Non imprecavo contro un allenatore della Juventus dai tempi di Delneri, e in particolare, per chi se la ricorda, da un Juventus - Chievo 2 - 2, che praticamente ci mise fuori per il secondo anno consecutivo dall'Europa. Quest'anno non avremo di questi problemi, almeno credo, la quinta è troppo lontana, dovremmo davvero ritirarci o quasi per riuscire a non andare in CL, ma una Juve che gioca come domenica sera meriterebbe non solo di non andare in Champions, oltre che naturalmente di non vincere lo scudetto, ma neppure di ritenersi idonea per la prosecuzione in Champions League: ribadisco a costo di nausearvi, non è la sconfitta che mi disturba, bensì il modo come si perde, specie se l'avversario non è all'altezza dei bianconeri, e guai a voi se venite a dirmi che questo Napoli è squadra superiore all'ottavo - decimo posto in classifica.
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Pro e contro:
Contrariamente alle aspettative, Sarri schiera il tridente “pesante”, con il rientro di Bentancur a centrocampo, per il resto squadra inalterata. Primo tempo decisamente bloccato, Napoli schierato con marcature molto rigide, quasi ad uomo, linee cortissime, insomma una sorta di catenaccio preventivo, in fondo neppure tanto necessario, dato che la Juventus non ha mai dato impressione di volere provare a prendere le redini del gioco, e così portieri praticamente inoperosi. Stesso clichè nella ripresa, fino al vantaggio dei padroni di casa, ma neppure questo evento imprevisto ha scosso i bianconeri, i cambi operati da Sarri anzi hanno dato l’impressione di avere ulteriormente peggiorato la situazione, non a caso arrivato pure il raddoppio. Un sussulto d’orgoglio nei minuti finali, ma troppo, troppo poco.
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Che cosa non ha funzionato? Il Napoli ha vinto per inerzia, ha vinto perchè non ne poteva fare a meno, hanno vinto perchè non abbiamo neppure provato a giocare la partita, uno schifo insomma. Potevano anche batterci, intendiamoci, anche con una nostra prestazione diversa, più determinata, più convinta, con occasioni create e fallite: ma voi vi ricordate una azione degna di nota, gol irregolare escluso, prima della zampata finale di CR7? Io no, non ne ricordo una, ma ho chiara la visione di due esterni di difesa che hanno preso il rettangolo di gioco per la spiaggia di Copacabana, Matuidi che crossa a favore dei partenopei innestando l'azione del loro vantaggio, Szczesny che respinge in avanti e non di lato, come si insegna anche all'oratorio, Pjanic che fa perdere sempre un tempo di gioco, Higuain che ... scusate mi ricordate qualcosa di Higuain, escluso quello di stare perennemente in fuorigioco?
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Promossi: Salvo solo tre giocatori, De Ligt, Cristiano Ronaldo, mezzo pallone avuto e un gol da fuoriclasse, e a sprazzi Bentancur; il resto dei giocatori in campo mi ha fatto seriamente pensare se questo sia un organico nel complesso all'altezza, e se lo è, come mai non si esprime al suo valore reale?
Da rivedere:
Sarri, parliamone: - il tridente d'attacco doveva essere il presupposto per una partita giocata in maniera diversa, non certo per giocare a ping pong a centrocampo; - Rabiot in crescita, poteva essere l'occasione ideale per un centrocampo a tre con il francese sul lato sinistro e Bentancur sul lato destro, invece tornato Matuidi, e ce ne siamo accorti proprio nel vantaggio del Napoli, prima non si era visto, e direi per fortuna; - a fine primo tempo era ipotizzabile ingresso di Douglas Costa, sullo 0 - 0, per dare maggiore velocità alle azioni offensive, considerato che la retroguardia napoletana era apparsa in difficoltà le pochissime volte in cui la Juventus aveva velocizzato la manovra d’attacco; invece è entrato sul risultato sbloccato a favore dei partenopei, ovvero nella situazione tattica peggiore, dovere rimontare e non avere spazi; - la bestemmia della serata, Bernardeschi per Dybala, con Higuain rimasto in campo, ovvero un centravanti che mai è stato servito da centravanti, e mai ha fatto in modo di farsi servire, rinunciandosi quindi ad uno che comunque l'avversario lo punta, lo prova il dribbling; - ma soprattutto, CHI DEVE DARE GLI STIMOLI GIUSTI AL GRUPPO, IN UNA SERATA NELLA QUALE SI POTEVA AMMAZZARE IL CAMPIONATO?
