Festa scudetto rimandata, e brutta sconfitta dei bianconeri all’Olimpico, contro una Roma determinata ma per nulla trascendentale. Nulla è compromesso, per carità, ma se ci sta il perdere contro la seconda in classifica, non ci sta il modo come non si è giocato nella ripresa. Tuttavia le reazioni che ho letto in rete, non mi sembrano molto generose verso la squadra, ho visto i soliti riprendere fiato e tornare nei loro strali soliti: ecco, il mio primo appunto è rivolto ai disfattisti, un conto è essere arrabbiati per la brutta prova e la sconfitta, e per la mancata matematica conquista dello scudetto, un conto è il catastrofismo, il delirare contro giocatori e allenatore, il vaticinare chissà quali nefasti esiti della stagione. Ai secondi dico fin da ora una cosa, cortesemente non salite sul carro, nel caso, nè mercoledì sera, nè domenica prossima, nè sabato sera, tre giugno, dato che a fine stagione mancano in tutto quattro partite, e tre saranno delle finali, a questa situazione ci siamo arrivati giocando finora TUTTE le partite di TUTTE le competizioni, quando altre da tempo sono a riposo il mercoledì e possono dedicarsi al cinema, alla tv, o al rosicamento via internet social.
La partita in sintesi.
Juventus largamente rivoluzionata, ovvio dopo la seconda semifinale di martedì sera, e in vista della finale di Coppa Italia, difesa nuovamente rivoluzionata, con Benatia centrale, centrocampo davvero inedito, Lemina – Pjanic – Sturaro, Dybala in panchina e tridente offensivo con Cuadrado e Mandzukic a supporto di Higuain. Il primo tempo a mio giudizio è stato più che confortante, squadra che aveva condotto al meglio la gara, passata in vantaggio, dopo avere sprecato qualche occasione, subito un pareggio in maniera casuale, un doppio errore nel rinvio, angolo e altro errore decisivo; ma successivamente bianconeri in pieno controllo della partita. Il problema vero è stato nella ripresa, dove a mio giudizio parecchi giocatori in campo hanno cominciato a pensare a mercoledì, alla finale di Champions, a tirare indietro la gamba, per non saltare la finale di Coppa Italia, anche perchè il forcing di inizio ripresa della Roma, non è che avesse prodotto granchè, il vantaggio è davvero un episodio isolato e grottesco, un pallone innocuo, deviato, battezzato fuori che invece prende uno strano effetto e inganna Buffon, finendo in rete; semmai il vero ed unico errore tecnico - tattico è stato sulla terza rete, ed è di Pjanic che si è fatto superare in una triangolazione abbastanza leggibile dei giallorossi;
Le sostituzioni.
Gli innesti di Dani Alves, Dybala e Marchisio hanno almeno raddrizzato la baracca, ed effettivamente nel finale la Juventus, tardivamente, ha provato a riprendere la partita, attaccando con maggiore convinzione, contro una avversaria che avendo il doppio vantaggio ha ben pensato di serrare le fila.
I singoli: sull’altare
Pochi giocatori si sono salvati, Asamoah, in parte Lemina, al solito Mandzukic, Higuain stesso, e, nel finale, Dybala.
Da rivedere.
Buffon ha sulla coscienza almeno una rete e mezza, la respinta sul primo è una papera, gli dò una attenuante sul secondo, palla che prende effetto strano; male gli altri difensori, male Pjanic e male Cuadrado.
L’arbitro.
A differenza di Firenze, non mi sento di dare troppe colpe a quello sciagurato arbitro che è Banti, ma l'avere consentito il gioco anche troppo "fisico" dei romanisti, probabilmente è alla base della ripresa molle dei nostri; però, se quel rigore fosse stato negato a parti invertite, scommettiamo che si sarebbe detto che era stato determinante, e che gli avversari avrebbero potuto pareggiare?
Prossimo turno
A questo punto, la gara interna contro il Crotone domenica prossima, diventa quasi una finale, gara che si deve vincere per avere la certezza dello scudetto. Teoricamente non c’è partita, con tutto il rispetto dei calabresi, in grande ripresa in questo finale di stagione, salvo il fatto che adesso è diventata partita da vincere ad ogni corso per evitare di ridursi all’ultimo momento, alla gara di Bologna. Il Crotone, praticamente retrocesso a metà girone ritorno, ha inanellato una serie notevole di risultati, tanto da essere adesso ad un punto dall’Empoli e due dal Genoa. Per cui verrà a Torino per cercare almeno il punto che gli consenta di sperare nell’ultima giornata, come dire, se non saranno barricate, quasi.
