Il derby della Mole finisce con il risultato che ormai è diventato quello abituale, scontato, ossia la vittoria dei bianconeri, pur in formazione di emergenza, ulteriormente accentuatasi con l’infortunio iniziale di Higuain, e a questo punto, se i granata al completo non battono questa Juve ultra incerottata, mi chiedo se e quando una impresa del genere sarà dai granata realizzabile. Invero, puntualmente come sempre nel recente passato, i granata si presentano al derby con il loro solito "tremendismo", marce significative dal Filadelfia all'Olimpico - Grande Juventus (visto che è lo stadio dove i bianconeri hanno trionfato per decenni, al contrario dei granata ...), coreografia solita con slogan ormai triti e ritriti, giro d'onore con ovazioni per Kamil Glik e via discorrendo; poi inizia la partita, magari la tifoseria fa ovazioni all’uscita di Higuain, salvo poi vedersi beffata da un gol di un terzino schierato all’ala sinistra, servito guardacaso dal subentrato ad Higuain, Bernardeschi. Purtroppo c’è la questione infortuni che turba un pochino, Bernardeschi out pare per un mese, proprio adesso che si stava imponendo prepotentemente alla ribalta, oltre a Higuain indisponibile domenica prossima contro l’Atalanta.
Il Modulo
Juventus in emergenza, ennesimo giocatore indisponibile, Mandzukic febbricitante, all’ultimo momento pure Benatia indisponibile, ee così Allegri costretto ad una nuova sperimentazione, in difesa rientra Rugani, Asamoah esterno sinistro difensivo, Sturaro in mediana, e un inedito tridente offensivo, Douglas Costa – Higuain – Alex Sandro. L’infortunio di Higuain sembrava la mazzata decisiva, né Bernardeschi, né soprattutto Dybala, al meglio delle condizioni, e neppure alternative possibili in attacco: altra sperimentazione, Douglas Costa spostato al centro dell’attacco, e Bernardeschi ala destra, come dire un attacco senza veri attaccanti puri. Questa partita serve per superare due luoghi comuni, il primo che Allegri non sappia trovare soluzioni e correttivi al gioco bianconero; il secondo che questa Juve viva solo delle giocate dei singoli, del talento dei suoi fuoriclasse; Il gol decisivo è invece la dimostrazione dell'esatto contrario, scelta apparentemente azzardata quella di Alex Sandro esterno alto, scelta imprevista schierarsi Douglas Costa punta centrale con Bernardeschi esterno destro; azione corale che parte da un recupero sulla trequarti di Bernardeschi (povera regia televisiva a cercare un qualche fallo del nostro giocatore …), il quale avanza e suggerisce l'apertura sulla destra ad Alex Sandro, che continua la sua corsa verso l'area, Sturaro che si posiziona da centravanti, attirando su di sè i centrali granata, e così sul traversone rasoterra forte di Bernardeschi, Alex Sandro è liberissimo di battere a rete. La partita è tutta qui, la Juventus a mio modo di vedere non poteva fare tanto di più con un attacco improvvisato, contro il solito modo di giocare degli avversari, diciamo estremamente fisico per non dire altro e di peggio, per cui sono emerse doti che questo gruppo manifesta nei momenti di difficoltà, umiltà, abnegazione, personalità: la Juventus in pratica non ha rischiato nulla.
Le sostituzioni
Dell’ingresso di Bernardeschi ho già detto; logica anche la mossa Dybala per Douglas Costa, è aumentata la pericolosità dei bianconeri, ma ancora la Joya non è al meglio, e si vede, però per ben tre volte alla conclusione c’è arrivato. Nel finale Lichtsteiner per Bernardeschi, che purtroppo è dovuto uscire per infortunio.
Le pagelle: i migliori
E’ stata la vittoria della Juve operaia, e quindi di quei giocatori non sempre al centro degli onori di cronaca. A cominciare da Rugani, perfetta la sua gara difensiva, non ha dato spazio alcuno a Belotti. E’ stato pure il riscatto del tanto bistrattato Sturaro, cuore e quantità a centrocampo (con dedica ai suoi detrattori); per il resto, prestazione intelligente di Pjanic che, capita l'antifona dopo il fallaccio subito ad inizio gara, ha sempre giocato palla di prima muovendosi a tutto campo; ottimo Bernardeschi e non solo nell’azione del gol, ma anche sul piano tattico e nel raddoppio a sostegno dei compagni; infine notazione di merito ai due esterni difensivi De Sciglio ed Asamoah, e naturalmente ad Alex Sandro, autore del gol decisivo.