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Prossimo turno: Domenica Juventus impegnata all’ora di pranzo, contro la Fiorentina che, con la cura Iachini, sembra in risalita. C’è però da riscattarsi e prontamente, da dimostrare ai tifosi che Napoli è un semplice incidente di percorso, e tornare alla vittoria, in maniera nitida e convincente. L’avversario non è di quelli comodi, conosciamo bene come verranno caricati a mille i viola, anche per tenere calmo un ambiente per adesso molto deluso dal rendimento stagionale, che in una grande prova contro la Juventus potrebbe ritrovare motivazioni e fiducia, insomma la stessa condizione psicologica del Napoli di domenica.
La giornata di campionato: Poteva essere la giornata dell’allungo in testa, invece le cose sono rimaste come prima, o quasi. Sicuramente ne esce meglio la Lazio, rimasta imbattuta nel derby, anche grazie ad un rocambolesco gol frutto di una clamorosa papera del portiere romanista. L’Inter aveva sulla carta il turno più favorevole, ed invece si è fatta bloccare in casa dal Cagliari, e come spesso accade, le conseguenze sono state quelle di sempre, gesti platealmente isterici, arbitro attorniato ed inseguito, pianti vari. Per quanto riguarda le altre, fa specie la fragorosa vittoria esterna dell’Atalanta contro il Torino, oltre alla costante avanzata in classifica di Bologna e Parma, che sono in zona Europa. In coda sembra che la lotta per la salvezza si sia ridotta ad un solo posto tra Lecce, Brescia, Spal e Genoa.
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Le postille:
1 – Le parole di Sarri. Il dopo Napoli – Juventus si è ulteriormente surriscaldato a seguito delle dichiarazioni post partita di Sarri che, a specifica domanda, ha risposto schiettamente, quanto ingenuamente, che pur essendo dispiaciuto per la sconfitta, se proprio doveva perdere, meglio contro giocatori che ha avuto per diversi anni. Frase ritenuta scandalosa, lesiva dei colori bianconeri, segno di non juventinità verace, per cui una consistente parte della tifoseria ha lanciato accuse e critiche neppure tanto morbide e velate. A torto a mio modo di vedere. Frase sicuramente poco diplomatica, ma fa anche parte del corredo personale del nostro attuale tecnico, e c’è pure da comprenderlo, dato che il suo riferimento non era alla squadra avversaria, ma ai suoi ex giocatori: cosa che, a parti invertite, aveva già detto a proposito di Higuain, definito un figlio anche quando in bianconero, aveva segnato i gol vittoria della Juventus contro il suo Napoli. Ci si lamenta dell’ipocrisia che pervade il mondo del calcio, delle dichiarazioni spesso banali e scontate dei protagonisti, e si critica poi una affermazione tutto sommato innocua, che è anche segno di gratitudine ai propri ex giocatori, che hanno fatto crescere il mito di Sarri, e del suo gioco?
2 – Martinez e Bentancur Nel finale di Inter – Cagliari, l’arbitro ha espulso dal rettangolo di gioco Lautaro Martinez, protagonista di veementi proteste e ripetute offese al direttore di gara; più o meno la stessa sorte subita da Bentancur nella finale di Supercoppa. Con la differenza che il primo ha avuto appioppate due sole giornate di squalifica, a differenza delle tre comminate a Bentancur. Evidentemente la maglia conta, eccome se conta per il Giudice Sportivo. Anche perché così il centravanti interista sarà regolarmente in campo contro la … Lazio!
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