Vittoria netta della Juventus contro il modesto Pescara, ma non è stata proprio una passeggiata. Squadra rimaneggiata, per infortuni e riposo cautelare in vista di Siviglia, ospiti che giustamente hanno pensato solo a difendersi, anche in maniera rude, insomma gara complicata almeno fino a metà ripresa, poi chiusasi agevolmente. Con qualche strascico negativo, è di oggi la notizia che Higuain non sarà a Siviglia per via di una botta presa sabato.
La partita in sintesi
Poco da dire, tutto sommato sulla gara, Juventus che si schiera con il solito finto 3 – 5 – 2, e solo la coppia Mandzukic – Higuain si può dire stabile in questo periodo, poi una difesa inedita Rugani – Bonucci – Evra, a centrocampo Asamoah mezzala sinistra ed Hernanes centrale. Una buona mezzora fiacca, anche per l’ultra catenaccio dei pescaresi, poi a prima vera accelerazione bianconera, grazie a Cuadrado, il vantaggio realizzato da Khedira. Juventus più tonica nella ripresa, almeno due occasioni fallite da Higuain prima del raddoppio di Mandzukic, e dell’arrotondamento del risultato con una conclusione da fuori area di Hernanes. Il finale serve solo a salutare l'esordio nella Juventus e in serie A del talento sedicenne Kean
Le sostituzioni
Lichtsteiner è uscito a metà prima frazione per problemi muscolari, e con l’ingresso di Cuadrado, la squadra si è ulteriormente sbilanciata in chiave offensiva. Di routine le altre due sostituzioni, Sturaro per Khedira e Kean per Mandzukic.
I singoli: sull’altare
Sugli scudi sicuramente Hernanes, e sabato, finalmente, si sono sentiti applausi per lui allo stadio. Ribadisco, non è un fuoriclasse, ma non il brocco come qualcuno lo ritiene, sta cambiando ruolo e compiti tattici, e comunque da ultimo sta giocando bene, con buona pace di tanti suoi detrattori a prescindere. Degli altri sicuramente bene Khedira, e non solo per il gol; bene pure Cuadrado e Alex Sandro; bene anche il Rugani della ripresa, mentre nel primo tempo sembrava molto sulle sue, e pur nelle difficoltà di intesa, bene pure i due attaccanti, anche se vedere Higuain quasi da trequartista, non mi pare sia una scelta logica.
Da rivedere
Con tanto dispiacere, non posso che rilevare la totale involuzione di Asamoah, ed è un vero peccato, purtroppo il giocatore straordinario del primo anno, ed anche di parte del secondo anno in bianconero, è un pallido ricordo.
L’arbitro
Gara fin troppo facile da dirigere, per l’esordiente Fabbri, e nessun errore di rilievo. Semmai qualche entrataccia degli ospiti poteva essere sanzionata più duramente, ma tutto sommato meglio che non abbia dato pretesti a nessuno per poterlo criticare.
Il pubblico
Troppa freddezza degli spettatori sugli spalti, sabato sera, al punto da sembrare quasi superati dai tifosi ospiti, presenti ma non numerosissimi. Forse il Pescara non scalda troppo gli animi, ma in passato ricordo che lo Juventus Stadium è stato una bolgia anche contro avversari diciamo di bassa classifica. Mi viene da dire che lo stadio non è il teatro, la squadra deve sentire il calore in OGNI PARTITA, sia essa contro il Real Madrid, sia essa contro la Sarcazzese, anche perchè ogni partita va vinta al triplice fischio, non prima di giocarla, e sicuramente per i giocatori, anche in serate di concentrazione non ottimale, se sentono il calore del pubblico, possono esprimere anche una qualità di gioco migliore. O forse qualcuno rimpiange i settimi posti?
Prossimo turno
Domenica la squadra andrà a Genova, contro la formazione rossoblù. Che appare rimaneggiata per infortuni e squalifiche, e magari adesso, non potendosi parlare di arbitri, e per ora fallito il ragionamento sulle avversarie che si scansano, si tornerà alle squalifiche mirate, di farsopolara memoria. Ragionandosi invece sui dati stagionali, il Genoa in casa è sempre un osso durissimo, e non è detto che le assenze ne ridimensionino qualità e impegno: anche perché non è che la Juventus sarà a ranghi completi, anzi. Diciamo che, grazie al vantaggio acquisito finora, partite delicate come quella di Marassi, oltre alle prossime due in campionato (Atalanta in casa e Torino fuori), potranno essere affrontate con maggiore serenità prima dello scontro di fine anno contro la Roma.
