Tutte le partite ufficiali della stagione |
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T |
La Juventus dal 1900 ad oggi |
Gare ufficiali |
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Serie A |
4.582 |
Giocate |
3.090 |
2.508 (54,74%) |
Vittorie |
1.699 (54,98%) |
1.175 (25,64%) |
Pareggi |
838 (27,12%) |
899 (19,62%) |
Sconfitte |
553 (17,90%) |
8.195 |
Fatti |
5.379 |
4.460 |
Subiti |
2.911 |
C. Europee |
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Era 3 pti (uff.) |
513 |
Giocate |
1.560 |
281 (54,78%) |
Vittorie |
927 (59,42%) |
114 (22,22%) |
Pareggi |
372 (23,85%) |
118 (23,00%) |
Sconfitte |
261 (16,73%) |
871 |
Fatti |
2.738 |
472 |
Subiti |
1.379 |
Tutti i numeri della Juventus |
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Pubblicato il 21.02.2017
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Juventus - Palermo 4 - 1 - DYBALA SHOW!
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di Antonio La Rosa
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Ventinovesima vittoria di fila della Juventus nel proprio stadio contro il Palermo. Ma non deve trarre in inganno il risultato, non è stata precisamente una passeggiata, o almeno non lo è stata fino al 3 – 0: in partite come queste che si rischiano le figuracce, se si abbassa la tensione, come successo varie volte nel primo tempo. Poi ad inizio ripresa, la solita grande giocata di Higuain e gara chiusa, con qualche scintilla non giustificabile.
La partita in sintesi
Bianconeri che almeno all'inizio hanno mantenuto il solito modulo ultimo, ma con interpreti diversi: in particolare i due esterni di difesa, Dani Alves e Asamoah, e Pjaca per Cuadrado con Sturaro nell’inedito ruolo di esterno sinistro al posto di Mandzukic. Il problema è emerso fin dai primi minuti, con questi intermpreti il 4 – 2 – 3 – 1 non ha funzionato a dovere, per cui successivamente è stato abbassato Sturaro e spostato il croato per un tridente offensivo; quindi nel finale di tempo e inizio ripresa, un più tradizionale 4 - 4 – 2. Dopo il vantaggio, arrivato come quasi solito, nei primi minuti, la squadra si è praticamente seduta, giochicchiando con presunzione, e in tal modo sono stati banalmente perduti palloni in zone del campo pericolose, innestandosi azioni per i palermitani, che hanno anche avuto le situazioni per poter pareggiare; per fortuna la punizione capolavoro di Dybala nel finale di tempo ha praticamente chiuso la gara, con una ripresa più da allenamento, anche esagerato, visto che si è continuato a sbagliare troppo, al punto di regalare il gol agli avversari a gara praticamente finita: come dire, non dovrà essere questa la Juve che giocherà ad Oporto, e si è capito perchè sia essenziale Mandzukic, e perchè non si possa fare a meno della qualità di Pjanic in Europa.
Le sostituzioni
Indubbiamente la prima sostituzione è stata in prospettiva del turno di andata di CL, risparmiare Khedira per averlo al meglio mercoledì. Logica pure la sostituzione Cuadrado per Sturaro, giocandosi con un 4 – 4 – 2 effettivo, il colombiano sicuramente più adatto, stesso dicasi per l’innesto di Rincon per Marchisio.
I singoli: sull’altare
A Dybala mancava il gol, venerdì sera ne sono arrivati due, dopo l'ennesimo legno colpito. Prestazione davvero notevole, quella della Joya nonostante il trattamento non proprio amichevole degli ex compagni di squadra in rosanero. Degli altri, bene Higuain andato a rete, ma che ormai dimostra di sapere lavorare per i compagni e per la squadra; bene pure Marchisio, che è in costante crescita di condizione; direi pure buon rientro di Benatia, sicuramente più attento rispetto a Bonucci.
