Anno nuovo, Juventus nuova? Si spera di si, visto il largo successo conseguito contro il Cagliari, una delle squadre rivelazione di questo scorcio di campionato. Partita difficile a dire il vero, ben giocata dai bianconeri, ma anche dal Cagliari che nel primo tempo aveva davvero limitato in maniera efficace le offensive bianconere, fino all’ingenuo passaggio in orizzontale di Klavan, che ha fruttato il vantaggio bianconero. Poi è stato un monologo della Juventus, anche se il Cagliari ha trovato modo di impensierire la retroguardia bianconera.
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Pro e contro:
Forse vi sorprenderò con quanto sto per scrivere, ma la Juventus del primo tempo non mi è dispiaciuta affatto, anzi. Formazione direi più “sarriana” vecchio stampo, con il trequartista, Ramsey, alle spalle di Dybala e Cristiano Ronaldo, rientro di Cuadrado sulla destra e inserimento di Rabiot a centrocampo, con due esterni difensivi più atti ad offendere, ed un centrocampo più muscolare. Dicevo buona Juve anche nel primo tempo, pur non avendo segnato, ma l’avere preso il controllo della metà campo avversaria, ha finito con il logorare fisicamente gli avversari, sempre costretti a raddoppiare sul portatore di palla, a chiudere in due o anche tre sulle fasce, visto che combinavano bene i nostri esterni con i centrocampisti di supporto, e non va sottaciuto il lavoro intelligente di Ramsey che arretrando tra le linee, costringeva sempre un difensore avversario a scalare su di lui, lasciando spazi ai nostro attaccanti, tanto che almeno tre occasioni nitide sono state costruite appunto per vie centrali, grazie a questo lavoro di elastico del gallese. I frutti poi sono stati raccolti nella ripresa, con un Cagliari che, pur volenteroso, ha finito in riserva, ed alla fine la Juventus poteva dilagare ancor di più.
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Che cosa non ha funzionato Non vorrei essere troppo ottimista, ma stavolta non trovo veri limiti o debolezze di gioco o di singoli. Semmai, a volere cercare il pelo nell’uovo, in qualche situazione i nostri centrocampisti hanno peccato a non verticalizzare rapidamente o a perdere un tempo di gioco, consentendo il ripiego dei difensori avversari. Ma è indubbio che ieri la squadra ha dato grande prova di forza, contro una avversaria che non aveva mai perso in maniera così fragorosa in questa stagione, anche fuori casa.
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Promossi:
Inutile dire che l’oscar della giornata va a CR7, alla sua prima tripletta in bianconero, di rapina il primo gol, di astuzia il terzo, ad anticipare l’uscita del portiere avversario, e la solita impeccabile trasformazione del calcio di rigore. In una giornata positiva, mi va anche di evidenziare la buona prova di Rabiot, che costretto ancora a giocare dal lato non di sua pertinenza, e con qualche sbavatura, nel complesso si è ben disimpegnato; stesso dicasi di Ramsey, poco appariscente ma molto efficace a mio modo di vedere. Bene anche Dybala, se il gol non è arrivato è per mera sfortuna.
Da rivedere:
Se proprio debbo trovare qualche elemento cui fare qualche appunto, il Matuidi vistosi ieri, mi è parso limitato al compitino facile facile, buona interdizione ma scarsa qualità quando c’è stato da inserirsi.
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Prossimo turno:
Domenica sera chiusura del girone d’andata in trasferta all’Olimpico, contro la Roma, reduce dalla inopinata sconfitta interna contro il Torino. Invero la sconfitta interna dei giallorossi è stata la sorpresa della giornata, considerato il cammino che li aveva portati al quarto posto in classifica, dopo un inizio incerto. Infortuni e squalifiche hanno pesato, ma la squadra di Fonseca non è da sottovalutare, anzi, proprio perché in corsa per i posti che contano in Europa, e per la sconfitta rimediata ieri, non è difficile pensare che cercheranno il riscatto, in quella che è ormai una classica di campionato.
La giornata di campionato: Tutto invariato o quasi in vetta, anche l’Inter ha vinto in trasferta al San Paolo, contro un Napoli che attualmente è lontanissimo parente della squadra che per anni ha lottato al vertice. Vittoriosa pure la Lazio, nell’anticipo contro il Brescia, in trasferta, ancora una volta nei minuti di recupero e in superiorità numerica, come dire, per adesso gira tutto bene in casa biancazzurra; altra sonora vittoria dell’Atalanta contro un Parma rimaneggiato, unica delle squadre di testa ad avere steccato è stata appunto la Roma. Continua la crisi del Milan, non segna da tre giornate, e neppure l’esordio di Ibrahimovic ha cambiato le sorti dei rossoneri, bloccati in casa dalla Sampdoria. In coda si fa difficile la situazione della Spal, sconfitta in casa dal Verona, mentre risalgono Genoa, vittorioso con polemiche, contro il Sassuolo, e Udinese che passando a Lecce, si mette fuori per ora dalla zona calda.
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Le postille:
1 – Vai col liscio Negli scorsi anni, uno dei temi di polemica antijuventina, è stato il presunto “scansamento” delle rivali, soprattutto medio-piccole, quando incontravano i bianconeri e perdevano in maniera più o meno netta. Concetto “singolare”, degno solo del nostro chiacchiericcio calcistico, dato che pensare che una medio – piccola, si chiami Sassuolo, si chiami Genoa, si chiami Atalanta (che oggi è a tutti gli effetti una grande del calcio, ma qualche anno fa era un semplice provinciale), o si chiami come preferite, possa venire a Torino e fare la partita della vita, fermando la squadra più forte, scudettata e in testa alla classifica, è davvero pensare agli asini che volano. Intendiamoci, nel calcio la sorpresa può esserci sempre, ma appunto la sorpresa è qualcosa di imprevisto, non di scontato. Tuttavia, come sapete, il termine usato è stato “scansarsi” quando arrivava la partita con la Juventus. Noi non lo abbiamo mai pensato quando al posto dei bianconeri c’erano altre squadre, anche quando vi erano gemellaggi palesi e tifo a perdere verso la propria squadra, indimenticabile rimane il 5 maggio, con tifoseria laziale e interista gemellate, per festeggiare uno scudetto che poi non arrivò, a causa dei giocatori laziali, che la partita se la giocarono davvero. E non dobbiamo pensarlo nemmeno adesso, quando assistiamo a partite nelle quali la nostra concorrente diretta vince segnando tre reti su: - azione provocata da uno scivolamento di un difensore a centrocampo che lascia un buco difensivo enorme; - portiere che trasforma un pallone parabilissimo in una pallina da flipper, facendolo rotolare in fondo al sacco; - difensore che scivola al centro area, fornendo un invitante assist di tacco all’attaccante avversario. Anche perché siamo certi che fra qualche settimana, quando l’avversaria di quella squadra che ha giocatori che scivolano facilmente, cambierà uno dei suoi colori della divisa da azzurro in bianco, i tacchetti che useranno saranno molto ma molto diversi rispetto a ieri sera. O no?
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