Da dove cominciare a commentare una partita dagli esiti incredibili, che in avvenire potrà essere presa ad esempio di cosa significhi avere una squadra tatticamente squilibrata? Forse dal canonico bonipertiano "il calcio può sembrare illogico, ma ha sempre la sua logica", non si vince per caso, e non si pareggia per caso, o se preferite, quando una squadra sfida in maniera troppo provocatoria la fortuna, questa non può che rivoltarsi contro, non a caso l'errore decisivo l'ha commesso il giocatore che meno ti aspetti, peraltro uno dei migliori fino a quel momento. Peccato davvero, perché la Juventus di sabato sera, a tratti, era sembrata squadra in salute, convincente nelle sue giocate, anche se la sensazione che qualcosa non andasse si era notata già ad inizio gara
Juventus In
Bianconeri in emergenza in difesa, linea improvvisata Cancelo – Rugani – Caceres – Spinazzola, ma centrocampo e attacco direi quasi titolare, diciamo solo Douglas Costa esterno per Dybala. Unica nota positiva, visto il risultato, la ricostituita coppia offensiva CR7 – Mandzukic:, effettivamente tornato in campo il croato, CR7 ha trovato i gol, le occasioni, le ha pure costruite, avendo finalmente uno che attira i difensori avversari e li porta fuori zona. Ma aggiungerei che, nel complesso, anche il primo tempo del reparto difensivo era sembrato abbastanza confortante, Perin praticamente inoperoso, come dire, l’esperimento dava i suoi frutti.
Juventus Out
Qui dovrò essere lungo. Io partirei proprio dal minuto 92 e cocci: era la Juventus in possesso di palla nella metà campo parmense, perde palla perchè si ostina in giocate leziose, rovesciamento di fronte, squadra schierata male, al punto che deve accorre Mandzukic in ripiego per anticipare un giocatore parmense, ma facendo questo va a chiudersi nella zona della bandierina d'angolo: in questi casi intanto qualcuno dei compagni dovrebbe almeno avvicinarsi per andare anche lui in pressione sugli avversari, mentre lo hanno lasciato solo contro due avversari (sui social gira la foto dove si notano ben quattro bianconeri in linea ... verticale davanti all'area di rigore!), e in quella situazione Mandukic sceglie la soluzione peggiore, rimettere la palla in gioco verso l'area di rigore nostra, dove accade il patatrac, quando sarebbe stato meglio tenere palla e cercare di farsi fare fallo, o provare a guadagnare la rimessa laterale o dal fondo. A questo punto è inutile cercare altri colpevoli, una giocata illogica sorprende gli altri, inutile cercare colpe in Rugani fuori posizione (lo era, ma oggettivamente era piazzato in maniera corretta, considerando dove si svolgeva l'azione), inutile cercare colpe di Perin (tiro forte ed improvviso, praticamente dal dischetto del rigore): ma è stata una conseguenza logica, di errori e presunzioni precedenti, come dire, doveva finire così, perchè una squadra, due volte in doppio vantaggio, non può prendere due gol su ripartenze, farsi trovare scoperta e subire gol come quelli di Barillà e il primo di Gervinho, non rendersi conto che se non si può trovare la quarta rete, anche grazie a pali e paratissime di Sepe, occorre tenere palla, far passare il tempo e accontentarsi della vittoria di misura, mentre come detto, due orrori tecnici in trenta secondi, non potevano che produrre quel risultato. E come al solito, si sono aperti, come solito, i processi, da parte di una tifoseria che forse dimentica troppo presto, una tifoseria che sabato allo stadio si è fatta sovrastare da quattro gatti parmensi (zero coreografie, cori sporadici e quasi poco udibili, ancora si aspetta un coro apposito per CR7), che pretende ma, da ultimo, poco o nulla dà alla squadra. E’ stata accusata la difesa, vero schierata in maniera raffazzonata, e per la prima volta i quattro componenti giocavano assieme: ma, nei primi due gol, chi doveva meglio coprire era il centrocampo, visto come è arrivato rapido e pulito il traversone per Barillà, liberissimo, o come si è subita l'imbucata verso Inglese nel secondo gol. Ciò che intendo dire, il pareggio è frutto di responsabilità collettive, che cominciano dalle scelte della nostra panchina, ma proseguono, sul campo, da rendimenti di singoli e del gruppo. Ed allora partiamo dalle scelte della panchina: formazione obbligata, non possiamo negarlo, anche se De Sciglio centrale a Bergamo non era sembrato affatto malaccio, almeno fino all'errore sul terzo gol, però schierare Cancelo e Spinazzola, ovvero due esterni difensivi propensi ad attaccare e meno a coprire (il secondo giocava a Bergamo da esterno di centrocampo), contro una squadra famosa per essere micidiale in contropiede, non è stata a lungo andare scelta ideale; Khedira è al rientro, ottimo per un'ora, due pali, una conclusione con parata straordinaria di Sepe, ma lo si sa che se si deve coprire, non è il giocatore ideale; Bernardeschi, praticamente mai entrato in partita, non è stata scelta ottimale, forse meglio Dybala ad inizio ripresa, e provare un trequartista alle spalle dei due attaccanti, idem la scelta Emre Can per Bernardeschi nel finale, quando invero doveva entrare al posto di Khedira, e semmai dare spazio proprio a Dybala in quel momento, ovvero avere qualcuno che potesse meglio dialogare con Pjanic e mantenere il possesso palla.
