Una partita che lascia l'amaro in bocca, quella di esordio in Champions da parte della Juventus, che raccoglie solo un punto al termine di una gara sicuramente eccellente, macchiata solo da due pecche, purtroppo fin troppo pesanti. Gara che si poteva e doveva stravincere, soprattutto per un secondo tempo perfetto o quasi; dopo un primo tempo un pochino titubante, ma senza avere corso pericoli, nella ripresa la miglior qualità dei bianconeri è venuta fuori, maggiore velocità di manovra, soprattutto sulla trequarti avversaria, ottimo lavoro sulle fasce, due reti realizzate, altre fallite di poco, controllo totale della partita, nessun rischio corso, Szczesny lavoro di ordinaria amministrazione. Poi l’imponderabile che poi tanto imponderabile purtroppo comincia a non essere, ne parlerò più avanti: resta quindi il rammarico di una impresa non completata, anche se va detto che finalmente la Juventus segna contro la squadra di Simeone, a casa propria, e probabilmente prima della partita avremmo firmato tutti per un 2 – 2.
*******
Pro e contro: La Juventus è stata pressochè perfetta fino al 70' minuto, un primo tempo iniziato timidamente , ma senza rischi di sorta, ed un finale di tempo in crescendo, grazie ad un 4 - 4 - 2 molto elastico, che in fase di attacco si è trasformato sempre in 4 - 2 – 4, così da creare problemi enormi agli avversari: due esterni larghi un attaccante al centro ed un centrocampista ad inserirsi, a seconda dei movimenti di Higuain o di Ronaldo; difesa alta, stretta, così da costringere gli avversari ad attaccare sulle fasce dove non avevano vere ali di qualità, Trippier è sempre un difensore ed è stato tanto volenteroso quanto inconsistente, dall'altro lato Lemar forse più tecnico ma per questo più efficace, coppia centrale sempre stretta che ha chiuso al meglio su Diego Costa (credo mai arrivato al tiro) e Joao Felix, vistosi solo per una azione personale nel primo tempo. Diciamo che ai colchoneros manca, e si vede, Griezman, come ricorderete, quando lo scorso anno Simeone fece entrare Morata, facendo defilare il francese sulla fascia e arretrando il suo raggio d’azione, i bianconeri non ci capirono più nulla, mentre quest’anno, anche se Simeone ha concluso con 4 attaccanti in campo, la dinamica particolare dei due gol, punisce eccessivamente la Juventus.
*******
Che cosa non ha funzionato? Le cose da migliorare dunque non riguardano l'assetto tattico, anche stasera direi eccellente, compreso quel centrocampo che fa storcere a qualcuno il naso, dimenticandosi dell'abilità di Matuidi a muoversi a tuttocampo e defilarsi sulla sinistra, o della sagacia tattica di Khedira, ma riguardano le palle inattive, dove ho visto più errori di reparto o di atteggiamento, che errori dei singoli, specie nel primo, palla lenta e leggibile come sviluppo, mentre sul pareggio direi che lì si ci è messa pure la sfortuna, Herrera ha colpito praticamente senza accorgersene. Certo, dopo il gol di Savic i padroni di casa hanno giocato il tutto per tutto, anche giocando a calci più che a calcio; qualche scelta sbagliata dei nostri (sulla doppia occasione di fila fallita da Higuain e Matuidi, Ronaldo era in splendida solitudine e in migliori condizioni di battere a rete), l'azione d'angolo (poco prima un fallo di un giocatore atletista, Joao Felix non rilevato dall'ineffabile olandese in giallo), e il finale ancora bianconero, ad un soffio dal terzo gol proprio CR7 con una azione personale che ha fatto tremare il Wanda Metropolitano. A volere trovare il pelo nell’uovo, è la seconda volta che, uscito dal campo Khedira, qualcosa si incrina nella fase difensiva, non so se le due cose sono collegate fra di loro, ma il dato è questo, cinque gol subiti dopo la sua uscita dal campo, zero gol invece a Firenze in un pomeriggio anonimo della squadra.
*******
Due paroline sulla direzione di gara: ancora una volta in un campo spagnolo si evidenzia il doppio binario di direzione di gara, si consente il calcio duro e provocatorio dei padroni di casa, si lasciano correre falli e fallacci, al contrario si censurano anche gli starnuti. Tralasciamo l’azione che ha prodotto l’ammonizione di Cuadrado, scalciato da Lodi, poi scalciato da Koke e punito per lo svenimento del primo; l’azione emblematica è un’altra, nella ripresa, CR7 al limite dell'area di rigore atterrato, arbitro lascia correre, palla arriva a Khedira, placcato praticamente sulla lunetta, arbitro ancora lascia correre, riprende palla l'Atletico, analoga spallata su Diego Costa e punizione fischiata a loro favore! Inoltre, è la prima volta che vedo applicarsi una norma del vantaggio in questo modo, perchè il non concretizzarsi del vantaggio deve essere immediato, non sugli sviluppi della azione, eppure il nostro fenomeno ha fermato il gioco ugualmente e, casi della vita, proprio da questa punizione è scaturito il gol che ha dato speranze ai padroni di casa.