Da rivedere
Forse il solo Khedira non è stato all'altezza della situazione, anche se nella ripresa bene o male ha fatto il suo, è totalmente mancato nel primo tempo, quando sarebbe servito chi si inseriva negli spazi, nelle ripartenze bianconere.
L’arbitro
Premessa: la stampa italiana elogia sempre in maniera sperticata le direzioni “all’inglese”, arbitri che lasciano giocare, che intervengono solo su contrasti palesemente duri e fallosi, che non spezzettano il gioco. Bene: oggi si critica Orsato, ma non per errori. O meglio, perché dirigendo così, ha sorvolato su contatti venali, mentre se fosse stato più fiscale, magari avrebbe dovuto considerare falloso il contatto iniziale tra Bernardeschi e Ansaldi, da cui parte l’azione del gol decisivo. Può essere che quel contatto fosse interpretabile come falloso, ma, con un altro arbitro, magari Ansaldi in quel momento sarebbe stato negli spogliatoi, vista l’entrata con piede a martello dello stesso granata su Pjanic. Non poteva nemmeno mancare la ricerca del colpo “proditorio” di qualche juventino, che come sapete, sono sempre dediti a questi gestacci antisportivi, e così in una partita nella quale il già citato Ansaldi, Obi e Burdisso, hanno fatto di tutto e di più, senza ricevere ammonizioni, ha fatto scalpore un contrasto deciso di Chiellini su Belotti, con una manata del bianconero sul granata: le immagini denotano che si tratta di contrasto fortuito, ma questo non vale per i giocatori juventini, i loro contrasti e i loro colpi, non sono mai fortuiti se li danno, bensì sono sempre fortuiti quando li ricevono. E così anche il grande Orsato, il migliore arbitro italiano, è stato bastonato nelle pagelle odierne!
Prossimo turno.
Allo JS sarà di scena l’Atalanta, nel primo del doppio confronto settimanale, il mercoledì ci sarà la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. La squadra bergamasca è sicuramente tra le più ostiche da incontrarsi, lo abbiamo visto all’andata in campionato, lo abbiamo visto nella semifinale di Coppa Italia, e lo abbiamo visto in campionato, in questo girone di ritorno ha battuto la Roma a domicilio. Insomma siamo alla fase più delicata della stagione, e tra vecchi e nuovi infortuni, la squadra dovrà stringere i denti.
La giornata di campionato
Tutto invariato in vetta, alla vittoria dei bianconeri nel derby, ha fatto da contraltare la vittoria del Napoli in casa, contro la Spal. Risultato ampiamente prevedibile, semmai sorprende il fatto che la squadra partenopea non sia andata oltre la vittoria di misura, pur avendo sbloccato nei minuti iniziali. Si fa avvincente la lotta per le posizioni Champions, controsorpasso della Roma, vittoriosa ad Udine, nei confronti dell’Inter, sconfitta nettamente a Genova dai rossoblu di casa, ed ora i nerazzurri scivolano al quinto posto, superati anche dalla Lazio vittoriosa contro il Verona. Continua la rincorsa del Milan, vittorioso nello scontro diretto per le posizioni EL, ed anzi il miraggio Europa di prima fascia non è così lontano attualmente. In coda brodino per il Benevento, vittorioso contro il Crotone, ma la distanza dalle posizioni di sicurezza è ancora enorme.
Le mie postille
1 – L’angolo di Mazzarri
Ci mancava, diciamolo. Ci mancava perché Sarri è la copia mal riuscita del neo tecnico del Torino, già allenatore del Napoli, poi all’Inter, come dire, è il passato che ci dice cosa è il suo presente e cosa sarà il suo futuro, e già essere l’allenatore dell’altra squadra di Torino, è una conseguenza del suo passato. Anni addietro, su un famoso social, venne creata una pagina “Le partite viste da Mazzarri”, dove venivano elencate tutte le giustificazioni del nostro, per spiegare le sconfitte delle sue squadre, alcune magari di fantasia, molte realmente dette da lui. Effettivamente avevano le buone ragioni per tenere in vita quella pagina, dato che il nostro era una miniera, quantomeno pari, per non dire superiore, a Sarri: la pioggia, il vento, la rimessa laterale invertita, e via di seguito. Per cui aspettavo con impazienza la spiegazione della sconfitta dei granata nel derby. Che come suo solito, è stata sorprendente, dato che ha detto in sostanza che il suo Torino è stato penalizzato … dall’infortunio di Higuain! Di fronte ad una tale spiegazione, ogni commento è superfluo.
