Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.583 |
Giocate |
3.091 |
2.508 (54,72%) |
Vittorie |
1.699 (54,97%) |
1.176 (25,66%) |
Pareggi |
839 (27,14%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,89%) |
8.197 |
Fatti |
5.381 |
4.462 |
Subiti |
2.913 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.561 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,39%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
373 (23,89%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,72%) |
871 |
Fatti |
2.740 |
472 |
Subiti |
1.381 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 06.02.2018
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Juventus - Sassuolo 7 - 0 - E ALTROVE SI ROSICA!
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di Antonio La Rosa
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Una partita che si commenta da sé, con il risultato finale, e che altrove sarebbe solo oggetto di valutazioni calcistiche, mentre in Italia apre alle dietrologie, specie da quando come concorrente per lo scudetto abbiamo il Napoli, con la sua truppa mediatica cammellata fatta da opinionisti locali e antijuventini di lunga militanza. Invece l’unica valutazione tecnica da farsi è la più semplice ed evidente, la Juventus ha giocato bene, concretizzando tutto quanto prodotto, a differenza di altre occasioni, mentre il Sassuolo non è in alcun modo riuscito a contenere le iniziative bianconere.
Il Modulo.
Formazione schierata da Allegri con l’ormai collaudato 4 – 3 – 3, anche se con interpreti diversi, in difesa rientro iniziale di Rugani, in avanti Bernardeschi dal primo minuto esterno di destra. Solito inizio arrembante, gara sbloccata subito in mischia da Alex Sandro, e poi sale in cattedra Khedira, autore di una doppietta, la seconda marcatura grazie ad una intelligente e rapida verticalizzazione di Pjanic. Dopo è pura accademia, servita ad Higuain per la sua tripletta personale nella ripresa.
Le Pagelle: i migliori
In partite come queste, giocatori davvero insufficienti non ce ne sono, chi ha segnato ha, come dire, lasciato la traccia notevole sulla gara, per cui metto all'attenzione degli amici juventini le prestazioni di due giocatori, Mattia De Sciglio e Claudio Marchisio, il primo tanto bistrattato in precampionato, il secondo purtroppo tartassato dopo l'infortunio ai legamenti crociati, oggi rientrato in maniera decorosa.
L’arbitro.
Nulla da dire per la direzione di gara di Gavillucci, tutto è filato liscio, gara davvero tranquilla da dirigere.
Prossimo turno
Venerdi sera la Juventus sarà impegnata al Franchi contro la Fiorentina. Squadra tornata al successo, dopo un periodo di affanno, nel derby dell’Appennino, e che, come sappiamo bene, aspetta questa gara come l’evento dell’anno. Grazie alla tifoseria, civilissima come sapete, che già sta inondando la città con adesivi inneggianti alla tragedia dell’Heysel. Non cambieranno mai, e tutto sommato questo ci sta pure bene, visto che questo clichè qualifica una società che galleggia sempre nelle posizioni di rincalzo, se tutto va bene.
La giornata di campionato
Alla vittoria fragorosa della Juventus, ha fatto da contraltare la vittoria, prevedibile, del Napoli a Benevento, e così gli azzurro – Savoia mantengono la vetta della classifica. Si ingarbuglia un pochino la lotta per le altre piazze valide per l’Europa, in una sorta di tressette a perdere, Lazio sconfitta stasera in casa dal Genoa, Inter bloccata in casa dal Crotone, ne approfitta solo la Roma, vittoriosa in trasferta a Verona. Sale l’Atalanta, approfittando del pari tra Sampdoria e Torino, e del pareggio del Milan a Udine. In coda, si complicano le cose per Spal e Verona, e, se finisse ora il campionato, le tre neopromosse tornerebbero in B, a conferma del divario esistente tra A e B, ma anche del fatto che 20 squadre nella massima serie sono troppe.