*******
Promossi:
Ho visto un Bonucci sontuoso, vero capitano in tutti i sensi della squadra, non ha sbagliato nulla; in crescita De Ligt, evidentemente comincia a inserirsi al meglio nei meccanismi di squadra, e non comprendo le critiche che ha ricevuto, non vanno cercate su di lui colpe per i gol. Il Cuadrado della ripresa è al livello del suo primo anno in bianconero, Matuidi fare praticamente tutto in campo, e Pjanic che mi sembra meno dedito a tenere palla e più attento a smistare di prima intenzione per velocizzare la manovra.
Da rivedere: non direi che ci siano stati giocatori insufficienti, anche se si potrebbero fare le pulci su Szczesny soprattutto sul primo gol, e su Bentancur, sempre nella stessa azione. Ma credo non sia un problema di errori personali, bensì di atteggiamento e di affiatamento tra giocatori che in buona sostanza si trovano assieme per la prima volta: una linea difensiva con due nuovi giocatori, ovvio che necessita di tempo per assimilare movimenti e meccanismi di copertura su palla inattiva.
*******
Prossimo turno: Un girone che si complica fin dall'inizio, vista l'imprevista vittoria del Lokomotiv Mosca in terra tedesca, diventerà fondamentale vincere le prossime due gare, per non avere problemi di sorta, giocandosi le ultime due proprio contro Atletico a Torino e l'ultima a Leverkusen. E proprio i tedeschi saranno di scena allo Stadium nel secondo turno: partita che per loro diventerà fondamentale, una seconda sconfitta di fila praticamente potrebbe metterli fuori dalla competizione, e dunque saranno più agguerriti e determinati quantomeno a uscire indenni. Diciamo che, per fortuna, le gare di campionato da qui al primo ottobre, non sono proibitive, serviranno soprattutto a mettere minuti nelle gambe dei giocatori, fare turn over e assimilare meglio qualche correttivo nella difesa su palle inattive.
La giornata di Champions: Un primo turno con diverse sorprese, molte conferme e soprattutto la conferma che i gironi a 32 squadre risultano spesso squilibrati, gironi di ferro e gironi quasi da Europa League, squadre forti a rischio eliminazione fin da subito e squadre di medio valore che potrebbero anche arrivare ai quarti di finale con un po’ di fortuna. Tra le sorprese, possiamo evidenziare i risultati negativi delle inglesi, solo il City vittorioso, poi due sconfitte, Chelsea in casa, Liverpool a Napoli, e un pareggio in terra greca da parte del Tottenham; idem la netta sconfitta del Real Madrid a Parigi contro il PSG; poi gli altri risultati direi nella previsione. Delle italiane bene il Napoli, che a mio giudizio conferma come lo scorso anno il Liverpool si sia rivelato più fortunato che forte (non dimentichiamo che stava per essere eliminato ai gironi, proprio dai partenopei), male le due nerazzurre, ma mentre l’Atalanta tutto sommato credo abbia pagato lo scotto del noviziato, l’Inter ha rimediato decisamente una figuraccia, pareggiando praticamente a tempo scaduto contro la formazione ritenuta più debole del suo girone, lo Slavia Praga.
*******
Le postille:
1 – Son tornati i ristoranti … Suppongo avrete letto tutti le dichiarazioni del fuggiasco di luglio, oggi alla guida della sua squadra naturale, l’Inter, a proposito delle sue esperienze passate in Champions League. In sintesi, il tecnico interista, ha detto che nelle sue precedenti esperienze nella competizione massima europea, ha dovuto guidare squadre appena nate, dunque poco solide ed esperte per la competizione, quasi volesse mettere le mani avanti per la sua nuova esperienza, alla guida di una squadra che comunque lo scorso anno in CL c’era eccome, salvo suicidarsi all’ultimo turno del girone eliminatorio. Da mie personalissime fonti riservate, ho saputo che le dichiarazioni sul punto erano state molto più lunghe ed articolate, solo che hanno preferito, i giornalisti, tagliare per ragione di sintesi, il ragionamento fatto dal tecnico interista. Io ne sono venuto in possesso, e per dovere di informazione, ritengo utile pubblicarlo:
Giornalista: Lei domani ritorna a competere in Champions League, dove non ha avuto esperienze molto positive. Quest’anno come ritiene di dovere affrontare la competizione?
(Antonio Conte): “Lei sda fagendo bolemiga e sbegulazione gondro di me, berghè non rigorda bene gome e guando io ho allenado in Ghambions Lighe. Io gi ho allenado una sguadra ghe veniva da seddimi bosti in gambionado idaliano, che valeva gome un risdorande da diegi euro mendre gli aldri avevano risdorandi da gendo euro. Ed avevo una dirigenza ghe non mi gombrava i fuoriglasse ghe desideravo, gome il fandasdigo Idurbe. Guardi lei gome ho dovudo gombedere in Ghambions Lighe gondro il fordissimo Gobenaghen, e lo sguadrone durgo ghe dremare il mondo fa, il Galadasaray allenado da Mangini, e ghe gi ha eliminado berghè fordissimo. Io dovevo allenare guesdi sgarsoni, Buffon, Barzagli, Bonuggi, Ghiellini, Ligsteiner, Marghisio, Birlo, Vidal, Bogba, Devez, Loriente, dovendo lasgiare in banghina il fenomeno ghe avevo voludo io in difesa, Ogghebonna, o Beluso, o Isla, che erano andibadigi ai dirigendi. Sgrivedele guesde gose, invege di bolemizzare gon me, berghè siede filo juvendini”
Penso non sia necessaria la traduzione …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|