Una sconfitta indolore e per molti aspetti immeritata, quella maturata al “Paolo Mazza” di Ferrara, per la Juventus contro la SPAL. Diciamo pure che la pur rimaneggiatissima formazione schierata da Allegri si è fatta abbondantemente onore nei 90’, la sconfitta è maturata per due ingenuità, cui si sommano valutazioni arbitrali dubbie, sul pareggio della SPAL c’è il sospetto di una azione fallosa a danno di Kastanos, sul secondo l’impressione è che il primo controllo in anticipo sia stato di braccio e non di petto. Ma al di là di questi episodi, si è vista una Juve tenere bene il campo, comandare a lungo il gioco, passare meritatamente in vantaggio, ed avere pure le occasioni nel finale per raddrizzare il risultato
Juventus In
La Juventus è scesa in campo con un 3 – 5 – 2 teorico: davanti a Perin, la linea difensiva composta da De Sciglio, Barzagli e l’esordiente Gozzi; centrocampo a 5 con Cancelo e Spinazzola esterni, Bentancur centrale, e due mezze ali Cuadrado e Kastanos, abbastanza adattati nel ruolo; attacco con Kean e Dybala. Appunto l’ecletticità di alcuni giocatori ha consentito alla squadra di modellarsi sul campo, in fase di possesso palla o di non possesso palla, a seconda delle esigenze: in sostanza quando la squadra avanzava sulle fasce, si creava una sorta di duplicazione di esterni, Cancelo – Cuadrado sulla destra, e Spinazzola – Kastanos sulla sinistra, praticamente un 4 – 4 – 2 reale, con Dybala a collocarsi più arretrato rispetto a Kean, unico terminale offensivo. Sistema che ha funzionato discretamente, anche perché nel primo tempo l’arretramento di Dybala, consentiva di avere subito un riferimento per il primo passaggio a Bentancur, schierato da play basso, e con una sostanziale superiorità numerica a centrocampo, la SPAL non aveva veri sbocchi per poter attaccare, mentre i bianconeri potevano approntare diverse soluzioni offensive, e già prima del gol di Kean, erano state create situazioni pericolose in area spallina.
Juventus Out
Nella ripresa la dinamica è cambiata con il pareggio immediato di Bonifazi, a mio giudizio viziato da una vistosa spinta a danno di Kastanos, che non è potuto intervenire. Il pareggio ha dato ai padroni di casa maggiore linfa, ed invero per una decina di minuti la SPAL ha pressato con maggiore determinazione, non facilmente tamponata dalla retroguardia bianconera. Il primo cambio, Nicolussi per Kastaos, ha fatto ridisegnare l’attacco con l’avanzamento di Dybala e il nuovo entrato più basso, si è passati ad un 3 – 4 – 3, Cuadrado si è defilato a destra, per provare a formare un vero tridente offensivo in fase d’attacco, con il nuovo entrato Nicolussi in posizione centrale, davanti a Bentancur. Tridente che è rimasto tale con il successivo ingresso di Mavididi, punta effettiva, al posto di Kean, mentre con Bernardeschi al posto di Barzagli, la squadra è passata con difesa a 4, Cancelo e Spinazzola ripiegati sulla linea di difesa, Cuadrado mezzala e l’ex viola esterno offensivo. Nel complesso, la squadra non è dispiaciuta, soprattutto gli esordienti, anche se i gol passano da ingenuità dovute ad inesperienza, di Nicolussi nel secondo gol in particolare, rimasto fermo anziché andare verso la palla: ma sono appunto le inesperienze di ragazzi che fanno il loro esordio e che appunto debbono imparare, ma di avere buoni numeri oggi lo hanno dimostrato, in particolare Gozzi e il già citato Nicolussi.
I singoli
Solita menzione d’onore per Kean, ancora in gol, e siamo al sesto in campionato, superando così il Del Piero del suo primo anno in bianconero, 1993 – 94. Degli altri, non sono dispiaciuti i babies Gozzi e Nicolussi, e Cuadrado al rientro è sembrato motivato. Qualche incertezza invece l’ha mostrata Perin sui due gol subiti, secondo me deriva proprio dalla mancanza di continuità a giocare.