La giornata di campionato
A quanto pare, in questo scorcio stagionale, le squadre che si scansano sono quelle che invece avrebbero l’obbligo di accelerare per provare a raggiungere la capolista. E così Roma sconfitta a Bergamo, contro quella che non penso possa definirsi più squadra rivelazione, l’Atalanta, ormai realtà che può davvero aspirare a piazzamenti di alta classifica; Milan bloccato in extremis dall’Inter dell’esordiente Pioli in panchina, ossia terzo allenatore stagionale. Solo Napoli e Lazio hanno tenuto il ritmo, ma naturalmente la vetta è lontana, e così la classifica vede un gruppone nel giro di due punti, poi un primo stacco, con il centro classifica, dove fanno passi avanti la Fiorentina vittoriosa ad Empoli, ed il Chievo che ha avuto ragione del Cagliari. Bene pure il Torino con Belotti capocannoniere, anche se in coabitazione, ed effettivamente la stampa ha giustamente esaltato giocatore e squadra granata … poi si leggono le moviole e si scopre che il primo gol era in fuorigioco e il secondo su rigore generoso. Già … se fosse stata la Juventus, cosa avrebbero scritto?
Le mie postille
1 – Lettera ai “Contiani”. Da ieri si assiste alle marce trionfalistiche delle cosiddette “vedove” del nostro ex allenatore, che con la vittoria esterna contro il Middlesbrough, ha conquistato la vetta solitaria con il suo Chelsea. Per carità, se un nostro ex, altrove, ottiene grandi risultati, non possiamo che gioirne, sarebbe la conferma che la Juventus sforna grandi uomini, prima ancora che grandi giocatori e grandi allenatori, e di questo ne possiamo anche gioire, a prescindere da altre valutazioni, come ad esempio, nel caso di Conte, il modo come ci ha lasciati in piena preparazione alla stagione 2014 – 15. Ma vedete, il vedovismo a strisce bianconere, produce effetti strani, direi addirittura contraddittori con la sventolata fede juventina, dato che l’esaltazione di Conte è quasi sempre accompagnata dal tormentone “Allegri incapace”, “società colpevole di averlo fatto andare via”, o dall’altro che la dirigenza non ha intenzioni di costruire in grande, e via di seguito. Ed infatti, la conquista della vetta della Premier League da parte del Chelsea, ha scatenato il vedovame, tutto in sollucchero per esaltare l’allenatore migliore del mondo, così in sollucchero, da dimenticare la fede, almeno asserita verbalmente, verso la Juventus. Perché vedete, da oltre due anni a questa parte, andato via l’allenatore leccese, che sicuramente ha avuto il grande merito di avere riportato la Juventus nel posto che gli spetta per nome, per storia, ma che è andato via, quasi snobbando il suo gruppo (ricordate la polemica sul ristorante da 100 euro in cui non ci si può sedere con 10 euro?), non è che la Juventus abbia avuto un tracollo, anzi. Il primo anno di Allegri, la Juventus ha vinto al meglio lo scudetto, ha anche avuto momenti di gran gioco in campionato, ha conquistato la finale di Champions, ha vinto la Coppa Italia, e l’accoppiata scudetto – Coppa Italia, non veniva raggiunto dalla Juventus dalla stagione 1959 – 60. Il secondo anno di Allegri, dopo una partenza disastrosa, quattro sconfitte nelle prime dieci gare, la squadra ha inanellato sedici vittorie di fila, record assoluto, Buffon ha realizzato l’altro record assoluto di durata di imbattibilità, 973 minuti, ha finito con 91 punti, eguagliando la stagione 2005 – 06, e realizzando il record assoluto di punti nel girone di ritorno; ha conquistato per il secondo anno di fila la Coppa Italia, ha sì subito la bruciante eliminazione in CL, ma a causa di episodi sfortunati, e con una formazione, quella schierata a Monaco, in totale emergenza, cosa che si dimentica purtroppo. Quest’anno, con un centrocampo modesto in quanto smantellato (così dicono), con una squadra che gioca male, che ha infortuni su infortuni, ha conquistato 33 punti su 39 (potevano essere di più, Rizzoli permettendo …). Bene: NON TROVERETE DA PARTE DI QUESTI SEDICENTI JUVENTINI UN MOMENTO DI ESALTAZIONE, O QUANTOMENO DI GRANDE SODDISFAZIONE VERSO QUESTI RISULTATI CHE LA JUVENTUS, SQUADRA DEL CUORE, HA CONQUISTATO IN QUESTI ANNI DEL DOPO CONTE! Mentre adesso sono tutti euforici per una vittoria contro il Chievo d’Inghilterra, con una squadra che sostanzialmente è la stessa o quasi rispetto a quella vittoriosa due anni addietro in Premier League, che non ha organico attualmente rimaneggiato da infortuni, e soprattutto con un centrocampo non smantellato come quello bianconero!
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