I singoli
Sembrava la serata di CR7, due reti realizzate, altrettante sfiorate, alcuni assist al bacio, diciamo che avrebbero meritato, queste giocate, migliore sorte con il risultato finale. Direi bene Mandzukic, almeno fino alla sciagurata azione finale, ma non mi concentrerei su questo episodio, evidentemente doveva andare così e speriamo che se ne traggano le dovute conclusioni; infine direi pure la prova di Pjanic è stata più che soddisfacente. Su Rugani, direi di non sparare sul pianista, il suo primo tempo era stato positivo, e francamente lo vedo meno colpevole di altri nelle marcature avversarie, peggio Caceres, sempre superato da Inglese, qualche volta in maniera mortificante, e Cancelo che, dopo un inizio confortante, nella ripresa ha nuovamente mostrato limiti difensivi che sembravano superati. E, come detto prima, se il centrocampo non copre a dovere, c’è poco da processare la difesa, come dire, Matuidi e soprattutto Khedira non è che abbiano brillato, anzi.
La direzione di gara.
Se fossimo napolisti o interisti o, comunque tifosi delle solite squadre piangenti storiche, sulla direzione di gara di Giacomelli ci sarebbe stato da aprire processi e fornire alibi alla squadra per il risultato finale. Ma essendo juventini, critichiamo l’arbitro per le sue decisioni, senza dare alibi ad una squadra che, in quanto grande squadra, non può trovarsi due volte in doppio vantaggio e subire la rimonta finale. Detto ciò, Giacomelli ha tollerato troppo il gioco duro degli emiliani, Barillà doveva essere espulso per una entrataccia su Khedira a centrocampo, e si da il caso sia stato lui l’autore del primo gol emiliano; idem, rigore non visto sempre su Khedira. Probabilmente con decisioni di gara diverse, avremmo portato a casa il risultato, ma non avremmo visto certi limiti che vanno immediatamente corretti.
Prossimo turno
Bianconeri di scena a Reggio Emilia, contro il Sassuolo, formazione che ha iniziato bene il girone di ritorno. E ciò nonostante la partenza inopinata di Boateng, uno dei migliori nel girone d’andata. Merito di De Zerbi, allenatore emergente, come tutti quelli che passano dalla piazza emiliana, e ricorderete bene la partita dell’andata, vinta ma sofferta dai bianconeri. Ci sarà una settimana di tempo, per analizzare la gara di sabato, ma anche quella di Coppa Italia, per capire se è solo conseguenza di carichi di lavoro e dunque squadra ancora non al meglio sul piano fisico, o se occorre correggere qualcosa sul piano tecnico – tattico.
La giornata di campionato
Turno favorevole al Napoli, che da un lato rosicchia due punti alla Juventus, grazie alla vittoria netta contro la Sampdoria, dall’altro scava un abisso con la terza in classifica, l’Inter, adesso a – 11, a causa della sconfitta interna dei nerazzurri contro il Bologna. L’Inter è in crisi nera, un solo punto nel girone di ritorno, unica squadra eliminata in Coppa Italia, pur giocando in casa, Icardi non segna dalla notte dei tempi, e visto quanto accade dietro, neppure il terzo posto appare scontato. Il Milan ha pareggiato ed ha guadagnato un solo punto, come la Roma, ma si fanno pericolosamente sotto Lazio e Atalanta, a pari punti con i giallorossi, per cui un vantaggo di 4 e 5 punti, al cospetto di tante contendenti, non appare rassicurante, considerato il rendimento attuale dei nerazzurri. In coda, la prodezza del Bologna mette in ambasce squadra come Empoli, Udinese, Cagliari, che adesso cominciano a vedere come concreto il rischio di essere invischiate nella lotta salvezza.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|