Le mie postille
1 – Scansanapoli
In Italia, le vittorie fragorose si dividono in due: - se è qualche squadra con colori sociali “azzurro – Savoia” a vincere nettamente, è frutto di gioco spettacolare, di grandi imprese, di magia dell’allenatore e via di seguito; - viceversa, se è qualche squadra non colorata, a vincere nettamente, è segno di squadre che si scansano, che sono subalterne allo strapotere economico della squadra non colorata, e amenità varie. Vedete, da quelle parti, quando si fanno sette reti al Bologna lo scorso anno, o sei al Benevento quest'anno, o si gioca al tiro a segno contro altre formazioni, compresa qualcuna di provenienza sabauda non a strisce bianconere, si parla di grandi imprese, di calcio spettacolo, di super Sarri, e via di seguito; mentre quando i bianconeri vincono largamente (basta anche un 3 - 0), la spiegazione è sempre la solita, si scansano, campionato falsato, è tutto preordinato per far vincere la Juventus etc.. E così anche i vocianti servitori della causa degli azzurro – Savoia, tra i quali si distingue da anni il signor Varriale Enrico, noto volto RAI, ma anche noto scroccone di vacanze esotiche a spese del cinepanettonaro proprietario del Napoli. Il quale, dimenticando cosa ebbe a scrivere dopo Bologna – Napoli 1 – 7 (più o meno “così si gioca solo in Paradiso”, parafrasando una celebre affermazione di Fulvio Bernardini quando allenava il Bologna), ha invece ritenuto incommentabile la vittoria di domenica pomeriggio dei bianconeri, che naturalmente non è dipesa, secondo la sua lucida intelligenza, dalla forza e dal gioco della Juventus. Peccato che Varriale, come tutti i fenomeni dell’antijuventinismo militante, abbiamo memoria corta, e quindi non si ricordino mai cosa abbiano detto il giorno prima o cosa sia accaduto nel recente passato. Che, statisticamente vede il Sassuolo avere conquistato gli stessi punti che ha conquistato il Napoli contro Juventus, ossia quattro in casa e zero in trasferta. Anzi, per dirla tutta, le statistiche del Sassuolo sono naturalmente limitate al periodo da quando è in serie A, stagione 2013 – 14, mentre il Napoli, oltre a non avere mai conquistato punti allo Juventus Stadium, nelle due stagioni precedenti aveva conseguito in casa due pareggi. Eppure a Napoli si parla di “scansamento”, dimenticando che la loro squadra “azzurro – Savoia”, a Torino, ha conquistato meno punti del Frosinone!
2 – L’angolo di Sarri.
Se non parla lui, parla il suo padrone, ma la sostanza non cambia, Delaurentiis e Sarri sono sostanzialmente intercambiabili, ogni perla dell’uno può essere dell’altro, e viceversa. Questa settimana è stato il turno dello sciorinatore di pellicole cinematografiche memorabili a Natale, imbeccato, guarda un po’, da un giornalista proveniente dalla redazione più equilibrata ed imparziale del nostro giornalismo, quello che esce in carta stampata con un colore rosa. E così, a domande mirate, il cinepanettonaro ha risposto quello che i suoi fedeli seguaci volevano leggere: ossia, il Napoli non ha potuto fare mercato per colpa della Juventus, che la società bianconera da decenni ha costruito il suo potere fuori dal campo costruendosi legami che farebbe pesare quando occorre (eccettuato per la vicenda farsopoli a quanto pare: n.d’a.), ed infine che nella lotta per lo scudetto teme solo errori arbitrali o di VAR. Ci sarebbe da ridere, se non fosse che a queste stupidaggini c’è gente che ci crede realmente, e che non sa che se il Napoli è ancora in lotta per lo scudetto, lo deve al VAR, intervenuto o non intervenuto in almeno cinque occasioni, che avrebbero prodotto meno punti ai partenopei. Mentre, come sapete bene, alla Juve qualche punticino manca, ma meglio così, almeno il campionato è ancora vivo. La migliore replica stavolta l’ha data proprio Marotta, nel dopopartita di domenica. "Il presidente del Napoli è un burlone di natura, per lui cito Schopenhauer: quando parlano di te, devi capire quello che non sei tu ma che sono gli altri." Non so se il cinepanettonaro, abituato ai dialoghi dei suoi film prodotti, sia in grado di comprendere il significato di questa frase. Certo che Marotta migliore stoccata non poteva infliggere al loquace presidente romano del Napoli: chapeau!
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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