Un affezionato lettore del sito mi ha scritto:
“Ciao Antonio, le giornate di sabato e domenica sono state l'ennesima dimostrazione del clima avvelenato che esiste intorno alla Juventus. Accanto ai soliti noti ti invito a rivedere le polemiche Sky con il duo Marani-Leopizzi di chiare allusioni a complotti juventini per far fermare la giornata di calcio in quanto credo sia sfuggita ai più. Il problema è però un altro; per quanto ancora il tifoso juventino potrà sopportare questo stato di cose? Ha senso continuare a tifare per una squadra che è bersagliata da quello che è, senza timore di essere smentito, odio mediatico? Siamo veramente stanchi e nauseati. Esiste un rimedio, una soluzione?. A tua conoscenza la Juventus ha mai veramente pensato di iscriversi ad un altro campionato? Sai che bello...il campionato italiano sprofonderebbe nell'anonimato, perderebbe introiti, Sky sarebbe costretta a comprare i diritti del campionato a cui è iscritta la Juventus. Ti sembra uno scenario irreale? Grazie dell'attenzione Un tifoso ormai rassegnato”
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Che altro aggiungere a queste considerazioni? Poco o nulla, penso che sia questo il pensiero della stragrande maggioranza della tifoseria bianconera, e penso che lo sia pure del nostro Presidente, Andrea Agnelli, non ha senso lottare per un calcio italiano all’avanguardia, di qualità, che attiri investimenti, forse meglio concentrarsi definitivamente su un progetto di super lega europea, dove la Juventus c’è già come livello qualitativo, fatturato, organizzazione, mentre il calcio italiano è ancora di terza serie. E lo rimarrà fino a quando i padroni del calcio saranno i mediocri, e i media saranno popolati da personaggi di dubbio valore, faziosi fino all’inverosimile. Il nostro amico fratello bianconero ha citato il duo Marani – Leopizzi, appartenenti ad una emittente che ha il 40% circa degli abbonati di fede bianconera, e quantomeno dovrebbe garantire imparzialità di informazione: invece si fa disinformazione a livello scientifico, tanto, come ebbe a dire qualcuno a suo tempo, una menzogna ripetuta infinite volte, diventa una verità assoluta per le masse.
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Chi ha qualche capello bianco in testa ricorderà sicuramente la famosa pubblicità dell'amaro Don Bairo (piuttosto che fine ha fatto), il cartone animato con il frate Cimabue, che, faceva una cosa e ne sbagliava due. La Lega Serie A di oggi riesce a sbagliarne anche più di due, con una sola decisione. Perchè nella ipotesi “buona”, decide in maniera irrazionale, scriteriata, come irrazionali sono state tutte le decisioni prese in questo periodo, a seguito della psicosi "coronavirus”. Nella ipotesi “cattiva”, è invece la polpetta avvelenata, preparata ad arte, per produrre il risultato che avete tutti sotto gli occhi. Già una decisione scellerata la scorsa settimana, dopo un sabato regolarmente giocato, i rinvii domenicali decisi all'ultimo momento, ma c'è l'attenuante delle decisioni politiche di governatori all'avventura: esempio la vicenda piemontese, la partita Torino - Parma rinviata due ore prima del fischio d’inizio, quando lo stesso giorno eventi sportivi si erano disputati regolarmente in città e nel circondario. Per le gare di questo turno hanno avuto una settimana di tempo per decidere il da farsi: c'erano due sole possibilità a mio giudizio, giocare tutte le partite a stadi aperti, o rinviare interamente la giornata di campionato. Non certo quella adottata solo giovedì, cinque gare a porte chiuse e cinque a porte aperte, con l'assurdo che in Lombardia e Piemonte non si gioca, ma i lombardi tifosi dell'Atalanta e i piemontesi tifosi del Torino, potevano raggiungere rispettivamente Lecce e Napoli. Poi qualcuno si è accorto che domenica sera, praticamente allo stesso orario, per uno scherzo dei calendari, si sarebbero contemporaneamente dovuti giocare due grandi classiche del calcio, il cosiddetto "clasico" Real Madrid - Barcellona, e il cosiddetto "derby d'Italia" Juventus - Inter. Per la seconda, 170 paesi