L’ennesima sciagurata direzione di gara di Banti, nostro nemico dichiarato da tempo, ha prodotto la quarta sconfitta bianconera della stagione, con il risultato di far urlare di gioia i tanti che aspettano la riapertura della lotta di vertice, compreso un tifoso presidente del CONI. E compresi parecchi sedicenti tifosi bianconeri che fanno dell’autolesionismo il proprio credo, pur di poter dire di essere stati a suo tempo facili profeti di sventure. Poi potremo pure esaminare la prestazione deludente della squadra, gli errori dei giocatori e le scelte non ottimali di Allegri, ma se anche un personaggio come il direttore del canale tematico bianconero JTV, Claudio Zuliani, sbotta in maniera evidente quanto dura, nel dopopartita ieri sera, qualcosa vorrà pur dire, per cui, dato per assodato che la Juventus abbia giocato male, è pur vero che la direzione di gara di Banti è stata davvero sciagurata e a senso unico, direi determinante per il risultato finale. Accusatemi pure di complottismo, ma il signor Banti di Livorno, concittadino di Allegri, è lo stesso che ha diretto il derby romano, salvando con il suo referto Strootman dalla squalifica, ed è lo stesso assistente di porta che non ha visto il netto sgambetto su Lichtsteiner in occasione del derby di Torino: come dire, sbaglia tanto e sempre da un certo lato.
La partita in sintesi.
Questa sera il paragrafo in questione lo costruisco diversamente, e anziché fare la sintesi della gara, la descrizione dello schieramento tattico della squadra e i vari cambi, farò il riassunto delle decisioni di Banti: - gol di Kalinic irregolare per vistoso gioco pericoloso di Bernardeschi; - undici falli undici di Oliveira, non è stato ammonito; - rigore nel secondo tempo su tiro di Pjaca, identico a quello dato domenica pomeriggio alla Roma, ma negato da Banti a due metri e visuale libera; - tre falli tattici di Badelj e zero cartellini; - Vecino, già ammonito, che sgambetta da dietro Dybala; - tempo effettivo di gioco 45 minuti! Aggiungo una azione nel finale di gara, Pjaca sgambettato sulla linea dell'out, lascia correre, sul rilancio, Chiellini in anticipo su Kalinic, fischia la punizione per i viola! Ora, egregi pontefici del calcio o moralisti dei miei stivali, o giornalisti a delinquere che vi imbavagliate quando noi vinciamo 4 - 1, azzerate questi orrori, quanto sarebbe finita la partita senza queste perle arbitrali, pur con la Juventus deludente?
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Adesso parliamo possiamo parlare di calcio. E possiamo pure evidenziare che, fermo restando gli errori di formazione iniziale fatti da Allegri, se a metà primo tempo la Juventus si trova ammoniti i due giocatori più combattivi, Sturaro e Chiellini, mentre i viola hanno un solo ammonito, Vecino, che poi la farà pure franca successivamente, si comprende come la Fiorentina non potesse non avere superiorità netta a centrocampo, anche grazie alla serata incolore di Marchisio e Khedira. Come dire, difficoltà nel ripartire, nel recuperare palla, fonti di gioco inesistenti per vie centrali, poco sostegno sulle fasce, zero occasioni da rete. Meglio sicuramente nella ripresa, specie quando si è passati ad una sorta di 4 – 2 – 3 – 1, più che tridente offensivo, dato che Cuadrado – Dybala – Pjaca giocavano sostanzialmente sulla stessa linea, ed invero la reazione, tardiva, insufficiente, ma visibile, c’è stata, anche se a quel punto Banti ha consentito le perdite di tempo dei viola, spezzettando troppo il gioco.
Le sostituzioni.
L’ingresso di Pjaca ha in parte riequilibrato la squadra in avanti, e pur non essendosi ancora inserito al meglio il croato negli schemi di gioco, ha tuttavia consentito maggiore spinta sulla fascia sinistra. Il finale con le altre sostituzioni della disperazione (Rincon per Marchisio e Mandzukic per Barzagli), e proprio grazie a Mandzukic si è costruita l’occasione d’oro per il pareggio, purtroppo sprecata da Dybala.
I singoli: sull’altare
Chi si salva di ieri sera? A parte Higuain, che come solito il suo l'ha fatto, credo pochi siano da salvare, Cuadrado per l'impegno, Bonucci al rientro e tutto sommato il meno peggio in difesa. Qualche segnale interessante di Pjaca, stesso dicasi di Rincon.
Da rivedere.
