Una partita stradominata che poteva chiudersi con una beffa: è questa la sintesi della partita tra Juventus e Roma, vinta dai bianconeri in maniera più netta di quanto non dica il risultato, ma che poteva anche concludersi diversamente.
La cosa deva anche fare riflettere: gara a senso unico che, per qualche disattenzione finale potevamo gettare alle ortiche, dapprima con la leggerezza difensiva (più Chiellini che Benatia), di farsi aggirare dall'indisturbato Florenzi, con incrocio dei pali colpito, poi per la frittata sempre del duo centrale difensivo (in questo caso più Benatia che Chiellini), che ha spalancato una autostrada ad otto corsie a Schick, e solo la straordinaria e tempestiva uscita di Szczęsny ci ha evitato la beffa.
Ad ogni modo, il trittico degli scontri di vertice si conclude con due vittorie su tre e zero gol subiti, buon segno per l’avvenire.
Il Modulo
Juventus con il 4 – 3 – 3 atipico, praticamente la stessa formazione schierata contro l’Inter, con variante Barzagli a destra e Alex Sandro a sinistra, nella linea di difesa, ed il resto confermato in blocco.
Diciamo subito una cosa, sabato sera Allegri ha giocato alla "roulette russa", non inserendo dal primo minuto Douglas Costa e soprattutto Dybala, nè inserendoli durante la gara, ritengo per una evidente ragione di equilibrio tattico della squadra, che con centrocampo a 3 e Mandzukic esterno del tridente, rende praticamente insuperabile la squadra nella zona nevralgica del rettangolo di gioco, coprendo al meglio il reparto difensivo, che mai o quasi mai va in affanno: gli è andata bene, ma immaginatevi il pallone di Schick in fondo al sacco al 94’ …
A mio giudizio sta qui il problema ancora irrisolto della Juventus, con il 4 – 3 – 3 di sabato, la squadra era equilibratissima, corta, solida, una fase difensiva con un effettivo centrocampo a 5, che in fase di attacco copriva al meglio Pjanic, consentiva gli inserimenti a sorpresa di Matuidi e Khedira, grazie agli spazi creati loro da Higuain, spesso ad arretrare e tirarsi un centrale avversario, e dai due esterni del tridente, sempre molto larghi; però, a ben vedere, questo equilibrio quasi perfetto, penalizza la finalizzazione delle azioni, manca chi possa inventare il gol (Dybala), o chi possa spaccare con giocate imprevedibili (Costa, Bernardeschi), e così se Higuain, lodevole per il resto, spreca due occasioni d'oro, mentre le altre occasioni sono sui piedi di Khedira, Matuidi o Cuadrado, è possibile che si segni con un difensore e non si trovi modo di chiudere la gara; come dire la solidità della squadra per adesso si fonda su una minore capacità realizzativa, limite questo che non va sottovalutato.
Le sostituzioni
Due soli cambi fatti nella ripresa, e solo nel finale, come dire, solo per sostituire qualcuno già spompato, Cuadrado con Bernardeschi, o acciaccato, Matuidi con Marchisio.
Il tutto per lasciare invariato l’assetto della squadra che aveva ben funzionato, ma che proprio nel finale ha invece rischiato di rovinare tutto.
nuovamente a 3 e ristabilita la superiorità a centrocampo dei bianconeri.
Le pagelle: i migliori
E’ stata la serata della "rivincita" degli ex, che poi rivincita non è stata, non essendo andati via in maniera polemica.
Pjanic sta compiendo a mio giudizio il definitivo salto di qualità che trasforma un campione in un fuoriclasse, Szczęsny conferma che, quando Buffon lascerà, la porta bianconera rimarrà in mani sicure, nel degno erede di Tomaszewski e Mlynarczyk, infine Benatia (fingo di dimenticare lo svarione finale ... ) divenuto leader affidabile della retroguardia bianconera; degli altri, molto bene Matuidi, era il centrocampista di quantità che mancava, direi pure bene Higuain per tutto il lavoro fatto in avanti, escluse le conclusioni a rete.