La direzione di gara.
La partita contava fino ad un certo punto, ma è stata la solita direzione di gara di Doveri. C’era pure da immaginarselo dopo le polemiche della settimana scorsa, e così due possibili episodi da VAR non sono stati neppure presi in esame, quando è forte il dubbio che il gol decisivo spallino sia irregolare. Ma non solo: nella ripresa abbiamo assistito ad una autentica caccia all’uomo verso Cuadrado, a placcaggi rugbystici dei padroni di casa su nostri giocatori, mai sanzionati in maniera esemplare.
Prossimo turno
Sabato potrebbe essere la partita della certezza matematica dello scudetto, contro la Fiorentina, del ritornato tecnico Montella. Anche se lo scudetto è stato già vinto fin dai primi di marzo, con la vittoria a Napoli. I viola non hanno più altri obiettivi di classifica, troppo distanti dalle piazze valide per l’Europa, ma con la possibilità di raggiungerla diversamente, con la Coppa Italia, per cui presumo saranno soprattutto concentrati sulla semifinale di ritorno a Bergamo contro l’Atalanta; Juventus che può anche accontentarsi del pareggio e che avrà da smaltire le ruggini della semifinale di ritorno di Champions.
La giornata di campionato
La lotta per i posti Champions si sta progressivamente riducendo alle milanesi, o meglio ad una delle due, e alla Roma, con qualche possibilità ancora per Atalanta e Lazio, ma si tratta di possibilità più teoriche che reali. Nello scontro diretto, ha avuto ragione il Milan, ma la Lazio ha il dente avvelenato, e direi a ragione, per la direzione di gara di Rocchi: piuttosto avrete notato tutti la presenza vicino ai dirigenti del Milan, anche di Adriano Galliani, euforico al momento della realizzazione del rigore, a conferma che è proprio vero che quest’ultimo e il suo capo Berlusconi, siano calcisticamente interessati solo al Monza. La Roma vince con sofferenza contro l’Udinese e rientra in gioco per il quarto posto, dal quale si allontana l’Atalanta, non in grado di battere in casa l’Empoli stasera. In coda, Chievo ormai aritmeticamente in B, Frosinone quasi, si accende la bagarre per l’ultima piazza.
Le mie postille
1 – L’angolo della Champions League
La tifoseria juventina è davvero strana, dopo giorni di autogufaggio, per assenze, per scelte tecniche, per non so quali altre diavolerie per cui dovevamo perdere con Rugani e Bentancur in campo, adesso che abbiamo pareggiato in un modo che potremmo anche dire con rammarico, ho avuto modo di leggere già che a Torino sarà dura, che l'Ajax giocherà meglio di mercoledì scorso, che loro sono fortissimi e corrono moltissimo, mentre i nostri non sono così forti e non corrono. Domanda a tutti costoro, ma perchè vi ostinate a tifare Juventus, quando nel panorama italiano avete molte altre squadre che possono darvi soddisfazione, a cominciare dalle due milanesi? Vero, l'Ajax è più forte di quanto si potesse supporre, non ha caso ha eliminato il Real Madrid, gioca bene, ma se giocando così in casa non è andato oltre un pareggio provocato più da un nostro errore che da una loro azione (anche se ne hanno create occasioni, non possiamo negarlo), contro una Juve che era rimaneggiata e con due giocatori nettamente sotto tono, vuol dire che non è proprio il mostro che adesso si vorrebbe dipingere: a mio modo di vedere, è una squadra "zemaniana" come mentalità, attacca in massa, se l'avversaria si fa prendere dal panico si prende l'imbarcata, ma se sa mantenere i nervi saldi e si accorge che non sa difendere, che lascia spazi che sono praterie, che sulle fasce è vulnerabile, per una Juve che ha la forza proprio nel sapere attaccare gli spazi, nella velocità dei suoi attaccanti, sulle palle inattive, allora è agevole poterli battere e nettamente. La Juventus ha giocato con difesa rimaneggiata, centrocampo senza il giocatore più in forma, ma tatticamente schierata