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| La Juventus dal 1900 ad oggi |
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Serie A |
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Giocate |
3.108 |
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Vittorie |
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Pareggi |
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| 905 (19,64%) |
Sconfitte |
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Fatti |
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Subiti |
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| C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
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Giocate |
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| 283 (54,63%) |
Vittorie |
939 (59,21%) |
| 115 (22,20%) |
Pareggi |
380 (23,96%) |
| 120 (23,17%) |
Sconfitte |
267 (16,83%) |
| 876 |
Fatti |
2.776 |
| 478 |
Subiti |
1.410 |
| Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 02.04.2018
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JUVENTUS - MILAN 3 - 1 - CHI SI SCIACQUA LA BOCCA?
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di Antonio La Rosa
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Una vittoria tanto netta nel risultato quanto sofferta nell’andamento della gara, quella conquistata dalla Juventus, contro un Milan letteralmente trasformato dalla cura Gattuso.
In effetti, vincere nettamente una partita che ci ha visto per oltre un'ora in estrema sofferenza, è impresa da grande squadra e diciamo pure da squadra baciata dalla fortuna; ma molto onore va ai rossoneri, che hanno giocato con notevole intraprendenza, a tratti con autorevolezza, peccando però di carattere proprio nel finale.
Juventus che pure aveva iniziato bene, dieci minuti dei suoi, un gol meritato (Donnarumma erede di Buffon?), e poi squadra andata in confusione, sovrastata dal Milan a centrocampo, subire il gioco dei rossoneri, subire il pareggio e rischiare la capitolazione, evitata solo grazie ad una traversa e alla evanescenza delle punte rossonere; poi i cambi fondamentali, nuovo assetto di gioco, e il quarto d’ora finale decisivo, per tornarsi a + 4 sui partenopei.
Marginalmente: ingiusti i fischi a Bonucci, è sempre stato un protagonista di questi anni vincenti alla Juventus, ma mi sarei aspettato una esultanza più pacata, e soprattutto dichiarazioni post partita di altro tipo, invece ha finito quasi con il legittimare i fischi ricevuti.
Il Modulo
A sorpresa Allegri rispolvera il 3 – 5 – 2, tre centrali, Barzagli – Benatia – Chiellini, Lichtsteiner e Asamoah esterni a centrocampo, e coppia d’attacco Higuain – Dybala.
Confesso di non sapermi spiegare questo ritorno ad un modulo ormai abbandonato da tempo e (diciamo la verità), senza un interprete fondamentale, quale era all’epoca l’ex di turno, Bonucci, diciamo che unica ragione probabilmente è stata quella di preservare alcuni giocatori per martedì sera.
In pratica i due esterni Lichtsteiner e Asamoah perennemente bassi, che trasformavano il reparto difensivo a 5, senza necessità peraltro, considerato che il Milan giocava con una sola punta, e che ha potuto invece usufruire del fatto che sulle fasce Calabria e Rodriguez praticamente non avevano chi contrastare e potevano dare man forte al centrocampo, già folto, schierato da Gattuso: invero i due esterni d’attacco, Suso e Chalanoglu, di fatto giocavano tra le linee, ben supportati dai due difensori esterni rossoneri.
Le sostituzioni
Non ci voleva molto a comprendere che occorreva risistemare la squadra con due esterni d'attacco veri, per poter creare difficoltà ai rossoneri: il solo ingresso ad inizio ripresa di Douglas Costa, non è che abbia realmente inciso, mentre la mossa decisiva è stata Cuadrado per Matuidi, da quel momento centrocampo schierato a 4, e infine Bentancur per Pjanic, che ha liberato Khedira, tornato a fare la mezzala che si inserisce, e non a caso i due gol sono stati il primo frutto di un suo perfetto traversone in area, il secondo un suo preciso inserimento al tiro, ben liberato da Dybala.
Le pagelle: i migliori.
Uomo partita non posso che considerare proprio Cuadrado, che ha davvero spaccato la partita, al suo rientro in campo, il suo gol potrebbe pesare molto in ottica scudetto.
Degli altri una nota di merito a Dybala per il gol, anche se spesso ha dovuto girovagare a vuoto; bene Bentancur, da un suo provvidenziale recupero palla è partita l’azione del 2 – 1, e bene pure Douglas Costa.
Da rivedere
Pjanic a mio giudizio è stato il peggiore, ma temo sia anche conseguenza del modulo, e magari il fatto di non avere la giusta tensione, sapendo che non potrà far parte del gruppo martedì sera, in quanto squalificato.
Tutto il centrocampo ha girato male, mentre nel finale si è rivisto almeno un Khedira in crescendo; in difesa si è ballato troppo, insomma poco convincente la prestazione dei centrali, e Matuidi è stato poco adeguato in copertura.
L’arbitro
Il solito Mazzoleni, pavido anche se non ha fatto danni, partita tutto sommato filata liscia.
Anche se qualche altro cartellino verso i rossoneri poteva estrarlo, ma magari finivano in 10 anzitempo, meglio così, non avranno a cosa attaccarsi.
Prossimo turno
Prossimo turno sul campo dell’ormai praticamente retrocesso Benevento.
Partita che sulla carta non dovrebbe creare problemi, se non fosse che arriva dopo l’andata dei quarti di Champions, e tre giorni prima della gara di ritorno al Bernabeu, e si gioca su un campo di una squadra che ormai cerca solo l’onore di firma sulla stagione negativa, magari una impresa contro una grande, meglio ancora per favorire la squadra corregionale.
Quindi occorre stare all’erta, i campionati si vincono contro le grandi ma si perdono contro le piccole, è stato così da sempre.
La giornata di campionato.
Napoli fermato dal Sassuolo, una sola vittoria nelle ultime quattro gare, a dimostrazione che la squadra partenopea non è più quella del girone d’andata.
Non che significhi granchè, ci sono ancora otto giornate, e gare delicate per le battistrada, ma il ruolino di marcia vede una Juventus che ha perso un solo punto nel girone di ritorno, mentre i partenopei adesso vanno in gol con difficoltà, due sole reti in tre gare, Insigne e Mertens che non trovano più la via della rete.
Delle altre, bloccata la Roma a Bologna, ne approfittano per avvicinarsi l’Inter, vittoriosa contro il Verona, e la Lazio, sei reti al Benevento.
In coda passo falso del Cagliari, ma delle inseguitrici nessuna ha vinto, pari tra Genoa e Spal, e sconfitta del Crotone.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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