Da rivedere
Più che le prestazioni dei singoli, a mio giudizio ampiamente sufficienti tutti, va attenzionata la tenuta della squadra nei momenti caldi.
La Roma è meno reclamizzata delle altre squadre di vertice, come reparto offensivo, ma a mio giudizio è la più efficace ed insidiosa, non essendo vincolata a dovere giocare su un solo terminale offensivo, come l’Inter, o a dovere giocare puntando sui movimenti esterni degli attaccanti, come il Napoli, ha maggiori variabili di gioco, e credo lo si sia notato.
Tanto che qualche segnale lo si era avvertito pure nel primo tempo.
Detto ciò, che certe indecisioni siano opera dei due centrali difensivi, tra i migliori in campo per il resto della gara, è cosa che va evitata, specie se la gara è in equilibrio nonostante le occasioni create.
L’arbitro
Tagliavento non ha diretto male la gara, anzi, ricordando peraltro un precedente, 24 gennaio 2010, quando da solo vinse la partita per la Roma contro di noi, ponendo fine all'esperienza di Ferrara.
Ma ancora una volta si è assistito all’uso “originale” del VAR: qualche moviolista "lampadato" ha disperatamente cercato una irregolarità nel nostro gol, salvo poi vedersi che è Benatia trattenuto per un braccio, e non vedersi una vistosa cintura su Higuain da parte di Manolas, e considerata l'accoppiata Tagliavento in campo - Irrati ai monitor, è pacifico che il gol fosse più che regolare.
Semmai è grottesco il modo come sia stato ignorato l'atterramento di Higuain ad opera di Alisson, vorrei sapere se non è questo il danno procurato, in una situazione nella quale l'attaccante anticipa il portiere, e il pallone è ancora giocabile in area di rigore: come sarebbe stato giudicato l'episodio, a parti invertite, visti certi rigori e certi gol convalidati ai nostri avversari?
Prossimo turno
Sabato sera chiusura del girone d’andata a Verona, contro una formazione alla disperata ricerca di punti, vista la classifica precaria.
La squadra scaligera è sì nella zona retrocessione, ma ha gente di esperienza, che comunque può trovare la giocata giusta contro chiunque; poi c’è quella disperata necessità di fare punti, per cui è prevedibile una loro prestazione molto agonistica e aggressiva.
La Juventus sicuramente non potrà disporre di Buffon e De Sciglio, e, notizia di oggi, anche Pjanic ha qualche problema, potrebbe non essere disponibile per il Bentegodi.
La giornata di campionato.
Napoli che rimane solitario in testa, superando in casa la Sampdoria, dopo essere stato due volte in svantaggio, mantiene un punto di vantaggio sui bianconeri, ma allunga decisamente su Roma e Inter.
Quest’ultima pare in piena crisi, dopo il pareggio dell’Allianz Stadium, praticamente non ha più dato segnali di vitalità, due sconfitte di fila in campionato, e ieri sera pure eliminata in Coppa Italia dal Milan, che al contrario in campionato è in piena crisi, avendo perso l’ultima in casa contro l’Atalanta.
Approfitta la Lazio per avvicinarsi alle piazze utili per la Champions League, battendo il Crotone, e delle altre squadre, da segnalare la vittoria esterna della Fiorentina.
Una cosa voglio però evidenziare, il modo come è maturata l’ennesima sconfitta del Benevento, stavolta ad opera del Genoa, e per un rigore a mio giudizio inesistente: vero che è ormai acquisito il fatto che la nostra serie A non può sostenere la presenza di 20 squadre, e che vanno ridotte a non più di 18, però mi pare che qualche volta si infierisca troppo, visto che i sanniti hanno perso sei – sette punti nei finali di gara o nei minuti di recupero, alcune volte per decisioni davvero discutibili.
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E per questo 2017 è tutto, formulo a tutti i lettori i miei auguri per uno splendido 2018, possibilmente pieno di soddisfazioni in bianconero.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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