Male Buffon, in entrambe le occasioni dei gol, male Alex Sandro nella diagonale sul secondo gol, malissimo Marchisio tutta la gara, inesistente Khedira nel primo tempo, un pò meglio nella ripresa, e Dybala troppo nervoso, ma anche troppo tartassato e poco tutelato dall'arbitro. Capitolo Allegri: qualcuno mi accusa di difendere troppo e a priori l'allenatore, semmai lo difendo dalla ottusità di chi scambia la propria personale antipatia verso di lui con passione verso i colori bianconeri, per cui tifa contro la squadra per non vedere lui; ma quando sbaglia sono il primo a sottolinearlo e non da adesso. Al Franchi ha sbagliato proprio tutto, a cominciare dalla formazione, se la formula Pjanic - Dybala a supporto di Higuain si è manifestata funzionante, stasera doveva provare il 3 - 4 - 2 - 1, magari sacrificando Khedira o Marchisio, per inserire un interditore puro come Sturaro o Rincon che fosse; inoltre, se il limite emerso nel primo tempo era proprio la mancanza di qualità sulla metà campo avversaria, il primo cambio doveva essere Pjanic e magari, come detto, inserirlo assieme a Pjaca, per costruire un vero 3 - 4 - 3, probabilmente più efficace. Si dice che il bosniaco non fosse in buone condizioni, cambia poco, e comunque schierare due difensori su tre, praticamente al rientro, Chiellini e Bonucci, con un Rugani che stava andando al meglio, non credo sia stata buona idea.
L’arbitro.
Di Banti ho detto già, potrei aggiungere che la sua direzione di gara era facilmente prevedibile se solo si fosse guardato con attenzione l’andamento delle gare pomeridiane, un rigore alla Roma, il decimo mi pare, per lo stesso fallo di Gonzalo Rodriguez sul tiro di Pjaca, non visto da Banti, un rigore negato all’Udinese, e un rigore negato al Pescare su Gilardino, con Tonelli a rischio espulsione. Come dire, la volontà è chiara, questo scudetto non s’ha da vincere.
Prossimo turno
Si torna allo Juventus Stadium domenica alle 12.30, contro la Lazio, che in maniera imprevista adesso è tra le contendenti un piazzamento in Champions. Ci mancherà Sturaro, diffidato e ammonito, come da diffidato era stato ammonito il turno precedente Lichtsteiner, e adesso in vista della gara con la squadra del cuore di Tavecchio, fra tre settimane, occorrerà stare molto attenti, e vedremo chi sarà designato per la gara di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
La giornata di campionato
Di Roma e Napoli, il modo come hanno vinto, in pratica l’ho detto già, magari avrebbero vinto lo stesso, però mi pare chiaro che si vogliano tenere in alto entrambe, anche per finalità di politica calcistica, visto che fra poco si dovrà votare. E il prossimo turno ci sarà una interessante Milan – Napoli, che ci farà capire se Galliani punta alla società rossonera oppure alla sua carriera in Lega. Per il resto, quinta vittoria dell’Inter, evidentemente Pioli ha fatto scelte logiche che stanno dando risultati. Mentre in coda penso proprio che le tre ultime siano già retrocesse. nella loro storia, adesso sì che si riconoscono.
Le mie postille
1 – I capponi di Renzo.
Avete presente, nei “Promessi Sposi” di Manzoni, la “storia” dei due capponi che Renzo porta ad Azzeccagarbugli, che durante il percorso si beccano fra di loro, senza rendersi conto che poi finiranno entrambi in pentola a fare da pasto per altri? Ecco, nella diatriba scatenatasi all’interno della tifoseria, tra irriducibili vedove del passato e sostenitori del presente, mi pare stia sfuggendo, spero in buona fede, il fatto che da queste diatribe alla fine ne esce sempre bene chi è nemico di entrambe le schiere. Puntualmente, ad ogni sconfitta, emergono gli irriducibili a lanciare proclami disfattisti,, quasi come se il loro nemico fosse chi è oggi in panchina della squadra bianconera, e conseguentemente chi dirige la società che lo ha scelto, facendo fuggire chi ci stava prima. A costoro da ultimo si stanno pure unendo i “virginali”, coloro che a prescindere non si deve parlare di arbitri, che evidenziare, ad esempio, prestazioni come quella di Banti di ieri, significa essere interisti, che la squadra gioca male perché se giocasse bene vincerebbe sempre etc.. Queste discussioni mi ricordano la stagione 1999 – 2000, quando buona parte della tifoseria osteggiava Ancelotti (ve lo ricordate “un maiale non può allenare”?), anche quando lui guidando una squadra non trascendentale, con un Del Piero convalescente, era arrivato ad avere nove punti di vantaggio sulla seconda. Ricordo bene cosa si diceva, e come si accusava l’allora dirigenza di avere preso un allenatore che aveva parlato male della Juventus nel passato, che non ascoltava i tifosi, che non aveva rispetto di chi amava veramente la squadra; e ricordo pure i nomi degli allenatori alternativi che si volevano all’epoca, uno tra tutti Walter Novellino, per dire. Nel frattempo il processo di Biscardi orchestrava autentiche campagne di odio, i giornali facevano lo stesso e … a fine stagione ci servirono il diluvio perugino sotto la regia di Kollina. Si vuole lo stesso, pur di potersi dire che questo allenatore va cacciato e che si gioca male? Ecco, cominciate ad aprire gli occhi, e vedere come sono stati occultati mediaticamente gli errori di ieri, o quelli precedenti a Milano e Genova.
2 – Il nuovo logo della Juve.
Non mi piace. Punto.
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