Con due turni di anticipo, la Juventus conquista la qualificazione agli ottavi di Champions League, grazie alla vittoria maturata nei minuti di recupero a Mosca, contro il Lokomotiv. Un cammino che, senza quei fatidici 20 minuti finali del Wanda Metropolitano, sarebbe da percorso netto, solo vittorie, cosa che francamente non ricordavo da anni. Certo, non è tutto oro quello che luccica, anche mercoledì sera la squadra ha mostrato momenti di appannamento e di confusione, a conferma che ancora non si è raggiunto un rendimento ottimale, tecnico e tattico: solo che adesso si potrà lavorare con più tranquillità per arrivare al meglio in primavera.
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Pro e contro: Formazione un pochino a sorpresa, quella schierata da Sarri, direi proprio inedita in questa stagione: Rugani al posto di De Ligt, Danilo a destra al posto dello squalificato Cuadrado, a centrocampo Rabiot per Matuidi e Ramsey trequartista a supporto delle due punte Ronaldo e Higuain. Il buon inizio e il gol fortunoso nei primi minuti di gara, probabilmente hanno illuso i bianconeri, ed invero dopo il pareggio dei padroni di casa, sono stati i russi a farsi preferire nella manovra, pur non creando grossi problemi alla porta di Szczesny. Meglio le cose nella ripresa, soprattutto nella seconda parte, gli di Bentancur per Ramsey, di Douglas Costa per Khedira, con il brasiliano schierato più che da tre quartista da esterno arretrato tra le linee, ed infine di Dybala per CR7, hanno ravvivato il gioco della Juventus e se è vero che si è rischiato molto su un grossolano errore di Rugani, e grazie al provvidenziale intervento sulla linea di Bonucci, è anche vero che nella ripresa è stata soprattutto la Juventus a creare le maggiori insidie, con il portiere russo Guilherme salito sugli scudi in almeno due occasioni. Ma nulla ha potuto sulla micidiale combinazione Douglas Costa – Higuain – Douglas Costa, che ha deciso la gara.
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Che cosa non ha funzionato? Come dicevo, formazione inedita, anche troppo, per una partita delicata anche se non fondamentale, la Juventus poteva anche pareggiarla e rinviare la qualificazione ai prossimi turni, o anche perderla rischiando un pochino, ma sempre relativamente, visto che l’ultimo turno i russi saranno impegnati a Madrid. La difesa ha lasciato a desiderare, nel senso che si è avvertita l’insicurezza del reparto, anche per la scarsa copertura a centrocampo, diciamo che schierare Khedira e Rabiot contemporaneamente non è stata una ottima idea, non a caso la squadra si è meglio riequilibrata con Bentancur prima e Costa successivamente. In fase offensiva a lungo i bianconeri hanno manovrato per vie orizzontali, cercando le verticalizzazioni per vie centrali, sfruttando dunque poco le fasce, dove invero il Lokomotiv sembrava più fragile, e non a caso quando i bianconeri hanno schierato due giocatori abili a puntare l’avversario e quindi creare superiorità numerica per vie esterne, le cose sono totalmente cambiate in meglio.
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Promossi:
Due giocatori sugli scudi: il primo indubbiamente Douglas Costa, il suo ingresso devastante ha cambiato letteralmente il volto della gara, e il finale è merito di una sua giocata straordinaria. L’altro è Bonucci, sicuramente il giocatore che ha tenuto la baracca nei momenti difficili, provvidenziale il suo salvataggio sulla linea di porta, a Szczesny ormai battuto. Degli altri, tutto sommato non male Rabiot, soprattutto nella ripresa, buon impatto sulla gara anche di Bentancur, e menzione anche per Higuain, che ha lavorato anche molto per la squadra.
Da rivedere: Credo sia assodato che Rugani ha ormai fallito ogni esame che gli si è presentato, per dimostrarsi giocatore da Juventus, se dopo quattro anni, giocando e allenandosi a contatto con i mostri sacri della difesa juventina del passato, non è ancora cresciuto, significa che il giocatore è questo, magari elegante nelle movenze, quanto sprovveduto e incerto quando c’è da chiudere sugli avversari. C’è pure un problema CR7 attualmente, vero che le conclusioni a rete se le cerca, se le costruisce, ma appare svogliato e spesso impreciso, bene ha fatto Sarri a sostituirlo.
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Prossimo turno: La prossima gara allo Stadium varrà solo per decidere la prima classificata, tra Juventus e Atletico Madrid. I bianconeri adesso hanno due risultati su tre, come dire possono giocare senza l’ansia di dovere necessariamente vincere, il che è un vantaggio psicologico rilevante. Anche l’Atletico potrebbe non avere interesse a non scoprirsi troppo e portare a casa un pareggio che non lo esporrebbe a rischi per l’ultima gara in casa, contro il Lokomotiv. Specie se nell’altro confronto il risultato dovesse premiare il Leverkusen, e dunque eliminare definitivamente anche da piazzamento Europa League il Lokomotiv Mosca, che quindi a Madrid arriverebbe già fuori dalle competizioni europee, o se le due dovessero pareggiare, andando a 4 punti entrambe. Insomma, potrebbe verificarsi la stessa situazione del 2015, quando a Torino maturò il pareggio a reti bianche, che accontentava entrambe, anche se a piazzamenti rovesciati, spagnoli primi e bianconeri secondi.
La giornata di Champions: Anche in questo turno, si manifestano gli enormi squilibri tra le squadre, nei vari gironi, ci sono goleade come quella del Real Madrid contro il Galatasaray, del Tottenham a Belgrado, squadre ormai fuori da ogni gioco, e già quattro qualificate al turno successivo, Juventus, Bayern, PSG e Manchester City. Le italiane hanno avuto un rendimento contraddittorio, ad un martedì negativo, con il pareggio interno del Napoli contro il Salisburgo, che non ne pregiudica le chances di passaggio agli ottavi, e la sconfitta dell’Inter a Dortmund, che invece complica dannatamente il percorso dei nerazzurri, praticamente costretti a giocarsi il tutto per tutto nella prossima trasferta di Praga e nell’ultima in casa contro il Barcellona. Parziale riscatto dell’Atalanta, che impone il pareggio al Manchester City, in una gara che poteva anche finire diversamente per gli orobici, con gli avversari in 10 e senza portiere, sostituito da un difensore.
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Le postille:
1 – Senza Parole … Cronache dal mondo calcistico italico in Europa: a) – Dortmund, nel dopopartita Antonio Conte sclera contro la dirigenza nerazzurra, accusata di scarsa capacità di programmazione, di non avere compiuto un mercato adeguato, e dunque di non metterlo in condizione di poter essere vincente; b) – Napoli, Stadio San Paolo, va in onda l’ammutinamento dei giocatori del Napoli, al termine di una deludente gara contro gli austriaci del Salisburgo, i quali si rifiutano di ubbidire alle decisioni della dirigenza, di ritiro fino a domenica prossima. Stiamo dunque parlando di Inter e Napoli, le cui tifoserie, come sapete, ci accusano di ogni nefandezza, aggiungendo che noi sappiamo vincere solo in Italia, grazie al “palazzo” a noi asservito. E che non saremmo in grado di vincere in Europa, perché lì non si ruba. Loro … che in Europa danno questi spettacoli!
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