Brutta prestazione della Juventus e pareggio che fa mordere le mani, almeno a vedersi i risultati delle concorrenti, maturati successivamente. Juventus che è sembrata entrare in campo con le pantofole, convinta mentalmente che poteva e doveva essere una formalità, ma nel nostro campionato anche una trasferta a Lecce, dove la squadra di casa aveva solo rimediato sconfitte finora, diventa insidiosa se l’avversaria viene sottovalutata. Per fortuna non è successo nulla di compromettente, visti i passi falsi delle rivali.
*******
Pro e contro: Il turn over era prevedibile, visti gli impegni precedenti, tra campionato e Champions, la squadra giocherà ogni tre giorni fino al 10 novembre, per cui la necessità di far riposare chi ha giocato di più era quasi una necessità, anche se poi qualcuno che ha giocato più di altri, era ugualmente in campo. Tuttavia, sembrava che la partita si potesse incanalare nei binari giusti, forse perchè nei minuti iniziali si arrivava facilmente in area di rigore leccese, forse perchè, episodio dell'atterramento di Emre Can a parte, nei primi 20 - 25 minuti tra un gol annullato, alcuni erroracci di precisione al tiro, un miracolo del portiere salentino su Dybala, sembrava che la vittoria potesse arrivare in maniera abbastanza agevole, ed invero l'essere passati in vantaggio ad inizio ripresa faceva supporre l'inizio non dico di una goleada, ma di un risultato che potesse diventare anche corposo. Invece non è stato così, anzi, una sola occasione in tutta la ripresa, angoli su angoli, sempre battuti a caiser di levriero, manovra stucchevole di passaggi e passaggini più che prevedibili.
*******
Che cosa non ha funzionato? Diciamolo chiaramente, turn over va bene, ma occorre anche raziocinio nel farlo, far rifiatare qualcuno è corretto, ma mi pare che sabato pomeriggio sia mancata la logica , un centrocampo inedito, un modulo con trequartista che non è trequartista, cambi non proprio pertinenti e qualcuno tardivo, per cui con il passare del tempo la squadra in campo ha dato l'impressione di capirci ancor meno, di attaccare per inerzia ma non con convinzione e con idee. Se una squadra gioca male o senza convinzione, il problema va posto a chi sta in panchina, e dunque non si può non mettere sul banco degli imputati proprio Sarri che, da toscanaccio, ogni tanto ha l'aria di chi ci deve stupire con i suoi effetti speciali (alla Lippi che si inventava qualche difensore a centrocampo, per dire). Probabilmente voleva stupire con Bernardeschi dietro le due punte, in effetti la mossa ha stupito davvero, ma nel senso che se avessimo giocato in 10, non avremmo visto un giocatore ciccare un rigore in movimento nel primo tempo, centrare il palo a porta vuota, o trasformare mete centrando i pali alti rugbistici, ignorando compagni liberissimi in area; squadra molle ed entra Khedira, quando il Rabiot vistosi da ultimo avrebbe meritato maggiore fiducia, o esce Emre Can che tutto sommato non aveva fatto peggio di altri. Ma soprattutto, perchè non convocare CR7? Doveva rifiatare, certo, ma portarlo in panchina e, nel caso, schierarlo negli ultimi minuti, visto che siamo a corto di attaccanti, poteva almeno risolvere la partita;
*******
Promossi: Giocatori che si siano distinti sabato non mi pare ce ne siano stati: se proprio vogliamo assolvere alcuni, Szczesny un intervento provvidenziale a inizio gara, Alex Sandro ha fatto il suo, spesso senza supporti vicini, Bentancur molta volontà, ma anche moltissima confusione, ed infine Dybala, per il rigore trasformato e l'occasione del primo tempo.
Da rivedere: Come detto, più che darsi colpe specifiche ai giocatori della brutta prestazione, il vero responsabile è l’atteggiamento mentale con cui si è affrontata la gara; poi naturalmente ci sono state le prestazioni dei singoli che hanno condito il tutto. Bernardeschi sta diventando un punto interrogativo, dopo due anni che sembrava poter esplodere da un momento all’altro, e che comunque dava sempre segnali di miglioramento costanti, adesso sembra essersi involuto, non trova il suo posto in campo, non è mai entrato nella logica di fare il trequartista, anzi direi che ha fatto la punta quando doveva rifinire, e ha rifinito quando invece sarebbe stata più utile la giocata individuale o la conclusione; Danilo era al rientro, forse sarebbe stato meglio far partire Cuadrado ad inizio e poi schierarlo nel finale; De Ligt è davvero sfortunato, non si può dire avesse sbagliato ed anche sabato è stato vittima di una regola folle.
*******
Prossimo turno: Mercoledì la Juventus riceverà il Genoa che, cosa ormai abituale da qualche anno, praticamente all’arrivo dell’incontro con i bianconeri, si presenta con il cambio dell’allenatore. Altre volte è stata proprio la partita d’esordio del nuovo tecnico, stavolta invece siamo alla seconda per Thiago Motta, che ha iniziato con una netta vittoria ai danni del Brescia. Ad onor del vero, la cosa sorprendente era vedere la formazione rossoblù così in basso di classifica, visto l’organico, e comunque non penso fosse solo responsabilità di Andreazzoli. Sicuramente ci vorrà una Juve molto diversa e determinata, rispetto a sabato scorso.
La giornata di campionato: In una giornata nella quale, dopo il passo falso della Juventus, tutto poteva cambiare, è rimasto tutto come prima, grazie ad una sequenza di giocate a perdere da parte delle inseguitrici, unica che ne ha approfittato è stata l’Atalanta, vittoriosa sonoramente contro l’Udinese in inferiorità numerica, ed ora solo a tre punti dalla vetta e due dal secondo posto. Ha pareggiato in casa l’Inter, e tutto sommato le è andata bene, tanto che sono iniziati i pianti di Antonio Conte, per l’organico “corto”; ha pareggiato il Napoli a Ferrara, e dalle parti del Vesuvio sono iniziati i mugugni e le critiche verso Ancelotti, dato che i partenopei, in questo momento, più che guardare la vetta della classifica, devono seriamente guardarsi dalle inseguitrici, e pensare che le rivali in nerazzurro, Inter e Atalanta, sono già avanti, con lo scontro diretto con i bergamaschi al prossimo turno. Giornata positiva per le romane, entrambe vittoriose, i giallorossi contro un Milan che, per quanto assurdo possa sembrare, deve cominciare a pensare più a non essere risucchiato nelle zone basse della classifica, che ai piazzamenti in Europa; i laziali hanno espugnato il Franchi, mettendo fine alla serie positiva della Fiorentina. In coda rimane distanziata la Sampdoria, sconfitta a Bologna, mentre il Genoa tira un primo sospiro di sollievo.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|