collegati a vedere una gara con lo stadio deserto, uno spot altamente negativo per la Nazione, e questo a prescindere da ogni altra cosa. Ma una decisione era stata presa ormai, sbagliata o più che sbagliata che fosse. Ci sono stati una settimana, per prendere prima una decisione stupida, e poi correggerla in maniera ancor più stupida. Il discorso doveva essere semmai altro: visto che la situazione è ormai sotto controllo, che in Piemonte non ci sino stati altri casi oltre quelli accertati, che in Lombardia è sotto controllo, che forse solo in Veneto la situazione è delicata visto che in base a non si sa quale contagio virale, c'è un governatore che avrebbe visto cinesi mangiare topi vivi, poteva chiedersi già ieri alle istituzioni di rimuovere il blocco, o in caso contrario, rinviare tutta la giornata di campionato, per una questione di opportunità ed eguaglianza. Invece ... le partite che si dovevano giocare a porte chiuse, spostate al 13 maggio, giorno in cui doveva giocarsi la finale di Coppa Italia, che invece slitta al 20 maggio. Ma la Lazio e le altre potevano regolarmente giocare. E così avrete visto come gli interisti sono andati fuori di testa, perchè per loro che Juventus - Inter si giochi a Torino a porte chiuse, è una cosa normale, dunque giocarla con i tifosi presenti è un vantaggio per i bianconeri (mi chiedo come siamo riusciti allora a vincere all'andata al Meazza, con il pienone di interisti allo stadio). Ma non mi sorprende, se non fossero così non sarebbero interisti. Rimane però una decisione scellerata ancor peggio di quella presa inizialmente. Tanto per intenderci: - supponiamo che vadano avanti entrambe nelle coppe europee: i quarti di finale si giocheranno 7 - 8 aprile, 14 - 15 aprile, in Champions, 9 e 16 in EL; - le semifinali sono previste 28 - 29 aprile, 5 - 6 maggio in Champions, 30 aprile e 7 maggio in EL; - le finali sono il 30 maggio Champions, 27 maggio EL; - se Juventus e Inter dovessero arrivare in finale di Coppa Italia, dovranno giocarla il 20 e non più il 13; Quindi, piazzare il 13 maggio, mercoledì, il recupero di Juventus Inter, è la cosa più sciagurata che si potesse fare, specie se dovesse essere ancora decisiva in ottica scudetto. Adesso valutate voi, naturalmente non ragionando da interisti, mi raccomando.
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In questo pasticcio, il calcio ha mostrato certamente inadeguatezze, non ci piove, sbagliato imporre le porte chiuse, sbagliato imporre un rinvio parziale. Frutto di un vertice calcistico mediocre, fino a qualche anno addietro Gravina distruggeva il calcio semiprofessionistico oggi è presidente FIGC, dopo l'altro Attila del nostro calcio, Tavecchio: nessuno dei due ha avuto come sponsor la Juventus, te lo ricordo. In Lega oggi spadroneggia Lotito, ed infatti, quello che non si vuole ammettere negli ambienti interisti, e non solo, è che le decisioni del presidente di Lega, Dal Pino, sono l'equivalente del "pomo della discordia" di omerica memoria. E capisco pure la difficoltà per l’attuale A.D. interista (e lo è divenuto a tutti gli effetti) Beppe Marotta: la vicenda dei contrasti in Lega Serie A, sono abbastanza note, originariamente c'era da un lato il fronte delle grandi squadre, Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli; dall'altro lato il fronte delle piccole che faceva riferimento a Lotito. Saltato Miccichè, Lotito ha lanciato la candidatura Dal Pino. Chi ha rotto il fronte delle grandi è stata proprio l'Inter, i trenta denari del tradimento sono stati la nomina dell’altro A.D. interista, Antonello in Consiglio di Lega, e dello stesso Marotta, assieme a Lotito, in Consiglio Federale. Poi si è svenduto il Milan, e lì i trenta denari si sono ridotti a due spiccioli, il presidente Scaroni in Consiglio di Lega. Capite bene che la reazione di Marotta, è di quelle incomprensibili, non si può passare da alleati ad avversari nel giro di un mese. Meglio invece lasciar pensare alla longa manus juventina che comanda senza avere propri rappresentanti in consiglio di Lega o in Federazione, giusto?