2 – L’angolo della CL
Non sono riuscito a seguire in diretta tutta la gara di Champions contro il Tottenham, rarissime volte mi è capitata di perdere la calma seguendo una partita dei bianconeri, martedì sera dopo il rigore fallito da Higuain ho cambiato canale, per me era troppo, avere visto un contropiede elementare sprecato malamente, poi subire una rete su un errore di Chiellini, in uscita intempestiva dalla linea di difesa, e quindi sprecare il rigore. Insomma quasi sentivo la beffa da un momento all’altro. Ma appunto, una beffa, per come dirò. Dico subito una cosa: per quanto letto tra martedì e mercoledì in rete, sono sempre più convinto che farebbe bene AA a dimettersi dalla guida del sodalizio, Marotta e Paratici tentare fortuna altrove, Allegri cercarsi una sistemazione di fortuna o vivere di rendita, così vedremmo finalmente una società diversa, nuova, vincente, con dirigenti che ascoltano questa tifoseria incontentabile, che farebbero spese folli alla PSG per vincere tutto e subito, che prenderebbero super allenatori, magari Conte, del quale ricordiamo le straordinarie imprese in campo internazionale con la Juventus, e via di seguito. Siamo arrivati a questa gara di andata degli ottavi, con quattro assenze pesanti, Matuidi, giocatore che aveva dato compattezza ed equilibrio al centrocampo, Cuadrado, il giocatore delle accelerazioni e delle giocate imprevedibili, Dybala, il miglior talento della squadra, e ci aggiungo pure Barzagli, la cui esperienza sarebbe stata molto utile, nel momento delicato della gara. Allegri ha scelto una soluzione più offensiva, diciamo "europea", ossia quella che ci aveva portato in finale la scorsa stagione, e per questo è stato aspramente criticato. Ma rivedendo a freddo la partita, era una scelta giusta e ne spiego la ragione; - partenza fulminante, due reti in dieci minuti, una Juventus padrona del campo per metà tempo, poi qualcosa ha cominciato a cedere, e il qualcosa io lo individuo nella serata non brillante del duo Pjanic - Khedira, cui spettava il compito di fare ripartire le azioni e di inserirsi negli spazi; tuttavia il cambio della dinamica della gara si è avuto quando i bianconeri hanno fallito il 3 - 0, sul contropiede Pjanic - Higuain, e poco dopo, su intempestiva uscita di Chiellini, persa palla si è creato il corridoio ideale per Kane, e così da un 3 - 0 che avrebbe definitivamente messo k.o. gli inglesi, la gara si è riaperta; poi il rigore fallito nel finale di tempo, a conferma che in questa competizione, gli episodi sono quelli che determinano i risultati, quando c'è equilibrio tra le squadre. La ripresa non è che sia stata negativa, anzi, fino al pareggio le uniche occasioni da rete erano state di marca bianconera, e francamente questo dominio del Tottenham a centrocampo non l'ho visto, a meno che mi abbiano taroccato il televisore, o abbia visto la registrazione sbagliata; il gol del pari l'avete visto tutti, evitabilissimo, come la punizione che l'ha provocato. Ci hanno "tradito" quelli che invece dovevano darci la massima garanzia, Chiellini non ha mai giocato così male in Europa, Benatia in affanno, lui che è stato il giocatore in più della nostra difesa, Buffon male in entrambe le reti, di Pjanic e Khedira ho già detto, e infine Mandzukic letteralmente sparito nella ripresa; al contrario, oltre ad Higuain in serata, nonostante il rigore fallito, ho visto bene Bernardeschi, Bentancur, De Sciglio, ovvero quelli di cui meno ti aspetti in partite del genere. E comunque non è ancora finita ...
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
|