Vittoria da grande squadra quella di sabato sera al Meazza, contro un avversario che se non è certamente lo squadrone previsto in estate, è sempre il Milan, quindi squadra che agli scontri di cartello arriva con una mentalità ed una cattiveria che le consentono di supplire al divario tecnico, e se ricordiamo la Juventus dei settimi posti, anche quella squadra non steccava facilmente nelle classicissime di campionato. Dico "vittoria da grande squadra", perchè la Juventus sabato ha interpretato in maniera perfetta la gara, si aspettava un inizio veemente dei rossoneri, ha saputo controllarlo agevolmente, ha poi preso il controllo del gioco, colpendo appena ha avuto l'occasione giusta, ha quindi contenuto il ritorno rossonero, per poi gestire con grande freddezza il secondo tempo, non rischiando praticamente nulla, e chiudendo la partita a metà tempo. Qualcuno obietterà che questo Milan è modesto, ha perso contro tutte le grandi del campionato finora incontrare, cosa vera; ma vero pure il fatto che contro la Roma la sconfitta è maturata solo nel finale, dopo che i giallorossi erano stati spesso sulle corde, e lo stesso dicasi contro l'Inter, vittoriosa quest'ultima solo grazie ad una follia di Rodriguez nei minuti di recupero: oggi invece la gara ha avuto un andamento diverso, Juventus sicura di sè, fase difensiva in netto miglioramento, gestione del pallone sempre accorta, abilità ad aggirare il pressing alto degli avversari.
Il modulo
Formazione un po’ a sorpresa, non sul modulo, solito 4 – 2 – 3 – 1, ma sulla scelta dell’esterno sinistro difensivo, Asamoah anziché Alex Sandro; per il resto, scelte per i collaudati, Pjanic e Khedira a centrocampo, rientro di Cuadrado e Mandzukic. Invece la mossa Asamoah è stata una scelta azzeccata, ha coperto ottimamente la sua zona di pertinenza, neutralizzando Suso, vera fonte del gioco rossonero, tanto che nella ripresa quest’ultimo è stato spostato da Montella dall’altro lato, da interno, per provare ad avere palloni giocabili; sicchè, non avendo altre fonti di gioco, con un Biglia ancora non entrato negli schemi, è stato gioco facile per i bianconeri avere il controllo del centrocampo e prendere il controllo della gara, colpendo praticamente a primo vero affondo. Unico momento di difficoltà, il finale di primo tempo, una azione quasi estemporanea del Milan, con traversa colpita da Kalinic da posizione favorevole, e successivo salvataggio di Rugani. La ripresa invece è stata praticamente piatta, Milan mai realmente pericoloso, Juventus che ha chiuso la gara con il raddoppio di Higuain, e finale quasi da torello.
Le sostituzioni
Allegri non ha avuto necessità di cambiare giocatori per situazioni tattiche: i cambi sono avvenuti sul risultato già acquisito, diciamo per chiudere definitivamente ogni velleità agli avversari, così Barzagli per Lichtsteiner, Alex Sandro per Asamoah e Matuidi per Khedira.
Le pagelle: i migliori
Ad inizio mese, Higuain era considerato un problema per la squadra, da tre gare a questa parte invece sta tornando il bomber di sempre, due reti da grande attaccante, soprattutto per la rapidità di esecuzione, e una costante partecipazione al gioco e al pressing alto. Degli altri, si conferma in positivo Rugani, come dire deve giocare con continuità, e penso che ormai si debba insistere definitivamente su di lui; bene naturalmente Chiellini, solo una sbavatura a fine primo tempo; bene Pjanic per la grande quantità di palloni giocati, ed anche recuperati; bene pure Cuadrado, che quando cerca la concretezza nelle giocate diventa micidiale ed immarcabile; infine, ma non ultimo, menzione d'onore a Buffon, un solo vero intervento, ma decisivo, nel finale di primo tempo.
Da rivedere
Non parlerei di giocatori insufficienti oggi, semmai qualcuno meno brillante del solito, Mandzukic, forse ancora mentalmente bloccato dal ricordo di Doveri, e Khedira, che comunque tatticamente è stato sempre al posto giusto a dare manforte ai compagni.
L’arbitro
Partita tutto sommato facile da arbitrare, semmai qualche cartellino poteva essere comminato ai rossoneri, visto che lo score è stato di 21 falli dei rossoneri contro 10 della Juventus.
Prossimo turno.
Prossimo turno il Benevento ancora a zero. Partita però insidiosa per diverse ragioni, la prima perché è la partita in cui si celebrerà la ricorrenza dei 120 anni dalla nascita della società, la seconda perché si giocherà dopo il turno di Champions, la terza è la famosa legge dei grandi numeri, dovranno arrivare prima o poi i primi punti dei sanniti. Gara che insomma non dovrebbe costituire un problema, a patto di non essere presa sottogamba.
La giornata di campionato
Nulla invariato al vertice, le prime cinque hanno vinto tutte, e ormai si è creata una netta spaccatura nella classifica. Vittoria prevista del Napoli, ma meno netto di quanto non dica il risultato; altra vittoria di misura della Roma, contro il Bologna, ed è il terzo 1 – 0 di fila; infine stasera pure l’Inter di misura a Verona. Tra le formazioni di rincalzo, solo la Sampdoria ha fatto punti, battendo il Chievo, mentre la Fiorentina ha perso a Crotone. In coda anche riprende fiato la Spal, vittoriosa contro il Genoa, con Juric a rischio esonero.
