Seconda sconfitta di fila in trasferta per i bianconeri a Verona, contro una squadra che allo stato sembra essere tra le più in forma, oltre a sapere sfruttare tutte le possibili situazioni favorevoli della gara. Sconfitta che appare abbastanza allarmante, anche se arrivata in maniera molto diversa da quella del San Paolo, e proprio per questa ancora più bruciante, essendo stata gettata alle ortiche una gara proprio quando si era in vantaggio e in pieno controllo. Quello che preoccupa, a distanza di sei mesi, ancora non si vede una squadra solida, con una sua idea di gioco, vive delle giocate dei singoli, ed appunto per questo, quando i singoli sono in serata negativa, le conseguenze sono ulteriormente aggravate.
Pro e contro:
Sarri ripropone la formazione di domenica scorsa, riconfermando all’inizio Douglas Costa nel tridente con Higuain e CR7, centrocampo con Bentancur e Rabiot. Dopo un incoraggiante avvio, per una buona mezzora è il Verona a prendere le redini del gioco, manovra veloce, verticalizzazioni e gioco per vie esterne, mancando un centravanti di ruolo; tuttavia, escluso un tiraccio deviato che costringe Szczesny ad un salvataggio in angolo, non è che la Juventus abbia corso seri rischi, anzi una azione personale di Douglas Costa, e tiro che colpisce la parte bassa della traversa, altro palo colpito da CR7, che nel finale di tempo sale in cattedra, sfiorando la marcatura in altre due occasioni. Ripresa che si apre in prosecuzione del finale di primo tempo, Juventus a fare la partita e Verona non più in grado di impensierire. Con l’ingresso di Dybala, aumenta la qualità del gioco offensivo bianconero, e l’azione del vantaggio è da manuale delle ripartenze, anche se il finale è una giocata di grande classe di Ronaldo. Successivamente un paio di azioni di rimessa sprecate all’ultimo passaggio, che facevano presagire semmai ad una seconda marcatura bianconera; invece il finale sconcertante, dapprima un duplice errore di presunzione in una zona delicata, nella nostra trequarti, che innesta Borini libero di battere a rete, quindi il rigore visto dal VAR, ma non dai veronesi, in un primo momento.
*******
Che cosa non ha funzionato?
Se a Napoli aveva preoccupato il “non gioco” della squadra, a Verona invece preoccupa la carenza di personalità: partite come questa, rognose e complicate, quando sbloccate vanno portate a compimento, non possono essere sprecate in tal modo. IN altri termini, è stato un vero e proprio suicidio, conseguenti alla presunzione di chi in campo dovrebbe ricordarsi che in quella zona si spara anche in tribuna una palla, e non si fanno le giocate da circo: trovato il pari, la Juventus si è letteralmente disunita, e poi il rigore che ha completato l'opera. Ma continuare a operare riflessioni del genere, credo sia poco produttivo, c’è solo da rialzarsi d’ora in avanti, c’è da reagire, c’è da dimostrarsi di essere la Juventus. La squadra è ancora in testa alla classifica, è in semifinale di Coppa Italia, è agli ottavi di CL; è in un momento di difficoltà palese, si pagano errori di scelte estive e invernali (Emre Can esordio con il botto a Dortmund), si pagano dubbi tattici irrisolti ancora, ma proprio perchè siamo in tempo a correggere il tutto, e raccogliere le energie per finire al meglio, ritengo sia giusto adesso pensare a rialzarsi, stringersi attorno a società, allenatore e giocatori, far sentire quel calore che da tempo la tifoseria non manifesta (Verona sabato sera ci ha dato una lezione soprattutto sulle tribune), e cercare di finire al meglio questa annata, le somme le tireremo a giugno. In questi anni momenti difficili ne abbiamo visti tanti, e li voglio ricordare: - primo anno di Conte, sequela di pareggi, Milan a + 7 prima della trasferta di Firenze, di solito ostica per noi; - secondo anno di Conte, mese di novembre disastroso, due sconfitte con le milanesi, a rischio eliminazione in Champions; - secondo anno di Allegri, ci siamo trovati a metà del lato destro della classifica, dopo Sassuolo, a - 10 dalla capolista; - quarto anno di Allegri, eliminazione dalla Champions e sconfitta interna contro il Napoli. Ma alla fine abbiamo sempre vinto, non fosse altro perchè da quei momenti difficili siamo sempre riusciti ad uscirne al meglio.
*******
Promossi: Quello che spiace è sprecare così la fase migliore di Cristiano Ronaldo da quando è in Italia, segna da 10 partite, sabato sera aveva letteralmente trascinato la squadra, sarebbe bastato che lo si fosse assecondato in parte, avremmo già preso il volo in testa. Degli altri, salvo solo un po' Dybala, ma nel finale naufragato pure lui, e De Ligt.