in maniera logica, linee ravvicinate, forse anche troppo, quasi come a Madrid, ma senza quell'atteggiamento rinunciatario avuto lì, già vantaggio sfiorato due volte prima del gol di CR7, pareggio subito per un clamoroso svarione di Cancelo, momenti di difficoltà verso il quarto d'ora della ripresa, quando non si riusciva ad uscire dalla metà campo, e si era puntualmente in ritardo sulle seconde palle, poi i cambi, e partita ripresa in mano, al punto che si poteva anche vincere se quel pallone di Douglas Costa, dopo una azione spettacolare personale, fosse stato più interno di qualche centimetro. A mio giudizio la formazione della seconda parte della ripresa è quella su cui basarci per la gara di ritorno, avere in campo gente che sa puntare l'uomo, saltarlo e creare superiorità numerica contro una avversaria con una fase difensiva davvero elementare, può essere l'arma decisiva, i loro esterni bassi non riescono più a salire, non sanno completamente difendere, De Ligt è fortissimo ma inesperto, deve ancora crescere, nel senso che sulla marcatura e sull'anticipo nulla da dire, ma sul posizionamento e sul comandare la difesa ha molto da imparare. Si temeva per Rugani in campo, secondo me è stato tra i migliori; si parlava con orrore della possibile presenza di Bentancur, è stato sicuramente il migliore dei nostri, e non dimentichiamo che questo giocatore, a 19 anni, era titolare in partite come il derby tra Boca Jrs e River Plate, non proprio una amichevole scapoli - ammogliati; CR7 ha timbrato il cartellino come suo solito, ma solo nel finale ha visto finalmente palloni più giocabili; viceversa in questo momento Mandzukic non è una risorsa della Juve ma un problema, specie in partite del genere, dove non c'è molto da lottare ma c'è molto da giocare di tecnica; paradossalmente è andato sul pallone anche Pjanic, che tecnica ne ha, ma evidentemente non è proprio entrato in partita; Cancelo ha disputato una gara da dottor Jeckill e mr. Hide, davvero disastroso nella nostra metà campo, quanto micidiale nella metà campo avversaria, solo che il disastro combinato ad inizio ripresa ha prodotto il risultato finale.
2 – Pianti antichi
Fra le tante scommesse che non verranno mai quotate dai vari siti di scommesse sportive e calcistiche, sono certo che ce ne sarà una che non verrà mai quotata, essendo scontata la vincita: ossia ci sarà una settimana calcistica del nostro campionato nella quale non si aprirà un fronte polemico verso la Juventus? Anche nella settimana più scontata, quella nella quale poteva già scattare il titolo aritmetico, i nostri media, e qualche fenomeno da circo (Cassano) o da bordo campo (Mihajlovic) hanno trovato “scandaloso” il fatto che la Juventus sia scesa in campo a Ferrara con la formazione molto rimaneggiata, imbottita a loro dire di riserve e di primavera, falsando così la corsa per la salvezza. Questo detto anche da uno come il tecnico del Bologna, che a Bergamo schierò nove riserve, beccando 4 reti in meno di 20 minuti. Nessuno ha notato però che la Spal ha battuto Roma e Lazio, con i titolari entrambe le squadre, o che il Napoli è stato sconfitto ad Empoli, con una formazione rimaneggiata. Mentre fa scandalo che la Juventus, con Chiellini, Rugani, Bonucci, Emre Can, Khedira, Matuidi, Douglas Costa, Mandzukic acciaccati, abbia schierato Perin, De Sciglio, Cancelo, Bentancur, Dybala, Spinazzola, Kean e Bernardeschi, che sarebbero titolari ovunque, e due soli primavera, non avendo altri cambi, ossia Gozzi e Nicolussi, dato che Kastanos, pur mai impiegato in prima squadra, comunque è un Nazionale cipriota, che da anni gioca in campo internazionale, e Cipro non è proprio una cenerentola del calcio. Come dire, siamo proprio al raschiamento del fondo del barile delle polemiche antijuventine.
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