede il via alle danze. Si doveva giocare in posticipo serale di domenica, solo che i giocatori sudamericani dovevano raggiungere le loro Nazionali entro il sabato sera, e nel Milan militavano all'epoca Leonardo, Chamot, Ayala, Guglielminpietro, Serginho: così, su richiesta di Galliani, la gara venne anticipata al venerdì sera, arbitro Paparesta. Un rigore fasullo sbloccò il risultato, Paparesta (quello che andava nel famoso ristorante di Meani a portare i suoi progetti da far finanziare dal governo Berlusconi), non vide nella ripresa un netto rigore su Del Piero per sgambetto di De Ascentis, e così i punti da 9 scesero a 6. Turno successivo contro la Lazio, di nuovo arbitro Farina, espulsione di Ferrara ad inizio ripresa, e sulla successiva punizione gol della Lazio; da quel momento partita spezzettata all'inverosimile, vero che sarebbe stato difficile rimontare in inferiorità numerica, ma di fatto alla Juve non venne consentito giocare. Il resto inutile rivangarlo, se non per ricordare che furono decisivi i gol in fuorigioco di Cammarata a Verona, per farci perdere altri punti, decisivi a fine stagione. Vedremo se questi miei sono cattivi pensieri solo dovuto a ricordi passati, o se davvero si realizzeranno.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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