La giornata di campionato
Napoli dilagante a Torino contro i granata, che praticamente non sono scesi in campo, a conferma che per loro il campionato è una scocciatura in mezzo alle uniche due gare che per loro contano e puntualmente non vincono. La corsa per gli altri posti Europa League, vede ormai certe le partecipazioni di Lazio e Atalanta, mentre per il sesto posto prosegue il gioco a perdere delle altre, e la prima vincitrice è l’Inter, uscita definitivamente fuori dai piazzamenti in Europa; forse il sesto posto interessa ancora al Milan, ormai fuori dall’Europa da anni. In coda, come detto, le sconfitte di Genoa a Palermo, e di Empoli a Cagliari, lasciano ancora suspence per l’ultima piazza da definire per le retrocessioni.
Le mie postille
1 - In finale.
Battendo anche al ritorno il Monaco conquista la finale di Champions League, la seconda in tre anni, la nona nella storia bianconera. Immagino già considerazioni e amenità varie, ma nove finali europee della massima competizione sono la risposta a quei signori che ironizzano sul valore dei bianconeri "fino al confine", solo due squadre hanno raggiunto più finali dei bianconeri, ed in Italia non sanno cosa sia una finale di Champions tifosi di squadre che non sanno neppure cosa sia superare gli ottavi; Ho letto in giro "ridimensionamenti" dei nostri avversari, sempre nel teorema che la Juventus vince o perchè ha gli arbitri a favore, o perchè si scansano, o perchè gli avversari sono scarsi; a me sta benissimo che gli antijuventini ragionino così, non capiranno mai perchè loro saranno sempre perdenti, dentro e fuori confine, non chiedendosi COME MAI, in semifinale ci arriva il Monaco e non le loro squadre del cuore, o perchè, anche se teoricamente a testa alta, escono molto prima delle semifinali. vero che il sorteggio dei quarti aveva prodotto accoppiamenti sfalsati direi, da un lato due gare delle outsiders, dall'altro quelle che oggi possiamo considerare le vere semifinali: ma non si può sottovalutare una squadra che ha eliminato, nell'ordine, Tottenham, il ricchissimo Manchester City di Guardiola e il Borussia Dortmund, che ha numeri straordinari sul piano offensivo, e che si avvia a vincere il campionato francese, squadra che, al contrario, contro i bianconeri ha trovato una sola segnatura, a giochi praticamente fatti, nell'unico momento di "apatia" della squadra; Detto ciò, vogliamo rendere onore a Massimiliano Allegri? Seconda finale di Champions in tre anni, terza finale consecutiva di Coppa Italia, con le due precedenti vinte, e praticamente terzo scudetto in tasca, risultati che si commentano da soli. Ed ora si pensi all'ultimo atto, con il Real Madrid, detentore della coppa in carica: io non vado a cercare elementi cabalistici o quant'altro, so bene che questa benedetta - maledetta competizione si risolve in 90 o 120 minuti, spesso per episodi casuali, e spesso questi episodi casuali non sono stati benevoli verso i colori bianconeri. Una cosa mi sento però di dire, a differenza di due anni addietro, quando la conquista della finale probabilmente appagava il gruppo come risultato di per sè, questa volta la fame di vittoria con cui si arriva alla finale è diversa, notevole, insomma non saremo noi ad entrare con le gambe tremanti quella sera in campo, specie se i nostri avversari si ricorderanno di tutti i precedenti. Escluso Amsterdam, con un gol irregolare, che fa il paio con quello regolare annullato una dozzina di anni prima a Manfredonia, come dire ci hanno battuto solo giocando in 12 finora.
2 – Biscotteria napoletana.
A Napoli sono infuriati per la sconfitta della Juventus all’Olimpico, si accusano i bianconeri di “biscotto”, di essersi volontariamente scansati per favorire la Roma al secondo posto e penalizzare il Napoli, costringendolo ai preliminari di Champions per la prossima stagione. Questo naturalmente dopo un Torino – Napoli 0 – 5, che mostra come sia stata davvero strenua la resistenza di una squadra, quella granata, che ha giocato in maniera molto diversa contro Roma e Juventus. Però, strano il modo di ragionare dei napolisti. Da mesi, anzi da anni, accusano la Juventus di vincere non in maniera lecita, condizionando, rubando etc.; accusano le avversarie di scansarsi contro i bianconeri, insomma hanno detto di tutto e di più contro i bianconeri. Ma, se avessero vinto o pareggiato domenica sera, avrebbero “regolarizzato” il campionato, consentendo al Napoli di arrivare secondo in classifica: magari per dire poi che il loro secondo posto era conseguenza dei furti bianconeri …
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