Le mie postille
1 – Juventus - Spal
Una Juve che segna a raffica, dieci (anzi undici, senza un inutile intervento VAR che ha tolto ad Higuain la gioia della doppietta), in due gare, di cui solo due - tre dagli attaccanti, come dire, un sistema di gioco che esalta gli inserimenti dei centrocampisti e dei difensori. Ma anche una Juventus che tende a rilassarsi troppo, a sentirsi già padrona del risultato prima ancora che la gara sia davvero finita, che quindi concede troppo agli avversari, e se gli avversari sono squadre volitive, che lottano, come questa Spal (squadra che a mio giudizio si salverà agevolmente, occorre solo che abbiano più fiducia in sè stessi e nei loro mezzi), il rischio della figuraccia è dietro l'angolo. Partita iniziata nel migliore dei modi, un gol capolavoro, sia come azione, sia come conclusione, a volo, di Bernardeschi, poi una punizione "divina", risultato sembrato in cassaforte, e squadra che giocava quasi con l'ineluttabile certezza che avrebbe segnato ancora a suo piacimento; ma è bastata una dormita difensiva, successiva a due errori di fila che hanno prodotto l'azione d'angolo, per dare coraggio ai ferraresi, che a quel punto hanno davvero sperato di rimontare, e ci sarebbero riusciti se, per nostra fortuna, il gol del pari (dopo un salvataggio provvidenziali precedente su Paloschi), non fosse stato viziato da un evidente fuorigioco. Dopo avere corretto la formazione iniziale, con gli inserimenti di Pjanic e Cuadrado, la Juventus ha ripreso il controllo della gara, chiudendo nel giro di cinque minuti la pratica, e non dando praticamente più possibilità agli avversari di creare problemi a Szczesny; I giudizi migliori sono per gli attaccanti, ma con qualche distinguo: sicuramente bene Douglas Costa, Cuadrado, Bernardeschi, per il gol, o quando ha potuto giocare più da punta che da esterno alto, bene pure gli argentini, ma, diciamolo pure, il primo tempo di Higuain è stato quasi anonimo, e Dybala ha avuto anche qualche momento di annebbiamento; al contempo non parlerei di vere insufficienze mercoledì, ma la coppia di centrocampo non è che abbia brillato, per ragioni disparate, diciamo che Bentancur - Khedira sono alternativi, e in coppia non rendono; in difesa Lichtsteiner ha sulla coscienza il gol dei ferraresi. Infine salutiamo il ritorno in campo de principino Claudio Marchisio!
2 – L’angolo di Sarri.
Questa sera, la rubrica viene occupata dal datore di lavoro di Sarri, che, quando ci si mette, supera ampiamente il suo dipendente, in esternazione di perle di saggezza. Era da un po’ di tempo che il cinepanettonaro non dava fiato alle trombe, e manifestare urbi et orbi le sue doti di cabarettista rubato ai suoi film di Natale. Così, caricato di giri dal primato e dal giornalistume genuflesso, ieri si è superato. Nel bel mezzo di un monologo delirante, ha testualmente detto:
“Oggi difendiamo il primo posto per Napoli e per il Sud Italia. Questo conta più di uno scudetto, che prima o poi vinceremo anche se sarebbe meglio prima che poi, ma quando lo vinceremo poi dovremo voltare pagina e vincerlo sempre con un'organizzazione come la nostra che può dare fastidio, perché il Sud ha sempre dato fastidio al Nord. Ora che hanno messo il Var chissà cosa si inventeranno ancora per falcidiarci e inventarsi ostacoli vista la nostra capacità di esprimere un gioco non facile da raggiungere".
Altro che calcio, qui c’è tutto il trash vignettistico del sud, del “chiagne e fott”, affamato dal nord, che non decolla perché dà fastidio dagli invidiosi nordisti; c’è pure il solito proclama di Napoli che rappresenta il sud, con quale delega da parte delle altre regioni meridionali, non è dato saperlo, considerato che, calcisticamente, il Napoli è tifato solo a Napoli e dintorni, mentre è molto più meridionale la Juventus, tifata in tutto il sud, Campania compresa. Come pure ci si dovrebbe spiegare per quale ragione una squadra che sarebbe invisa al nord, porta i colori sociali proprio di quella dinastia che avrebbe colonizzato Napoli, ossia l’azzurro dei Savoia. Ma questi sono dettagli, il vero elemento dei deliri del cinepanettonaro, è l’attacco al VAR. Trattasi di un “attacco preventivo”, considerato che finora il VAR nelle partite dei partenopei, è intervenuto una sola volta in undici gare, ossia proprio Napoli – Sassuolo, e per togliere provvidenzialmente un rigore agli emiliani, mentre altre squadre, di cui non faccio nome, hanno subito anche gli errori del VAR in almeno tre gare, rimettendoci qualche punto. Mi pare chiaro il messaggio in codice mandato, il VAR deve continuare a non creare problemi al Napoli, a non essere usato in caso di errori da correggere, che possano essere lesivi del Napoli, e semmai di essere usato per correggere errori a danno del Napoli, o anche a coprire errori a favore del Napoli. Perché, francamente, con tutti i media che da agosto cantano peana al Napoli scudettato, parlare che ci si voglia inventare qualcosa contro lo squadrone intergalattico di Sarri, è fesseria alla quale neppure il cinepanettonaro crede. Ma meglio dirla, gli Alvini ed Auriemma pronti a propagandarla, se si complicheranno le cose, si trovano facilmente.
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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