Da rivedere Irritanti i due esterni, specie Cuadrado, Pjanic è diventato la bruttissima copia di O'Neill (vediamo chi se lo ricorda), Rabiot nuovamente passo indietro dopo un periodo di crescita, Higuain zero conclusioni a rete. Capitolo Sarri: il suo progetto di Juve penso si sia definitivamente arenato, dunque occorre cambiare e cambiare radicalmente: - se gli avversari hanno capito che schermando Pjanic, la Juve perde molto del suo potenziale di gioco, significa che occorre trovare altre fonti; - i due esterni difensivi attualmente mi sembra che squilibrino troppo la squadra, dunque o gioca l'uno o gioca l'altro; - le cose migliori le vediamo con l'accoppiata Dybala - CR7, quindi forse è preferibile modificare il modulo in un 4 - 4 - 2, più solido; - si può anche provare la difesa a 3, anche in vista del rientro di Chiellini;
*******
Prossimo turno: Domenica Juventus impegnata contro il Brescia, ultimo in classifica e al terzo cambio stagionale di allenatore. Ovvio pensare ad una avversaria con l’acqua alla gola, che piazzerà il pullman davanti alla porta, ma la Juventus non può più scherzare e perdere colpi, si deve reagire e partite come queste non possono essere affatto considerate un problema, si deve vincere e basta
La giornata di campionato:
Le inseguitrici hanno prontamente approfittato del passo falso della Juventus, e così adesso in testa ci sono tre squadre in un punto. Inter vittoriosa nel derby, pur avendo finito in doppio svantaggio il primo tempo, e con un gol, quello del pareggio, che per la seconda volta in stagione, fa supporre una “inclinazione diversa” del rettangolo di gioco rispetto alle telecamere del VAR. VAR protagonista pure a Parma, non avendo visto un nettissimo rigore a favore dei padroni di casa, e così assistiamo a VAR che pescano mani che nessuno aveva visto in diretta, nemmeno i giocatori di casa (parlo del rigore provocato da Bonucci), e VAR che non vedono ciò che si vede nettamente dalle tribune e in tv. Sta di fatto che grazie a questa svista, la Lazio porta a casa una vittoria preziosa e nel prossimo turno ci sarà Lazio – Inter. Le squadre che avevano polemizzato per gli arbitraggi, anziché beneficiarne, ne hanno avuto ulteriore ricaduta, Roma sconfitta in casa dal Bologna, Fiorentina sconfitta in casa dall’Atalanta, che adesso è quarta in solitaria. Praticamente le squadre in lizza per l’altra Europa, hanno subito tutte battute d’arresto, escluso il Verona, visto che anche il Cagliari è stato sconfitto a Genova; Napoli anch’esso sconfitto in casa dal Lecce, a conferma che due settimane fa la vittoria contro la Juventus è stata davvero casuale. *******
Le postille:
1 – “Job do Bronx”
Don “baciamo le mani a vossia” Commisso, è tornato alla carica, anche nello scorso fine settimana. Non contento della piazzata di domenica scorsa, ai microfoni di Sky è tornato alla carica, in una maniera ancora più grave e sconveniente: ha accusato opinionisti di Sky, di avere criticato le sue parole, ha ricordato che Sky è americana (invero Murdoch è australiano, ma ci può stare …), e quindi fatto intendere che in quanto tale lui ha potere di condizionare le scelte della proprietà, insomma un avvertimento vero e proprio a chi osa criticarlo. Ma la cosa più grave è stata un’altra: riferendosi alle affermazioni degli opinionisti Sky non a lui gradite, ha precisato che questi affari sono, testualmente “job do Bronx”. Penso che sapete tutti cosa sia il quartiere del Bronx della città di New York, ovvero il quartiere della criminalità più feroce, dove si uccide anche per banalità, dove un delitto si commissiona anche per una dose di eroina. Quindi capirete tutti che il cosiddetto “job do Bronx” è il “lavoro” da affidare a gente del Bronx, quindi una vera e propria intimidazione mafiosa. Verso la quale non leggo alcuna indignazione nei giornali sportivi, ma neppure nelle tv e nella stessa Sky. Ovvero testate che hanno fatto il diavolo a quattro, sulle parole di Nedved, miranti ad attenuare i toni delle polemiche: dovete capirli, parlano di mafia, di complotti e quant’altro, ma quando sentono odore di vera mafia, esprimono al meglio tutto il loro coraggio: scappando e nascondendosi.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|