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Ancor più squallida la linea tenuta dai media, siano i giornali sportivi, o redazioni sportive di giornali generalisti, tv commerciali, tv di Stato, tv a pagamento. E ci aggiungo anche quella emittente finto equidistante, Radio Sportiva, che ha dato il peggio, con informazioni ed interventi a senso unico. Tutti a cercare di far passare come vera l’ipotesi che dietro questo cambio di decisione ci sia la Juventus e Andrea Agnelli: unico ad avere detto ufficialmente, in una lunga chiacchierata andata in onda a Radio 24, che la Juventus riteneva prioritaria la tutela della salute pubblica e che avrebbe accettato ogni decisione che avrebbero adottato gli organi preposti. Nessuno a dire però che Agnelli in questo momento è in minoranza in Lega Serie A, è fuori da ogni organigramma, lui o rappresentanti della Juventus: insomma la solita italica barzelletta secondo la quale è la Juventus a comandare e intrallazzare, anche quando è fuori da ogni gioco, minoranza e senza rappresentanti negli organismi dirigenziali del calcio. Un giornalismo serio, che in Italia non esiste da decenni, parlerebbe di queste cose, spiegherebbe, ad esempio, che se c’è qualcuno che non ha alcun interesse a favorire la Juventus, questi è proprio il presidente di Lega Serie A, Paolo Dal Pino, eletto su indicazione di Lotito e contro le volontà di Andrea Agnelli. Basterebbe solo esaminare il “curriculum” dell’attuale presidente di Lega Serie A ( https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Dal_Pino ):
"Tra il 1990 e il 2001, occupa diversi incarichi nel gruppo editoriale L'Espresso. Entra come controller dell’azienda che pubblica il quotidiano La Repubblica fino ad diventare General Manager del Gruppo nel 1994. È tra i precursori di internet in Italia avendo guidato nel 1996 il lancio di Repubblica.it ... Nel 2001, assume l’incarico di CEO di SEAT Pagine Gialle ... Ricopriva contemporaneamente il ruolo di Presidente delle reti televisive La7 e MTV che appartenevano a Seat. Nel 2004, Dal Pino si trasferisce in Brasile assumendo l’incarico di President of Operation di Telecom Italia in America Latina e Presidente di Tim Brasile, uno dei maggiori operatori di telefonia ... Nell'ottobre 2011 entra in Pirelli assumendo la presidenza operativa per l’America Latina per cinque anni ... Dall'ottobre 2016 fino agli inizi del 2018 è stato CEO di Prometeon Tyre Group, l’ex Pirelli Industrial, la società che produce e commercializza i pneumatici per Truck, Bus, Agro e OTR a marchio Pirelli."
Come vedete, Dal Pino, uomo indicato da Lotito, è manager collegato a Marco Tronchetti Provera, che è ancora consigliere d’amministrazione dell’Inter, e già padrone di Telecom, controllante di SEAT Pagine Gialle, e di Pirelli, della quale Dal Pino è stato esponente di punta nel management.
Gli altri consiglieri sono:
- Luigi De Siervo, attuale A.D. di Infront Italy, società di cui ho avuto modo negli anni scorsi di parlare diffusamente, portata ad essere advisor di Lega, a suo tempo, da Galliani, con manager di area Fininvest;
- Maurizio Casasco, indipendente, già D.G. di squadre di calcio come Monza, Brescia, Fiorentina, Torino, Genoa, poi carriera all’interno del CONI, uomo molto vicino all’attuale presidente Giovanni Malagò, sì proprio quel personaggio che in una intervista, giorni addietro, annunciava la fine dell’egemonia della Juventus;
- Alessandro Antonello, A.D. dell’Inter, ramo finanziario; - Stefano Campoccia, D.G. dell’Udinese; - Luca Percassi, A.D. dell’Atalanta; - Paolo Scaroni, presidente del Milan.