Da rivedere
Non mi è piaciuta affatto la reazione di Bonucci nei confronti di Allegri, il nostro centrale avrà avuto i suoi seri problemi, con tutta la solidarietà e il calore della tifoseria che a lui è stata vicina; ma adesso pensi di più a svolgere il suo ruolo in campo ed invece di sbraitare contro Allegri, dovrebbe rivedersi sia la gara di venerdì, sia quella di Cagliari, e poi fare un sereno esame di coscienza. Capitolo Pjaca: io lo assolvo, considerando che questa è la sua seconda gara da titolare, proviene comunque da un infortunio serio, la frattura del perone, ha dovuto cambiare tre volte durante la gara, e comunque se una cosa si è notata stasera è che il suo vero ruolo non può che essere quello di esterno alto di sinistra, dunque in un tridente offensivo o nel 4 - 2 - 3 - 1, non può giocare a destra e ancor meno quarto centrocampista, al punto che nella ripresa è sparito. Ma, detto ciò, è lecito aspettarsi di più da lui.
L’arbitro
Gara fin troppo facile da dirigere, per Di Bello, e nessun errore di rilievo. Semmai qualche entrataccia degli ospiti poteva essere sanzionata più duramente, ma tutto sommato meglio che non abbia dato pretesti a nessuno per poterlo criticare.
Prossimo turno
Sabato sera nuovo turno casalingo, anticipato per pianti preventivi dei napolisti, e così avremo da giocare contro l’Empoli, dopo due soli giorni dalla trasferta di Oporto. Pensandosi pure che tre giorni dopo avremo la semifinale di andata di Coppa Italia, contro il Napoli. Quindi è prevedibile un consistente turn over per potersi affrontare al meglio sia la gara di campionato, sia la semifinale di Coppa Italia. Detto ciò, l’Empoli sarebbe un avversario abbordabile ma ostico in condizioni normali, e lo si è visto all’andata, oltre un’ora di sofferenza prima di dilagarsi. Ma non si deve calare di concentrazione, è questo il momento decisivo della stagione, le rivali vincono regolarmente, e quindi non si devono sprecare punti di vantaggio, almeno fino allo scontro diretto Roma – Napoli della settimana successiva.
La giornata di campionato
Giornata senza grandi scossoni di classifica e di risultati, tutto secondo copione, esclusa qualche sorpresa laddove le partite sono ormai poco più che amichevoli. Vittoria larga della Roma contro un Torino mai in partita; idem il Napoli a Verona contro il Chievo, e avendo seguito entrambe le partite, mi viene in mente la “polemica” sulle avversarie della Juve che si scanserebbero. All’Olimpico è solo mancato che fossero i granata stessi a farsi i gol, se non ci fossero riusciti i giallorossi, a Verona il Chievo ha cominciato a giocare quando si era sullo 0 – 3, per il gol della bandiera. Vittoria dell’Inter a Bologna, fortunosa, e con il solito episodio arbitrale a loro favore: adesso si comprende meglio a cosa mirava la pagliacciata del dopo Juve – Inter, il condizionamento arbitrale è servito, i media, non tutti stavolta, hanno preparato il terreno alla povera vittima degli arbitri, e così i Mazzoleni di turno, dubbio o non dubbio, non vedranno episodi scandalosi che accadono ad un metro da loro. Le sorprese, se così vogliamo dire, sono state la prima vittoria sul campo del Pescara, fragorosa, contro un Genoa in disarmo, e la vittoria del Sassuolo ad Udine
Le mie postille
1 – L’angolo di Sarri.
Era da un po’ di tempo che il nostro eroe non si faceva vivo, nel distribuire le sue famose perle di saggezza, ed invero mi stava deludendo. Ma il ritorno al palcoscenico europeo, non poteva essere occasione migliore per l’inventore del calcio del ventunesimo secolo, mito vivente di quel competentissimo giornalista che è Pistocchi Maurizio: e così, tra le tante amenità sue solite (per fortuna non ha parlato di fatturato stavolta), quella sicuramente più degna di nota è stata:
"Il Bernabeu è uno stadio affascinante, pieno di gloria, ma i miei sono abituati con il fascino del San Paolo."
Di fronte a una perla del genere, si rimane senza parole …
E-mail: antonio_larosa{chiocciola}msn.com
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