Inoltre, i consiglieri federali, in rappresentanza della Lega Serie A, sono proprio Claudio Lotito e Beppe Marotta, un tempo nemici (ricorderete quando quest’ultimo, da A.D. della Juventus, voleva querelarlo), oggi a braccetto in FIGC. Noterete facilmente che l’Inter ha ben due rappresentanti in questo organigramma, mentre non c’è nessuno della Juventus. Eppure tra ieri ed oggi, all’unisono o quasi, si vuole far credere a pressioni della Juventus, e ad una Lega Serie A intimorita e condizionata dalla società bianconera. Ci sarà un giornalista che parlerà di queste cose e cercherà di approfondire meglio come siano andate le cose? Ah, naturalmente la questione emergenza sanitaria, in questo bailamme, non interessa nessuno, a conferma che il coronavirus era ed è per molti un pretesto, non un problema da affrontare con responsabilità e serietà.
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A questo punto, essendo io un “dietrologo – complottista” di natura, formulo la mia ricostruzione dei fatti. Cominciamo con ordine:
- domenica scorsa, così all’improvviso, si decise di rinviare (non di fare giocare a porte chiuse, badate), le seguenti partite: Atalanta – Sassuolo; Inter – Sampdoria; Torino – Parma; Verona – Sampdoria. Diciamo che non vi erano i tempi tecnici per disporre che si giocasse a porte chiuse, si è preferito il rinvio, ad altra data, anche per salvaguardare gli incassi, visto che ci sono stati tifosi che hanno acquistato regolarmente i biglietti delle quattro partite. Come dire, è prevalsa la logica del rinvio
- giovedì si era invece presa una decisione, in Lega, sempre da parte del presidente Dal Pino, di far giocare alcune partite a porte aperte, altre a porte chiuse, e specificamente: Juventus – Inter; Milan – Genoa; Parma – Spal; Sassuolo – Brescia; Udinese – Fiorentina.
In questo caso, la logica della tutela dei tifosi che avevano già acquistato i biglietti, e degli incassi, non è stata considerata. Poi il cambio di decisione, sabato mattina, e secondo i soliti benpensanti, e i giornalisti alla Varriale, dietro la retromarcia ci sarebbe la Juventus. Che quindi, da società in minoranza in Lega, avrebbe questo grande potere di condizionare chi a suo tempo se ne infischiò di avere il suo voto per eleggere l’organigramma sopra riportatovi. Fate però attenzione ad una cosa: tra i consiglieri di Lega Serie A, ci sono, come detto, sia il presidente del Milan, sia il D.G. dell’Udinese, ed entrambe le società, dovendo giocare a porte chiuse, avrebbero ricevuto un danno economico non indifferente, in relazione ai loro bilanci, il Milan come sapete attira molti spettatori, anche in gare non di cartello, l’Udinese ha stadio di proprietà e di norma lo riempie per partite di interesse quali quella contro la Fiorentina. Mi pare evidente che in un consiglio di Lega, ha più potere chi fa parte della maggioranza ed è presente, può deliberare o bloccare delibere con il suo voto, e non chi invece è fuori da ogni gioco, non occorre essere stati in politica o in consigli direttivi per sapere che funziona così. Quindi per ricapitolare:
a) – Dal Pino è uomo di fiducia di Lotito; b) – l’Inter è stata grande elettrice di Dal Pino, venendo ricambiata con la nomina di un consigliere federale, e di un consigliere di Lega; c) – del consiglio di Lega fanno parte due dirigenti di squadre toccate dal provvedimento di partite a porte chiuse, ossia Milan e Udinese; d) – aggiungiamo pure che per gentile concessione delle milanesi, l’Atalanta gioca al Meazza le gare di Champions, e Percassi è consigliere di Lega.
Sono davvero malpensante se dico che la lite Marotta – Dal Pino è tutta una messinscena, studiata a tavolino (dove gli interisti, come sapete, sono bravissimi), per depistare l’attenzione da chi aveva pure interesse a non giocare a porte chiuse, ossia Milan e Udinese, grandi elettori e facenti parte dell’accordo di Lega Serie A con Lotito per eleggere Dal Pino?
Insomma, il delitto perfetto, scatenare un putiferio indirizzando l’individuazione del colpevole nella Juventus, solita prevaricatrice e intrallazzatrice del calcio italiano, con Lotito a godersi lo spettacolo dei due litiganti, Marotta a fingere di essere stato danneggiato, Milan e Udinese a non rischiare più di perdere un incasso, e tutti felici e contenti, tanto media e tifoserie se la prenderanno con la Juventus.
Meditate, gente, meditate …
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